Good or bad girl?

Vodka.

"Grazie mille per avermi tirata fuori da quel vicolo"

"Non c'è di che",Travor mi sorride e mi apre la portiera dell'auto.

Apro la porta di casa ed entriamo.Ad aspettarmi c'è tutta la mia famiglia.

"JESSICA MARTINEZ WALKER" urla mio padre.

"COSA CI FAI CON QUESTO RAGAZZACCIO?"

"TU, STA LONTANO DA MIA FIGLIA!FUORI DA QUESTA CASA,ADESSO!!"

Non capendo nulla,mimo un "mi dispiace" a Travor,che poco dopo esce di casa.

"Cosa pensavi di fare?!" urla mio padre.

"Mi ha solo accompagnata a casa"

"Ti proibisco di vederlo!"

"Sei in punizione,vai in camera tua!"

Guardo mia madre e mio fratello,poi vado in camera mia.Mi butto a peso morto sul letto cercando di capire questa sceneggiata fatta da parte di mio padre.Prendo il telefono per vedere se ci sono notifiche.

Non so cosa sia preso a tuo padre,ma non voglio evitarti per il resto dei miei giorni soltanto perchè a lui non va che ci frequentiamo.

Sorrido a questo messaggio e vedo che intanto mi è arrivata un'altra notifica.

Non la passerai liscia!!Questo è soltanto l'inizio!

Io rispondo soltanto con "Mi stai tremendamente sui coglioni",poi spengo il telefono e cado in un sonno profondo.

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DRIIIN DRIIIN
Nonostante avessi dormito più di mezza giornata, avevo un gran sonno.Mi alzai e andai in cucina a fare colazione,poi andai a farmi una doccia e indossai un pantalone bianco strappato un po ovunque, e una felpa rosa, e infine misi le Nike bianche.Poi uscii di casa e mi avvai verso scuola senza avvisare e salutare nessuno.
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"Buongiorno" mi sorride Travor.

"Buongiorno" sorrido.

"Com'è andata ieri? "

"Mio padre mi ha messo in punizione" sbuffo.

Ride e poi torna a parlarmi.

"Ora devo andare, ci sentiamo dopo." e mi lascia un bacio sulla guancia.

Sorrido a quel gesto.Poco dopo vedo arrivare Marissa,con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.

"Come mai sei così felice? " rido io.

"Ti devo raccontare una cosa, io e...Tyler ci siamo fidanzati"

"Davveroooo? " urlo felice io.

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Le lezioni sono finite.Una volta uscita da scuola, mio fratello mi è venuto a prendere, anche perché ero in punizione e se non sarei andata subito a casa,avrei dovuto ascoltare di nuovo mio padre.

Arrivata a casa,salgo in camera e poso lo zaino.Dopo qualche minuto scendo in cucina per andare a mangiare.

"Come sono andate le lezioni?" mi domanda mia madre.

"Bene.Ho preso 8 al compito di inglese."

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Salgo le scale ed entro nella mia camera.

"Cosa ci fai qui?!"

"Volevo vederti" mi sorride Travor.

"Da dove sei entrato?" domando incuriosita.

Mi indica la finestra e poi si alza.

"Volevo anche parlarti" si gratta dietro la nuca.

"Dimmi pure", poi mi siedo sul mio letto e lui fa lo stesso.

"Volevo chiederti se ti andrebbe di uscire con me, qualche sera di queste."

"Ma sono in punizione"

"Uscirai ed entrerai dalla finestra come ho fatto io.Fidati, non se ne accorgerà nessuno."

Quell'idea mi piacque molto, così accettai.

"Quando? "

"Stasera"

"Allora dovrei iniziare a prepararmi"

"A stasera piccola Jess." mi sorride e poi esce dalla finestra.

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Dopo quasi 3 ore, posso dire che sono pronta.Chiudo la porta della camera a chiave, in caso entrasse qualcuno. Poi ho detto che non mi sentivo tanto bene, e non avrei mangiato.

Apro la finestra ed esco, sto attenta a non cadere.Poi vedo che c'è una scala, così mi calo per di lì.

Cammino per la strada aspettando di vedere Travor.

Qualcuno mi cinge la vita,"Sei bellissima", mi giro spaventata.

"Ho avuto paura!" gli do uno schiaffo sulla testa.

"Allora, dove andiamo?"

"Mh, avevo pensato ad una discoteca"

"Vieni, la macchina l'ho messa qui."

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Da fuori il locale si sente già puzza di alcool, quindi non oso immaginare dentro.Entriamo e come immaginavo, la puzza dell'alcool mi invade le narici.

"Andiamo a prendere da bere"

Lo seguo fino al bar.

"Cosa prendi? "

"Travor..non ho mai bevuto" abbasso la testa e lui mi mette un dito sotto il mento per alzarmelo.

"C'è sempre una prima volta"

"Due vodka ala pesca" si rivolge al barman.

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Dopo aver bevuto la vodka,mi sento un gran mal di testa, però per fortuna riesco ad uscire fuori per prendere un pò d'aria.

Qualcuno si avvicina a me e sembra più ubriaco che mai.

"Ti andrebbe di divertirci un po?"

"Va via"

"Dai bambola"

Odiavo quel soprannome.

"Ho detto v-a-i  v-i-a"

"Sei testarda..mi piaci"

Si avvicina a me lentamente.

"Ha detto vai via" dice un ragazzo più o meno della mia stessa età.

"Dovete sempre rovinarmi la festa." e se ne va.

Mi giro verso quel ragazzo "grazie mille".

"Di niente...Riki" e mi tende la mano.

"Jessica" sorrido.

"Devi stare più attenta la prossima volta"

"Non è colpa mia" rido.

"Devo andare, ci sentiamo" mi sorride e io ricambio.