INTRODUZIONE

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Sono prigioniera di me stessa. Ho chiuso quella porta. Nessuno più vi entrò. Nessuno più.


Cammino per le strade. Cammino da sola. Cammino perché non posso far altro che questo. Camminare, lontano. Cammino perché non voglio sostare. Cammino perché non c'è nulla da guardare. Cammino perché non ho spazio, e non ho voglia di assimilare altri alluvioni dell'anima. Mi basta il mio. Ne sono consapevole e lotto ogni giorno. Guardo negli occhi della gente e sembra così distante dal mio universo, così diversa. Non ho mai avuto le parole giuste per descrivere ciò che sono, o forse ciò che non sono, cosa sono. Potrei immaginarmi come un enorme scarabocchio sul foglio stropicciato di un bambino. O come un bellissimo paesaggio con una tempesta in arrivo. O come una chitarra senza corde, oppure i tasti neri di un vecchio pianoforte le cui note risuonano scordate, scordate come me, in attesa di essere accordate con minuziosità. Un pentagramma da completare. Una canzone da ritrovare. 




continua...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11, 2017 ⏰

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