Capitolo 3

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Ragazzi ditemi che ho sbagliato indirizzo e sono finita da qualche altra parte, perchè questa non sembra una festa ma un pandemonio!!
Musica altissima che si sente pure a miglia di distanza, luci sparaflescitate dappertutto l'esterno della casa -anzi è una villa- il giardino è pieno di ragazzi e ragazze che fumano o che stanno entrando in casa e il viale è pieno di auto parcheggiate qua e di là e non la smettono di arrivare...mi sa che cambio idea. Mi sa che abbandonerò Michelle e scapperò a gambe levate perché quello non è il mio ambiente, non lo è affatto. Intanto non so che fare, ho tre opzioni : entrare e passare inosservata , aspettare Michelle o scappare a gambe levate e rinchiudermi in casa col mio amato computer e con tanta ma tanta Nutella. Il problema è che non riesco a ragionare con tutto sto rumore...quindi decido di entrare dentro. -Dio che scelta sbagliata-
Quando vi dico che casa mia sembra minuscola in confronto alla sua, credetemi. Insomma è tipo il quadruplo della mia! -e la mia casa non è affatto piccola dovuta anche grazie al lavoro di mio padre- il soggiorno è immenso ed è pieno di ragazzi/ragazze, troppa confusione, decido di andarmi a sedere in uno di quei sgabelli e con banchetto pieno di alcolici, penso che sia la zona bar, mi siedo composta e fino ad adesso tutto apposto. Passano per lo più 10 minuti da quando sono seduta e non so che fare mi sto annoiando,troppo anche, e non è possibile che Michelle non si sia presentata ancora...sono ormai le 21:04!! Quindi decido di chiamarla, però mi accorgo di non potere per due motivi: uno,non prende e due,non si sentirebbe niente quindi decido di uscire fuori, almeno cerco di uscire.
Uscita fuori vedo che prende ben 2 stanghette!!
Okay chiamiamola.
La chiamo 5 volte, il telefono squilla ma non mi risponde...cosa molto strana, il telefono è la cosa più importante per lei -dopo lo studio ovvio- . Michelle ha dei genitori molto rilevanti , la madre è tra i più importanti avvocati di Manhattan e anche il padre è un notevole architetto, e tanto severi che si aspettano tanto dalla figlia, Mici non gli vuole deludere (per molti motivi) quindi lei sin da piccola ha sempre tenuto un libro in mano perché vuole diventare importante nella vita. Mio padre non è molto severo quando si tratta di scuola, lui dice sempre : "il tuo cervello capisce certe determinate cose, non puoi sforzarlo a capirne altre" , però io ho sempre studiato, non perché volevo essere la più brava, perché mi concentravo su solo una cosa e mi distraevo da tutto il resto del mondo e delle persone che mi circondavano... E anche mio padre fa un lavoro "importante": il geometra, peccato che io odi il suo lavoro...lo tiene spesso occupato e "lontano" da me, io ho sempre avuto bisogno di una figura paterna...forse perché è praticamente l'unica che ho avuto.
Mi sto deprimendo troppo!! E sono in un pandemonio di festa, con una Michelle che non mi risponde e una Gabriella che è molto a disagio perché non sa cosa fare...intanto meglio rientrare dentro perché sto crepando dal freddo. Okay sono dentro -con lo stesso caos di prima, anzi con più gente, blah sembra che questa casa sii una scatoletta di tonno da quanto le persone stiano vicine, no sembrano un tutt'uno- e mi sto dirigendo per l'uscita, almeno cerco, anche con tutta questa gente attorno riesco a riconoscere il ragazzo a cui ho dato una ginocchiata...Nate.
In realtà non c'è da meravigliarsi...insomma se Nate non andasse a delle feste, popolare com'è, allora io sarei la versione femminile di mago Merlino, cosa che però non sono!!!
Cambio subito direzione, anche se non so dove andare perché io devo uscire però ovviamente Nate è vicino all'entrata.
