Risvegli

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Dei raggi di sole si infransero sui meravigliosi capelli biondi sparpagliati sul cuscino dalle tinte blu cobalto. Quando la luce arrivò anche agli occhi della ragazza distesa sul grande letto al centro della stanza, questa mugugnò voltandosi dal lato opposto e cercando il suo amato buio per non svegliarsi completamente.

Ovviamente non ci riuscì.
Venne totalmente portata alla realtà da alcune voci provenienti dalla stanza accanto alla propria. Maledisse il momento in cui aveva accettato di prendere casa con Mary Margaret e Ruby; e maledisse anche di averla presa accanto a quelle altre matte delle sue compagne di squadra. 
Di malavoglia si mise a sedere sul letto, stropicciando più volte gli occhi e sbadigliando come se non ci fosse un domani. Trovò le ciabatte poco lontane dal letto e, infilandole, si rivolse verso la cucina a passi lenti e irregolari.

Una volta arrivata alla soglia, trovò il gruppo di compagne a ridere e parlare allegramente di qualcosa che non riusciva a capire, dato l'orario. Ma sembrava davvero divertente alla vista delle espressioni buffe sui loro volti.
Avvicinandosi lentamente al tavolo con la colazione già pronta, fu 'risvegliata ' da Mary Margaret. 

"Emma, buongiorno" le disse alzandosi e porgendole una tazza di caffè. 
"Buongiorno" rispose la bionda prendendo l'oggetto anch'esso di colore blu.
Portandolo alle labbra,poi, per Emma fu come rinascere: la sensazione di quel liquido caldo attraversare la sua gola e riscaldare il suo corpo. Chiuse gli occhi soddisfatta ma, poggiando lentamente la testa al muro dietro di lei, non riuscì a reprimere quello sbadiglio che si era fatto strada sul suo viso.
"Qualcuno ha fatto tardi stanotte" disse maliziosa Ruby, provocando la fragorosa risata di tutte le presenti.
"Cosa hai fatto stanotte, Emma?" Chiese poi Mulan, facendo finta di non sapere nulla.

Emma rise, come se avesse già immaginato una scena del genere. E, senza aprire gli occhi, si rivolse al secondo attaccante della squadra.
"Credo che sia inutile che tu me lo chieda, dato che sicuramente queste spione ti avranno raccontato tutto." 
Mary Margaret soffocò una seconda risata, sentendosi colpevole di quella 'piccola' informazione trapelata.

"Oh andiamo bionda! Sappiamo solo che hai incontrato una ragazza, raccontaci un po' che è successo dopo" la incalzò Aurora, che, seduta sulle gambe della sua ragazza, non aveva nemmeno per un attimo alzato lo sguardo dal suo laptop.

"Esatto Ems, avanti, raccontaci" 
Il tono di Ruby sembrò quasi minaccioso, ma tutte sapevano quanto stesse scherzando. Del resto era la sua migliore amica e, anche se in campo si davano addosso date le continue opinioni divergenti, fuori da esso erano legatissime.

E forse, ognuna era la cosa migliore che fosse capitata all'altra.
Entrambe le ragazze erano senza genitori e, in loro stesse, avevano trovato non solo  un'amica, ma anche una sorella. 

Ruby doveva moltissimo ad Emma. 
Ruby doveva ad Emma la sua stessa carriera calcistica. Perché la ragazza aveva pensato seriamente di mollare quando ricevette la notizia della morte della nonna, la donna che l'aveva cresciuta. Per lei era stato un colpo troppo grosso da sopportare, era rimasta da sola, senza nessun altro. Ma Emma c'era, c'era sempre stata. Aveva trascorso intere notti a casa sua, a cullarla tra le braccia facendole sfogare tutto il suo dolore. 
Ed Emma era una ragazza che difficilmente mostrava affezioni o sentimenti. 
Ma con lei l'aveva fatto.
Ed era stato davvero un bene per entrambe.

Poi aggiunse quello che, sapeva benissimo, avrebbe fatto capitolare la bionda "com'è Regina?"
Quel nome arrivò alle orecchie di Emma quasi instantaneamente, come se si aspettasse quel colpo basso dalla mora.
Per questo erano migliori amiche no?

Al solo ricordo della notte precedente, il sorriso di Emma si espanse sulle labbra, dandole un aspetto angelico.
"Regina..." ripetè quasi stordita. "Lei è..."

****

"Perfetta,"  sorrise la mora. "Capisci Mal? lei è diversa, è fantastica..." sospirò, lasciando che un altro dolce sorriso le ornasse le labbra "... è Emma." 
Maleficent non potè fare a meno di sorridere, notando come la sua migliore amica fosse felice. Finalmente era uscita dal suo guscio, finalmente il fantasma di Daniel si era spento dal suo passato. Finalmente stava voltando pagina.
E lei era lì, e stava assistendo a quel meraviglioso cambiamento che stava infrangendosi su Regina.

Le sorrise a sua volta, aspettando che continuasse il racconto della sera precedente.
"Mi ha detto che è l'attaccante della squadra di calcio dello Storybrooke Football Club e che si trova qui solo da qualche mese." Sospirò nuovamente, ripensando a quello che la bionda le aveva detto subito dopo.
"Beh, e quando vi rivedere?" Chiese curiosa l'altra, come a leggerle nella mente.
"Mi ha chiesto di andare a vedere la sua partita domenica." Concluse Regina mordendosi il labbro inferiore.
"Ommioddio" fu la risposta di Maleficent, "domenica è tipo tra due giorni."
"Lo so, Mal. Lo so." E chiuse gli occhi. Come a voler desiderare che quelle 48 ore passassero più in fretta possibile.

***

"No, aspetta." Iniziò Ruby, posizionandosi meglio sul bracciolo del divano, luogo diventato di sua proprietà ormai. "Quindi siete state tutto il tempo a camminare e parlare?"
"Ci siamo anche sedute sulla panchina al molo, per un po'." Ammise Emma, come se quello fosse ciò a cui la mora dalla ciocca rossa si stesse riferendo.
Ruby roteò gli occhi, mentre Ariel e Mary Margaret scoppiarono a ridere. 
"Sei senza speranza"

"Quindi..." Tirò le somme Aurora, "quello che abbiamo scoperto fino ad ora su questa fantomatica Regina è che studia cucina alla storybrooke University, che ha la passione per la fotografia e una tremenda paura degli horror. Che sua madre l'ha mandata a studiare qui dopo essersi diplomata con il massimo dei voti, e vive con Maleficent, la sua migliore amica. Dimentico qualcosa?"
Emma sorrise, ripensando a tutti i momenti in cui la ragazza dagli occhi color cioccolato aveva condiviso con una completa sconosciuta delle informazioni personali "si... che è bella come la mattina di natale, come il tramonto dopo una giornata perfetta, come.... come un gol al 90esimo nella finale di champions league."

Mary Margaret si rivolse a lei con un sorriso quasi materno sulle labbra, mentre Emma guardava -per modo di dire- di fronte a sé con i suoi occhi sognanti.
"Bene!" Disse Ruby dopo qualche secondo. "Ragazze, vi comunico che abbiamo perso Emma." E rise.
Le altre la seguirono immediatamente, mentre Emma sbuffava per il loro comportamento.

"La ragazza dal cuore di ghiaccio si è innamorata, Regina è riuscita a sciogliere la sua corazza." Continuò Ariel.
Emma sospirò nuovamente. 
"Già," disse più a sè stessa, "Regina ci è riuscita".
E sorrise, come mai aveva fatto prima. 

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