The Truth

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Ad un certo punto della tua vita, capisci davvero chi sei, potrebbe accadere mentre fai la spesa, oppure mangi un barattolo di gelato, sperando di non ingrassare, ma anche appena prima di addormentati, non lo puoi prevedere. Ma quando arriva la verità ti colpisce in faccia senza pietà; con il passare del tempo ti auto convinci di non essere tu il cattivo della storia, o la classica persona da parete indifferente a tutti. Ho sempre pensato di essere coraggiosa, con tutto quello che ho provato e vissuto una persona dovrebbe crescere ed imparare a vedere le cose con più chiarezza.
Ebbene, mi ero sbagliata, ero una stupida.

Mi piacerebbe dirvi che Michael arrivó in tempo, che alla fine il matrimonio era andato in rovina rendendomi libera; a dire il vero non avevo mai pensato che sarebbe andato diversamente, ero sicura che alla fine me la sarei cavata, che sarebbe andato tutto bene. Mi piacerebbe dirvi che avevo ragione, ma purtroppo non posso.

Quando attraversai la navata la mia mente poteva già sentire la voce di Michael che mi diceva di stare tranquilla,per un momento ho creduto fosse reale.
La cerimonia andava avanti senza intoppi, arrivammo alla fatidica domanda e dopo che Evan rispose "Si, lo voglio" toccava a me, facevo il conto alla rovescia mentre sentivo il trucco sciogliersi per il sudore
- Rebecca, erede legittima della corona, vuoi prendere Evan come tuo sposo, onorarlo e amandolo finché morte non vi separi?- non risposi, rimasi a fissare davanti a me pregando che qualcuno fermi la cerimonia, ma non successe. Sentii la pistola del Colonnello puntata sul mio fianco, era talmente vicino che sentivo lo scricchiolio della mascella
- Rispondi o non esiterò a spararti- non ricevette risposta finché non spinse la canna dell'arma in profondità, a quel punto dissi sì a quella follia.

Ironico dire che qualche istante dopo i miei occhi,pieni di lacrime, si posarono su una chioma colorata. Gli sguardi si incontrarono e non ci fu bisogno di parole, capii che era arrivato troppo tardi,la rabbia attraverso il suo volto, sollevò la pistola e sparó. La pallottola arrivò perfettamente al centro della fronte di Evan che cadde a terra con il sangue che formava una pozza scura. Intanto arrivarono gli altri, Luke stranamente sembrava concentrato sull'arco che impugnava saldamente, ma dai suoi jeans si poteva intravedere la sua cover dei pokemon.
Il Colonnello mi spinse a terra con forza facendomi battere la testa, e chiamó le sue guardie che non ci misero tanto ad accerchiarci; mentre era distratto,mi trascinai con le braccia verso Michael, quando fui abbastanza vicina mi alzai e corsi verso di lui. Le sue braccia erano così calde e accoglienti che appena mi circondarono, sentii il calore che mi arrivava delle ossa
-Ragazzina mi dispiace essere arrivato in ritardo- sussurró al mio orecchio
-Vedi di muovere il culo la prossima volta- ridacchiai per poi staccarmi da lui, e rubargli un coltello che teneva allacciato alla cintura, ricevetti come risposta un sorriso.
Gli uomini del Colonnello ci assalirono, Michael mi dava le spalle mentre colpiva i nemici, Calum e Ash attaccavano in coppia, riuscendo ad abbattere più uomini di tutti, come anche Lucy e sua sorella, mentre Luke era salito al piano supereroe e con la sua mira perfetta colpiva i soldati come se fossero birilli.
Non so quanto combattemmo e nemmeno quanti uomini accoltellai, prima di vedere il Colonnello alzare la sua arma, seguii il suo sguardo e capii che stava mirando al mio ragazzo.

Fu lì che compresi.

Quando la pallottola colpì il mio torace, le orecchie si tapparono per il rumore assordante che sentivo attorno a me, che quando la mia schiena toccó terra di tramutò in silenzio, tutti si erano fermati, potevo sentire i loro occhi addosso. Due braccia mi sollevarono leggermente, ora metà busto poggiava sulle gambe di Michael; le sue lacrime colpirono le mie guance, unendosi alle mie che già scorrevano, sorrisi lievemente
- Oh ragazzina non hai capito niente, ero io che dovevo proteggerti razza di ignorante- la sua voce risuonó più roca di quella che ricordavo
- Scusa assassino, ma non potevo lasciarti morire così- sussurrai. Mi strinse più a se baciandomi la fronte, sentivo il suo respiro irregolare; rivolsi il mio sguardo al soffitto, la vista cominciava ad offuscarsi e gli occhi erano pesanti
- Amore, mi senti? Non puoi lasciarmi, cosa faccio qui da solo? Sono solo un pazzo psicopatico, ti prego ti prego resisti. Adesso premo forte sulla ferita, ti posso prestare la mia giacca ma la rivoglio indietro; vedrai, dopo una doccia sembrerai come nuova- singhiozzi spezzarono le sue parole, che probabilmente stavano ascoltando tutti. Ash era seduto a terra, si teneva la spalla ferita; Ally e Lucy non erano molto distanti, impugnavano ancora le armi ma il solo sguardo era fisso su di me; Cal aveva gli occhi sbarrati, il corpo immobile, ma quello messo peggio era Luke, i suoi occhi celesti erano colmi di lacrime, molte di più di quella volta che non riuscì a catturare uno Zubat, le braccia tremavano.
Tornai con lo sguardo sul ragazzo chino su di me, gli occhi color giada erano rossi e gonfi; richiamai la sua attenzione posando la mano sulla sua guancia
- Michael...sei la persona più insopportabile e importante della mia vita, ti amo più di qualunque cosa. Non è colpa tua, ho fatto la mia scelta e solo felice, più di quanto lo sia mai stata. Ti amo, ricordatelo- la voce mi uscii a sbuffi, il dolore era insopportabile; le mie parole aumentarono le sue lacrime
- Ti amo Rebecca- l'ultima cosa che sentii furono le sue labbra sulle mie, sapevano si sale e dolore.

Con il mio gesto pensavo di aver messo un finale alla mia storia, ma come ho detto mi sbagliavo. I miei occhi rimasero spalancati, videro Michael baciarmi, sentirono il mio nome ripetuto all'infinito dalla sua voce...sentirono un altro sparo.

Sei una stupida

Il Colonnello premette di nuovo il grilletto, stavolta non potei fare nulla e la pallottola colpì il ragazzo. Un grido perforó il silenzio, fu emesso dalla persona che presa dal dolore, puntó il suo arco verso l'uomo, centrandolo con la freccia.

La morte del protagonista segna la fine di una storia, ma non della mia. Forse riuscivo a sentire i capelli soffici di Michael solleticarmi il viso, o forse no; forse c'erano davvero i nostri amici a circondarci che provavano a farci svegliare, o forse no.Ero stata un'idiota a pensare che non ci fosse niente di peggio della mia morte, ancora di più ad aver vissuto con la convinzione che sarebbe andato tutto bene, avevo vissuto in una menzogna. Non ero coraggiosa, e nemmeno spavalda, era tutta una montatura.

Ops...cosa dire, questo finale è molto più straziante di quello originale, fantastico direi.
Sono mesi che non scrivo più niente su Wattpad, potrebbe essere un ritorno? Non lo so ancora

rebeccaneedfood spero ti sia piaciuto, forse scrivendolo con meno fretta sarebbe potuto essere migliore, ma questa idea ce l'avevo da mesi e ho scritto di getto
Zau 🌺💕

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