" Driiiiiiin "
Il suono della sveglia mi strappa dalle braccia di Morfeo ed un raggio di luce spunta dalla finestra socchiusa illuminandomi il volto. Cerco di riprendere conoscenza e soprattutto di alzarmi dal letto,con i gomiti faccio leva sul materasso ritrovandomi in pochi secondi seduta sul letto. Mi guardo attorno cercando disperatamente di sistemarmi i capelli che,dopo la calda nottata passata,sembrano più che altro un grosso nido di uccelli. L'armadio difronte al letto sembra di gran lunga troppo grande per una persona soltanto e la televisione a schermo piatto non fa per me,non sono una persona molto tecnologica,d'altronde però ci siamo trasferiti a New York solamente qualche giorno fa,ed è tutto molto diverso da Cape May,una volta che ci saremo ambientati,andrà sicuramente tutto alla grande. Mi volto disordinatamente verso la sveglia,ho gli occhi appannati,li stuzzico leggermente con le mani e strizzo gli occhi per leggere meglio i numeri sullo schermo digitale. Sono le 7.00 di mattina,dannazione,oggi ho il mio primo giorno di lavoro e Cameron non può assolutamente fare tardi il suo primo giorno di scuola. Mi alzo di fretta e furia dal letto lanciando in modo disordinato le lenzuola,afferro la vestaglia ed infilo le ciabatte cercando di fare il più presto possibile,dopodiché mi reco in cucina per preparare la colazione a Cam. Non c'è tempo per preparare dei pancakes perciò prendo dal frigo una merendina al cacao ed il succo di tutta alla pera e li adagio sul tavolino,proprio sotto la tovaglietta di Winnie The Pooh,la preferita di Cameron. Salgo le scale addentando una mela e mi reco reco nella cameretta di Cam senza fare eccessivamente rumore. Rimango sull'uscio della porta in silenzio ad ammirarlo,è un angioletto...sta dormendo a pancia in sotto,completamente avvolto nella sua copertina di Spider-Man abbracciato al suo peluche preferito,un gattino grigio di nome "Mr Meow",non se ne separa mai. È tutto così nuovo per lui,ci siamo appena trasferiti in un nuovo posto,viviamo in una nuova casa,dovrà frequentare una nuova scuola e conoscere nuovi bambini. Questi giorni gli ho chiesto più volte se volesse dormire nel lettone e non tutto solo in una cameretta a lui estranea e lui più volte mi ha risposto che non ha paura dei mostri,è coraggioso e sta diventando un bimbo grande. Lui è tutta la mia vita. Mi decido a svegliarlo,anche perché si sta facendo veramente tardi,avanzo nella stanza e accendo la luce spegnendo la piccola abat-jour celeste poggiata sul comodino accanto al letto.
< Cam,amore..è ora di svegliarsi > sussurro avvicinandomi lentamente e spostando via la copertina dal suo esile corpicino. Cameron apre piano piano gli occhi rivolgendomi un gran sorrisone,ricambio il sorriso accarezzando i soffici riccioli biondi e lo afferro di colpo prendendolo in braccio.
< Allora campione,hai fame? Chi vuole del succo di frutta? > Grido scendendo i gradini a passo svelto facendogli il solletico.
< Ioooo > Cameron grida ancora più forte dimenandosi tra risate e schiamazzi,scesi al primo piano lo libero dalla mia presa ed il piccolo inizia a correre dirigendosi in cucina con il sorriso stampato sul volto. Dopo aver fatto colazione e dopo esserci entrambi preparati siamo usciti di casa e come prima cosa mi sono recata a scuola dove ho lasciato Cameron e non con pochi problemi. Mi si è spezzato il cuore nel vederlo piangere,dimenarsi ed urlare il mio nome ma purtroppo non posso non mandarlo all'asilo,soprattutto quando sono di turno in ospedale. Dopo circa dieci minuti di auto dalla scuola di Cam sono finalmente giunta allo " State Hospital of New York ". È un edificio molto grande,maestoso di un grigio chiaro,lo spazio per le auto è enorme e parcheggio in un posto non riservato ai medici in quanto,essendo nuova,non mi è stato ancora assegnato un parcheggio privato. Vi sono diverse grandi finerstre di vetro e la porta,anch'essa di vetro è scorrevole e si apre non appena qualcuno vi si avvicini. Esco dall'auto chiudendola a chiave e,sistemandomi con attenzione la camicetta bianca sotto la giacca,avanzo verso la porta di entrata. Nel momento in cui sto per entrare,sfrecciano alla mia destra dei paramedici trasportando una barella con una ragazzina in evidente stato di shock,per istinto mi faccio da parte ed appena entro : il chaos.
< Ragazza,17 anni,deve aver ingerito qualcosa ma gli amici non parlano,abbiamo qualche stanza libera? >
< Ti sembra che ne abbiamo? Siamo al completo,non sappiamo più dove mettere i pazienti ormai >
< Qualcuno può portare della salina o devo andare a prenderla io stessa? >
Medici ed infermieri che urlano e corrono freneticamente cercando di aiutare il maggior numero di pazienti possibili,paramedici che continuano a portare dentro barelle con dei feriti e ancora urla e lamenti di vittime di arma da fuoco e così via. Il chaos più totale.
Sono appena davanti alla porta di ingresso stringendo la catena della borsa con tutte le forse che ho,impietrita,non sapendo bene cosa fare,non ho mai lavorato in ospedali così grandi,anzi,lavoravo in uno dei centri più piccoli ed i pazienti erano misurati con il contagocce per evitare...beh...tutto questo!
< Cazzo,state scherzando vero? > all'improvviso sento urlare una donna,a mio parere molto bella,seguita da una vasta equipe di medici. Indossa un lungo camice bianco con delle farfalle e dei cuoricini proprio sulla tasca,ha un'aria disinvolta e molto sicura di sè. < Ha 17 anni dannazione,non mi frega un cavolo se non abbiamo posto..o lo trovate,o lo trovate. Il prossimo ospedale più vicino dista venti minuti,se non c'è traffico,e mandarla via significherebbe lasciarla morire. Quindi tesoro,trovami questo cazzo di posto,ora. > Dopo questa sfuriata contro la receptionist,la donna si trova curva,leggermente piegata verso il bancone con i pugni poggiati sopra di esso e lo sguardo fisso verso l'infermiera alla reception che nel frattempo sta chiamando l'altro ospedale per disdire il trasferimento della giovane paziente. La donna dai lunghi capelli corvini e gli occhiali neri improvvisamente volta le spalle al bancone e si dirige verso di me :
< Sei Piper Chapman,il nuovo medico,vero? Io sono Alex Vause,primario di medicina pediatrica,cambiati...mi servirà il tuo aiuto. >
![](https://img.wattpad.com/cover/121987841-288-k880944.jpg)
STAI LEGGENDO
An unexpected love || Piper & Alex
FanfictionPiper Chapman è una madre single e un brillante medico di medicina d'urgenza. Trasferitasi da poco nella città di New York,avendo ricevuto una promozione,inizierà a lavorare allo "State Hospital of New York",un ospedale che vanta di una grandissima...