"Cosa? Perchè?" domando a Lucky "muovuti!" risponde lui "dimmi cos'è successo non mi muovo da qui prima voglio saperlo" dico mettendo le braccia incrociate al petto lui sosprira e dice "Keyla si tratta di tua nonna, è in ospedale sta male dobbiamo andare" io alle sue parole non risco a trattenere le lacrime e mentre mi scendono dico "andiamo muoviti " lui senza dire niente sale in macchina e per tutto il tragitto nessuno parla. Arriviamo davanti ad un palazzo enorme completamente bianco e tutto uguale "che piano è mia nonna Lucky?" chiedo senza nemmeno guardarlo " 16 "risponde "ok andiamo" saliamo sull'ascensore.
Pov's Lucky
Siamo sull'ascensore per andare da sua nonna e vedo Keyla distrutta quindi decido di avvicinarmi ad abbracciarla, quando le mie braccia avvolgono il suo corpo piu piccolo del mio non ricambia subito ma alla fine mi abbraccia anche lei "starà bene stai tranquilla" le dico accarrzzandole i capelli "che è successo Smith?" odio quando mi chiama per cognome e lei lo sa e fa apposta per farmi arrabbiare lo so ma è bello sentirlo dire dalla sua bocca "un incidente Key, un autista che guidava ubriaco gli è andato addosso lei era a piedi" lei si stringe piu a me "mi dispiace" aggiungo. Sento il suono di apertura dell'ascensore e io slaccio le braccia dal suo corpo, arriviamo davanti alla stanza di sua nonna e vediamo Jonas, Jack e... Hanna? Ma che ci fa qui? Io la uccido quella "ciao" saluto Jonas e Jack subito mi avvicino a Jonas per chiedere di Hanna "che cazzo ci fa qui quella puttana?" chiedo quasi urlando "hei amico calmo, era gia qui non lo sapevamo se vuoi la mando via" riaponde Jonas "si mandala via" lui si avvicina a quella cosa e se ne va, "Jack dov'è Keyla?" chiedo a lui ma Jonas e lui si guardano ridendo "cazzo volete?" domando "ti piace mia sorella amico"dice " vai a dirlo a qulcun altro amico" rispondo "ti credono tutti Smith" ribatte Jonas "vai da lei Lucky" mi suggerisce Jonas "vado"dico per poi dirigermi nella camera d'ospedale di sua nonna.Pov's Keyla
Entro nella stanza e vedo mia nonna disetesa con un sacco di fili attaccati alle braccia e al petto, corro subito ad abbracciarla... Appena la stringo nelle mie braccia scoppio a piangere senza rendermi conto di tutto quello che mi sta intorno, Mi vengono in mente i bei momenti che passavamo da piccoli. Noi tre insieme facendo invidia a tutti per la nostra felicità; i miei pensieri vengono interrotti da in BIT BIT che risuona nella stanza ampia e bianca.
Non faccio in tempo a battere ciglio che delle infermiere e dottori si precipitano nella stanza dicendo "la aggiornereno più tardi ora deve uscire" mi spingono fuori, appena esco vado a cercare subito mio fratello. Corro, corro senza badare agli insulti che mi vengono mandati dai dottori per essergli andati addosso, e finalmente li vedo che stanno correndo verso me "piccola va tutto bene la nonna starà bene non ti preoccupare" mi dice Jack quando mi vede abbracciandomi "va tutto bene Key stai stranquilla" aggiunge Jon "stai con Lucky dovrebbe arrivare è in bagno, ti voglio bene" aggiunge prima di andarsene dandomi un bacio sulla fronte. Mi siedo affondando la testa sulle ginocchia piangendo, non riesco ad immaginare la mia vita senza la nonna che ha fatto oltre nonna da nonno e allo stesso tempo genitori... I miei pensieri vengono interrotti dalla sua voce "Keyla" mi chiama io alzo lo sguardo e lui subito sgrana gli occhi sedendosi vicino a me "stai bene?" chiede "certo Lu sto benone mia nonna sta morendo e io non posso fare niente" lui si incupisce di colpo e si alza andando fuori dall'ospedale a fumarsi una sigaretta.
Rifletto e mi ricordo che "LU" lo chiamava sua madre cavolo non volevo... Sua madre è stata uccisa un paio di anni fa eravamo molto legate davvero, sembrava mia madre e io sua figlia come i miei genitori venne presa in pieno da un tir e morì sul colpo. Lucky, mi ricordo che stava malissimo ed ora è obbligato a vivere con suo padre che da quello che dicono dalla morte della moglie ha incominciato ad ubriacarsi e a non tornare mai a casa. Lucky ha una sorellina di 13 anni con cui sono legata tantissimo ci gioco sempre la adoro ed è l'esatto contrario del fratello me ne occupo io quando lui non può.
Lo seguo e mentre esco ho un brivido di freddo, mi incammino e lo vedo seduto davanti ad un muretto intento a guardare il cellulare e a fumare mi avvicino e lui, notandomi, mette nei suoi pantaloni il cellulare "siediti qui Keyla" dice per poi indicare il posto accanto a lui io senza risapondere mi siedo vicino a lui. Dopo minuti di silenzio mi faccio avanti e mi scuso dicendo che non avrei dovuto dirlo, "mi dispiace davvero Lucky tanto" lo ripeto guardandolo negli occhi "tranquilla Keyla davvero" sospiro per il brivido di freddo "tieni la mia giacca stai congelando" sembra avermi letto nella mente, lo ringrazio e la indosso.
"Ho paura Lucky " dico ad un tratto "di cosa Keyla?" mi domanda " di tutto, di te che la nonna possa morire di domani, del futuro, di tutto insomma" rispondo " di me?" chiede "si ho paura di..." non voglio dirlo che ho paura di innamorarmi di lui "nah niente lascia stare" finisco la frase "Keyla andrà tutto bene ok? Tua nonna è forte" dice avvolgendo un braccio attorno le mie spalle "grazie di tutto Lucky" queste parole escono dalla mia bocca mentre appoggio la mia testa alla sua spalla notando i tanti tatuaggi che ha sulle braccia possenti "TUTTO PER TE KEYLA SEI LA MIA PICCOLA ORMAI" lo sento dire per poi non senire niente per essermi addormentata.^
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GRETA
Sorella di Lucky molto legata a suo padre anche se non lo vede quasi mai, lei e Keyla si sono "conosciute" quando lei aveva pochi mesi e la madre aveva bisogno qualcuno per curarla oltre al fratello.
Keyla si propose subito a lei non piacciono affatto i bambini ma con GRETA era diverso si capiscono subito, con la madre aveva un rapporto bellissimo ed è ancora distrutta da questa perdita ma Keyla la sta aiutando avendo "esperienza" per sfortuna di Keyla e fortuna di Greta per riuscire a farla dimenticare.(la madre di cui ho parlato nell'altro capitolo è la moglie di suo padre, Susan)
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Il tuo respiro
Teen FictionKeyla, ragazza testarda che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, ma un giorno qualcosa di fantastico o disastroso le cambierà la vita. I suoi genitori non li ha mai incontrati, ma da sempre desidera farlo. Vive a Los Angeles con la nonna m...