Questa casa è molto grande, troppo grande anche, e decido di guardarla un po' sperando che Nate si sposti da lì così io posso andare en mi casa!!! Salgo le scale e in quel piano c'erano solo camere, penso che ci siano 8 porte, tutte chiuse, alcune erano molto rumorose...salgo le altre scale che portano al terzo piano...WOW, solo questo posso dire : è una soffitta che da una visione di Manhattan strabiliante, e c'è di di tutto: due bigliardi, quelle macchinette da gioco è una piscina (medio-piccola dimensione) idromassaggio. Tipo mi trasferirei in questa casa. -anche se non conosco il proprietario- Ero così concentrata nel ammirare questo piano che non mi accorgo di una presenza. Una ragazza seduta su un divano con una bottiglia di birra in mano. Quindi decido di abbandonare la stanza perché io non dovrei affatto essere lì...
"Ehy tu" dice infine la ragazza e io mi ghiaccio sul posto, non sapendo cosa vuole
"C-cciao" cavoli sto balbettando, non so nemmeno io perché balbetto!
"Sai che non ti è permesso salire qua, vero?" Ecco...di male in peggio
"Ehm...ecco non lo sapevo... però p-potrei fare la stessa domanda a t-te" ecco che balbetto di nuovo, io non ho mai avuto questo problema è solo che la ragazza mi incute timore, penso che sia un anno più grande di me, è molto slanciata , capelli corti che superano di poco le spalle, color castano ramato, occhi grigi e sono molto profondi con uno sguardo intesto è molto sicuro, ha addosso un vestito tubino blu notte corro che però su di lei dona un sacco, lei è vestita tutto il mio contrario, in confronto a lei sembro un sacco della spazzatura.
"Ahahaha già...peccato che io ci vivo qua." Oooh perfetto da peggio in peggio.
"Scusami non lo sapevo" mi scuso non sapendo che altro dire
"Chi ti ha invitato? Insomma non conoscendo nemmeno i proprietari di questa casa potrei dire che sei un intrusa" perfetto adesso mi da pure dell'intrusa.
"Ecco,allora a me ha obbligato la mia migliore amica di venire che allo stesso tempo l'aveva invitato un ragazzo"
"A va bene, tanto non mi interessa" ma cosa le prende a sta qua ?!
"Almeno presentati" interviene poi
"Ehm...sisi scusa,piacere Gabriella, tu ?"
"Sono Ann"
"Bene allora io vado, e scusa ancora per l'intrusione...non ne ero a conoscenza. Buona serata" ma da dove ho tirato fuori "buona serata" ?!!
"Ah ma tranquilla!!! Che scuola frequenti? Presumo che sei di Manhattan" presumi bene signoria...
"Oh frequento la : "Beacon high school" te ?"
"Anche io!!! Allora ci si vede in giro a scuola! Ciao e buona serata anche a te " dice infine facendomi l'occhiolino, che strana ragazza, prima mi incuteva timore invece adesso un po' di simpatia...bha. E mentre mi dirigo per uscire vede che riprende in mano la bottiglia e unica a bere guardando un punto e sembra pensierosa e dal suo sguardo adesso percepisco solo tristezza...chissà.
Io intanto sono già al primo piano, non vedo Nate da nessuna parte quindi perfetto posso uscire da qui, ne ho avuto abbastanza per stasera.
Sono praticamente davanti alla porta e sto per varcarla...quando sento qualcosa da dietro o meglio qualcuno. Nate.
"Oh ma ciao piccola nerd...non ti facevo tipo da feste" Oh nemmeno io caro, però ecco mi ritrovo in questo esatto momento in una maledetta festa dove le cose sono e stanno andando di male in peggio!!!
"Come sempre ti sbagli." Dico io ovviamente non ammettendo il fatto che sono una piccola nerd fiera che odia le feste. O cavolo mi sono appena chiamata con lo stesso nomignolo che mi ha "dato" Nate, perché?!
"E come mai sei di fretta? Coprifuoco? Mamma e papà ti stanno aspettando fuori?" Quanto mi fa salire i nervi sto pover "uomo" sviluppato male
"Sono di fretta per cavoli miei e penso che l'unico che stiano aspettando qui sei te" dico indicando il nulla
"Ma lì non c'è niente"
"Come nel tuo cervello"
"Comunque addio che devo andare" dico infine cercando di troncare questa "conversazione"
" Oh ma dai su resta ancora un po' a farmi compagnia" Okay mi sta prendendo per il culo e non riesco più a sopportarlo quindi decido di sorpassarlo solo che apposto di andare verso la porta mi dirigo da tutt'altra parte e in fretta e furia senza nemmeno girarmi per vedere Nate e finisco, penso, all'entrata posteriore.
