Innamorato del mio finto rivale

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Sento la sveglia suonare come ogni volta e mi alzo presto questa mattina, mi dirigo in bagno dove mi lavo il volto e indosso i vestiti poi scendo a fare colazione e anche i miei genitori mi guardano strano poi mi dirigo di nuovo in bagno e mi lavo i denti.
Esco di casa e mi dirigo a scuola e per strada non incontro i miei amici, appena arrivo in classe vedo che sono solo così mi siedo al mio posto e vede i compiti che ho sbagliato e a mia insaputa sono fatti quasi tutti perfetti.
Volto lo sguardo verso la finestra e sento già le persone che stanno entrando.
«Hey Nobita e già qui...»
«Già di certo i suoi genitori l'avranno fatto svegliare con un secchio di acqua in testa» borbottano alcuni compagni di classe sono sempre stato preso di mira, poiché non sono molto popolare e non so difendermi.
«Buongiorno classe!» mi volto verso il professore e facciamo il solito saluto.
Ci sediamo e dopo aver fatto l'appello ci annuncia con il loro disonore...
«Oggi compito in classe»
Io sospiro e incomincio a svolgere il compito che mi ha dato.
«Chi finisce può darmi anche i compiti di casa» dice e dopo dici minuti sono sul terzo a consegnare poiché il primo è stato Dekisugi il ragazzo più gentile, intelligente, amichevole che io abbia mai conosciuto, poi ha consegnato Shizuka la ragazza di cui fingo che sono innamorato anche essa gentile, intelligente e amichevole come il ragazzo che amo.

Finto il compito

Siamo tutti nel cortile della scuola e io sono a parlare con i miei amici quando incomincia la lezione di fisica io aspetto che il professore chiami il mio nome è quando lo sento prendo a correre il più velocemente possibile anche se non è molto poiché non ho mai corso così in vita mia. Prendo la bottiglietta d'acqua dallo zaino e incomincio a berla.
«Bravo Nobita stai facendo progressi»
Annuisco guardandolo e poi prendo un altro sorso d'acqua.
Shizuka, Suneo, Gian...E con loro c'è anche Dekisugi!!
«Ragazzi io oggi faccio un nuovo concerto!»
Tutto sbianco a sentire le parole di Gian mentre io sospiro e lui mi guarda con un sopracciglio alzato.
«Gian prim di fare un concerto ti consiglio solo di non esagerare con il l'ok e cerca di regolare la voce non gridare...La musica deve essere bella sentita e non gridata...E scrivi testi che so...Che riguardino l'amicizia, l'amore...Ma non il cibo...Io voglio essere  sincero con te e spero che seguirai il consiglio che ti ho dato...»
Tutti mi guardano arrabbiati e io punto i miei occhi in quelli di Gian.
«Grazie Nobita sei un vero amico...Ma mi sembri diverso sono sicuro che c'entri in chiuski di Doraemon»
«No lui non mi ha aiutato in nulla ho solo deciso di migliorare perché ho capito di amare una persona e volevo essere migliore di quello che sono»
«E Shizuka?»
«No...Senza offesa per lei ma la vedo solo come una amica...Questa persona e la persona più gentile, coraggiosa, onesta e altre cose varie che io abbia mai conosciuto...Beh adesso vado e Gian concentrati sul mio consiglio!!» urlo poiché già sono corso via prendendo lo zaino e andando a casa.
«Mamma sono tornato»
«Come andato il compito?» dice seria aspettandomi davanti alla porta.
«Non so il maestro non c'è l'ho ha ancora corretto ma credo che domani c'è lo dia quindi adesso vado in camera a fare i compiti...Oh volevo sapere se mi potevi prestare dei soldi volevo andare in biblioteca per fare una ricerca per domani ma ho bisogno dei libri e non li ho...Volevo anche togliere di mezzo tutto quei fumetti per far spazio a un paio di libri che mi servono per ricerche e cose varie per la scuola ma mi servirebbero dei libri...»
«Sono fiera di te piccolo mio» mi sussurra mia madre abbracciandomi.
«Grazie mamma» sussurro a mia volta coni un sorriso sulle labbra ma poi mi stacco e mi dirigo in camera.
«Ciao Nobita...Senti io devo andare a giocare a baseball vuoi venire con me?...»
«No grazie preferisco fatevi compito...E poi ho una ricerca sul corpo umano da svolgere...Quindi dopo ora prendo l'occorrente e mi dirigo in biblioteca»
«Ok!» dice volando via.
Io prendo i compiti per domani con matite e gomme dirigendomi giù dalla mia camera»
«Nobita ecco i soldi»
«Grazie mamma!»

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