< Sei Piper Chapman,il nuovo medico,vero? Io sono Alex Vause,primario di medicina pediatrica,cambiati...mi servirà il tuo aiuto. >
La donna dai lunghi capelli corvini...Alex,inizia a scrutarmi dall'alto in basso dopodiché si volta ed inizia ad incamminarsi verso il lungo corridoio bianco che collega diverse stanze,girandosi verso di me a tratti,facendomi segno di seguirla. Si ferma di punto in bianco davanti ad una porta ed attende il mio arrivo incrociando le braccia al petto e tirando su gli occhiali neri mostrando i suoi bellissimi occhi verdi.
< Bene Piper,questo è lo spogliatoio,nel tuo armadietto troverai la divisa e il camice. Appena hai fatto,raggiungimi...stiamo portando la ragazza nella stanza 3. >
Alex con un gesto disinvolto posa nuovamente gli occhiali sul viso e accenna un piccolo sorriso allontanandosi ancora una volta per dirigersi nella terza stanza,dove una barella sta scortando la giovare ragazza in preda ad attacchi di vomito. Entro nello spogliatoio ed impiego poco tempo a prepararmi,una volta indossato il camice ripongo gli abiti nell'armadietto e lo blocco accuratamente con il lucchetto. Mi dirigo a passo veloce verso la stanza 3,reggendo lo stetoscopio con entrambe le mani per evitare che cada ed una volta giunta a destinazione vedo una decina di medici accalcati attorno alla barella. La ragazza continua a vomitare senza sosta sporgendosi verso sinistra,dove un'infermiera le sta porgendo delicatamente una bacinella ed Alex cerca di tranquillizzarla nel miglior dei modi,accarezzandole il volto ed asciugandole le lacrime.
< Ehi,ciao piccola,io sono la dottoressa Vause e mi prenderò cura di te. Potrei sapere il tuo nome? > Alex le sorride e con le mani le scosta dalla fronte i capelli per poi darle con l'indice un colpetto leggero sul naso.
< Stephanie > Risponde a singhiozzi la ragazzina strofinandosi gli occhi rossi e gonfi di pianto.
< Stephanie eh? Bel nome,da piccola volevo chiamare così il mio gattino ma poi ho optato per carota,dato che aveva il pelo lungo e arancione > Alex cerca di mantenere viva la conversazione mentre si trova di spalle,girata verso un bancone con l'intento di scartare una siringa.
< Okay,adesso però qui vorremmo un po' di privacy,ci pensiamo io e Chapman! > continua Alex infilando l'ago della siringa in una boccetta e aspirandone il contenuto tirando lo stantuffo. La stanza va svuotandosi mano a mano che i medici si allontanano e rimaniamo in due,Alex si volta dando le spalle al bancone e per un secondo distoglie lo sguardo dalla siringa per poi posarlo su di me,facendomi capire che presto avrà bisogno del mio aiuto. Mi avvicino alla barella,poso lo sguardo sulla ragazzina ed afferro un'estremità della sua maglietta allungandola per vederne meglio lo stampo.
< Anche a me piacciono i Coldplay,sono forti > le sussurro all'orecchio come fosse un segreto,Stephanie posa a sua volta lo sguardo sulla maglia e poi su di me emettendo un sorriso di approvazione. Anche Alex sorride,per poi tornare seria una volta posato nuovamente lo sguardo sulla siringa.
< Stephanie,adesso dobbiamo fare una piccola iniezione,okay? Non sentirai nulla,solamente un pizzico. > All'udire le parole di Alex la ragazzina inizia ad urlare e dimenarsi,continua a ripetere che non vuole ed infine scoppia in un pianto disperato.
< Tesoro,prima che tu possa accorgertene sarà tutto finito,okay? Te lo prometto > Cerco di tranquillizzarla meglio che posso bloccandola con le mani per evitare che si muova troppo,Alex le tira su la manica della maglietta scoprendo la spalla e inumidisce la zona interessata con un batuffolo di Alcool.
< Non voglio,mi farà male > Stephanie continua a dimenarsi nonostante il mio tentativo di tenerla ferma e ripete questa frase in continuazione,tra lacrime e scatti improvvisi. Alex accenna un piccolo sorriso e con una mano preme lo stantuffo della siringa all'insù eliminando il liquido in eccesso.
< Ma no che non fa male >
Dopo aver pronunciato queste parole,Alex con un colpo secco infila la siringa nel braccio della ragazzina premendo con forza lo stantuffo ed iniettando tutto il farmaco.
Stephanie lancia un urlo per poi tornare calma una volta finito tutto.
< Visto? Un secondo e passa tutto > Dico rivolgendomi alla piccola con un sorriso di approvazione,Alex si limita semplicemente ad annuire dandole una leggera pacca sulla spalla.