Ma a mia sfortuna Nate mi ha seguito, io mi chiedo se non abbai meglio da fare che scasssare a me!!!!
"Okay senti Nate non so che cosa vuoi da me, ma io so cosa voglio da te, lasciarmi in pace!!"  dico io tutta frettolosa perché non lo sopportavo più e faceva freddo.
"Nervosetta la bambina" Okay io odio essere chiamata con dei nomignoli del cavolo
"Ma se tu puzzi ancora di latte" dico sbuffando, perché mi stavo anche annoiando.
Penso che Nate perda facilmente la pazienza è il senso della ragione perché appena finisco di parlare mi prende per il polso -penso che sia una sua abitudine prendere le persone per il polso...-
"Senti mocciosa tu a me non ti rivolgi così" mi guarda con odio e continua ad aumentare sempre di più la presa e intanto sto sentendo  "dolore" da quanto la sua presa sia forte.
"E allora tu a me puoi rivolgerti così ? Ma chi ti credi di essere?" Risposi io, lui non smetteva mai di aumentare la presa, e penso che se continua così io non sento più il sangue circolare.
"Aaaaiaaa senti mi f-fff-fai maleee, lasciami"  cerco di liberarmi dalla sua presa perché adesso non ne posso più.  Solo che lui lo fa apposta perché  non lascia e stringe di più, questo è un pazzo idiota.
"LASCIAMIIIII MI FAI MALE  lasciami, subito, adesso." Dico io ma senza nessun risultato sembra stra sballato
"Nate lasciala andare" sento una voce roca e profonda dietro di me e vedo che Nate torni in se perché mi lascia il polso e ha uno sguardo stra sconcertante.  E intanto io mi stavo massaggiando il polso che ormai era diventato quasi viola e si notano un sacco il segno delle sue dita sul mio polso. E quasi non lo sento il polso.  Intanto io sono ancora girata e non posso vedere il ragazzo che ha intervenuto.
"Nate mi fai quasi pena" dice
"Prendertela con una ragazzina e per di più farle anche male, a che livelli siamo finiti? Manco un anno e guarda in che condizioni di ritrovo."  Continua il misterioso ragazzo e io decido di girarmi e noto un ragazzo molto alto e magro, altro non vedo perché è buoi e penso che sia molto tardi per la mia portata. Quando finirà questo incubo? Intanto noto che Nate ha una faccia cadaverica, come se avesse visto un fantasma.
"Dai Nate rientra dentro" e Nate obbedisce!! Wow cosa molto sconcertante però se mi lascia in pace a me va più che bene.
Nate rientra e rimaniamo solo io e lui,con un vuoi pesto. 
"Ehm....grazie" decido di "rompere il ghiaccio"
"Niente" dice lui e intanto si incammina per entrare dentro, penso. Però io mi ricordo che devo ancora chiamare per venirmi a prendere e che sono sola e io ho paura del buio, c'è quando sono solo ho paura se no, no. Vabbè che dentro in casa è pieno di gente e con molto rumore solo che adesso non si sente così tanto.
"Ehi scusa potresti rimanere anche un po' con me, perché ho paura, c'è non mi va di stare da sola perché chissà cosa può succedere , beh anche te sei un perfetto sconosciuto e per quanto ne so potresti essere un serial killer o uno strupatore o altro ancora, però meglio rischiare con te che da sola....." MA CHE STO DICENDO basta io sono andata, partita. Sto blaterando stupidaggini e non riesco a capire che reazione sta avendo. Non parla, quindi mi affretto a riparlare.
"....ma che sto dicendo, s-scusa e che quando sono agitata non collego la bocca col cervello e finisco per blaterare e per dire cose che non penso o almeno che non avrei il coraggio di dire...vabbè sto di nuovo parlando a vanvera.
Meglio se sto zitta" finisco e sono sicura di essere tutta rossa in faccia per via del imbarazzo e perché fa anche freddo.
"Okay" e mentre lo dice non penetra nessuna emozione. Quasi monotona.

<<spazio autrice>>
Spero che questa mia storia sia di vostro gradimento e vi prego non soffermatevi sugli errori ortografici e di battitura, grazie.

Emoji di oggi :

AL PROSSIMO CAPITOLO!

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