Vuoto, soltanto vuoto, è passato un anno ormai, e sono andata avanti, ma ciò che provo ora è solo un profondo buco nel mio cuore.
Quel cerotto sulla mia ferita oggi si sta staccando dalla pelle, la ferita si allarga, i ricordi fanno più male del solito, guardarmi allo specchio e vedere i miei capelli ora arancioni mi distrugge.
I miei occhi che, da azzurri, oggi sono neri, come i miei sentimenti; il tempo, che sembra vada più lento, i secondi sembrano scanditi dai miei singhiozzi, che riempiono la stanza, ma che non colmano il vuoto.
La pioggia che batte incostante e infinita contro la mia finestra, il cielo, che oggi ha scelto di piangere con me.
Tutto mi ricorda che oggi è un anno esatto che Michael non lascia il suo profumo quando passa nelle stanze, un anno che non sento più la sua risata, la sua voce; un anno che i suoi capelli colorati non compaiono in uno specchio al mio fianco, un anno che colui che ho amato non c'è più.
Mi manca tutto di lui, se potessi tornerei indietro e mi prenderei io una pallottola al posto suo, darei la mia vita anche ora, per poterlo sentire vicino anche solo un secondo.
La mia vita è continuata, ora sono una regina, ma non è vero che quello che ha detto Luke, lui dice che si soffre tutti i giorni per la persona amata, ma si sbaglia, io non sto soffrendo, io sto morendo.
In questo momento sono sdraiata sul mio grande letto, sola, con le mie lacrime, che solo per oggi avranno il permesso di sciogliere il mio trucco, di macchiare il mio viso.
Domani sarà come se niente fosse successo, ritornerà la routine quotidiana, mi permetterò qualche pensiero rivolto a lui, ma per il resto del tempo ho un regno da governare.
Sarò io e io soltanto a sentire i miei sospiri distrutti. Ho passato quest'anno sempre in movimento, per non lasciare il tempo alle emozioni di schiacciarmi completamente.
-Posso entrare?-
La voce calda di Calum rompe il mio silenzio colmo di tristi pensieri.
Mi asciugo velocemente le lacrime, spargendo il trucco e facendo un disastro, maledetto chi un giorno ha deciso di prenderci tutti in giro dicendo che il mascara non si sarebbe sciolto.
-Entra pure, ti serve qualcosa?- dico con voce graffiata dal pianto.
Dalla porta entrano due figure slanciate in skinny jeans con due vassoi in mano.
-Ti abbiamo portato della pizza e del sushi.- dicono in coro Ashton e Calum sedendosi sul letto con me.
Nonostante il momento io sorrido, felice che ci siano persone come loro nella mia vita -Ti disturbiamo?-
-No no, mi fa bene un po di compagnia.- anche se ora vorrei solo piangere da sola.
-Come stai?- chiede Cal.
Una merda, sono distrutta, mi manca troppo la sua presenza, voglio un suo bacio e ho bisogno di un suo abbraccio, gli ho detto ti amo troppe poche volte, ho bisogno di dirglielo ancora.
Mi manca da morire, letteralmente, ho bisogno di lui nella mia vita, ma Michael non c'è più, sono distrutta, sono vuota, mi sento persa.-Sto bene,- non sembrano convinti -diciamo che sono stata meglio.-
Ashton sospira per poi alzarsi ed aprire la porta con uno scatto rapido, facendo cadere le persone che erano appoggiate sopra essa a terra.
-È stata una sua idea!- dice Luke indicando Lucy.
-Ma cosa stai dicendo razza di troglodita? Mi hai detto tu che tanto non ci avrebbero mai scoperti!-Luke mi guarda, poi guarda Lucy, la prende per il polso e si rialza con lei dal suolo lentamente.
-Voi non avete visto niente...- sussurra poi arretrando fino a scomparire dalla mia visuale agitando le mani in aria.