< Dottoressa Vause,se la ragazza è stabile,la portiamo di sopra a fare una risonanza > Domanda un infermiere affacciandosi nella stanza con molta discrezione. Alex annuisce passandogli la cartella della paziente e saluta Stephanie con un occhiolino,mentre io le sorrido giusto per darle un po' di coraggio. L'infermiere porta via la barella ed io e Alex rimaniamo da sole nella stanza l'una con lo sguardo rivolto verso l'altra.
< Allora Chapman,cosa te ne pare come primo inizio? > Alex mi rivolge la parola tirando su gli occhiali dal volto e poggiandoli sulla testa,tra i lunghi e soffici capelli corvini leggermente mossi che le arrivano poco più giù delle spalle.
< A dire il vero,Dottoressa Vause,credo che mi troverò molto bene qui..sono una persona che si ambienta facilmente. > Dico in modo molto impacciato,senza distogliere lo sguardo dai suoi bellissimi occhi verdi e dalle sue soffici labbra carnose.
La donna dai meravigliosi capelli corvini mi rivolge un sorrisetto sghembo ed incrocia le braccia al petto facendo alzare,senza volere,le maniche del camice scoprendo un tatuaggio nero,simile ad un bracciale,sul braccio destro.
Il mio sguardo cade momentaneamente sul suo braccio per poi essere riportato nuovamente sul suo volto,udendo la sua voce.
< Dottoressa Vause è troppo formale per i miei gusti,chiamami Alex > Le rivolgo un sorriso che lei ricambia immediatamente sciogliendo le braccia incrociate e riportandole lungo i fianchi per poi abbottonare il camice ma senza distogliere lo sguardo dal mio volto. Si avvicina lentamente verso di me fermandosi a pochi centimetri dal mio viso,è talmente vicina da sentirla respirare ed il suo profumo invade le mie narici inebriando ogni parte di me.
< Ci si vede in giro bellissima > Sussurra infine Alex al mio orecchio sinistro prima di allontanarsi rivolgendomi un'occhiolino in lontananza.
***
Sono le 6.00 di pomeriggio,il mio turno per oggi è finito ed io sono completamente esausta,Cameron ha pranzato all'asilo e tra circa venti minuti devo passare a prenderlo,mi manca moltissimo. Finisco di firmare le ultime dimissioni nel box degli infermieri e mi reco nello spogliatoio per cambiarmi. Il mio telefono vibra,lo sfilo dalla tasca del pantalone e guardo il display illuminato. È un messaggio di Polly,una mia amica di Cape May,ogni tanto ci sentiamo ancora,apro distrattamente la porta dello spogliatoio con una mano,mentre con l'altra rispondo all'sms e non distolgo lo sguardo dal cellulare fin quando non sento la voce di Alex:
< Che fai? Adesso mi segui? >
Alzo lo sguardo dallo schermo per posarlo su di lei. Alex è in piedi,davanti al suo armadietto che mi guarda con un'aria divertita...si sta cambiando,indossa solamente una maglietta aderente a maniche corte che mette in risalto i suoi abbondanti seni ed un paio di mutandine che fasciano il suo bellissimo lato b. Rimango a fissarla a bocca aperta fin quando un'altro sms richiama il mio sguardo sul display.
< Scrivi al tuo ragazzo? > Domanda Alex incuriosita indicando con il dito il mio cellulare. Alex si trova leggermente piegata in avanti cercando di infilarsi un paio di jeans neri,una visione celestiale.
< Cosa? Certo che no! È una mia amica > Rispondo in modo impacciato non aspettandomi una domanda del genere
< Ah,capito. Io sto staccando adesso ed anche tu...andiamo a bere qualcosa? Conosco un posto carino > Alex mi guarda con il suo solito sorrisetto sghembo mentre pulisce le lenti degli occhiali con un'estremità della sua maglietta.
Accetterei volentieri,cazzo se accetterei,ma non posso. Devo andare a prendere Cam a scuola e poi gli ho promesso che saremmo andati al cinema,ed ogni promessa è un debito.
< Mi dispiace Alex,ma oggi davvero non posso,facciamo la prossima volta? > Poggio il cellulare su una sedia ed inizio a spogliarmi facendo il più in fretta possibile,non vorrei far aspettare Cam troppo a lungo.
< Certo,la prossima volta..ma non farti pregare troppo eh > Risponde Alex afferrando la borsa e dirigendosi verso la porta. < A domani! > Alex mi saluta nuovamente con un occhietto dopodiché chiude la porta alle sue spalle. Sorrido come un'ebete,dannazione quanto è bella...i suoi occhi,le sue labbra,il suo corpo,il suo profumo,tutto ciò che la riguarda mi attrae.
Lascio l'ospedale e mi dirigo verso la scuola di Cameron,adesso solo cinema e coccole,Cam è tutto ciò di cui ho bisogno dopo una giornata così impegnativa.
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An unexpected love || Piper & Alex
FanfictionPiper Chapman è una madre single e un brillante medico di medicina d'urgenza. Trasferitasi da poco nella città di New York,avendo ricevuto una promozione,inizierà a lavorare allo "State Hospital of New York",un ospedale che vanta di una grandissima...