SEI

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"Adesso ti meriti una bella punizione" disse il ragazzo ghignando, notando il mio leggero tremolio. Con le lacrime agli occhi e la paura a pervadermi il corpo, iniziavo a chiedermi perchè tutto quello lo stesse facendo a me. Le lacrime che fino a quel momento avevo cercato di trattenere, dopo che guardai il suo volto che non traspariva il minimo di rimpianto iniziarono a scorrere impacciatamente sul mio viso. Jongin ghignava guardandomi, sembrava ci trovasse così tanto piacere nel farmi del male, come se tutto il mio dolore lo facesse sentire vivo fino in fondo. Dopo aver chiuso la porta del bagno, iniziò a guardarmi con occhi pieni di lussuria.
"Inginocchiati" mi disse all'improvviso,con un tono che non osava ammettere obiezioni. Spalancai gli occhi, forse avevo capito in cosa consisteva la punizione, e no, non mi sarei fatto usare in quel modo.
"No" sussurrai, trovando un po' di coraggio
"Cosa? Non credo di aver sentito bene" rispose Jongin, guardandomi male
"No!" Alzai di più la voce, insieme al mio sguardo che fino a quel momento era stato rivolto verso il pavimento del bagno. Jongin mi strattonò, sbattendomi contro il muro. Una smorfia di dolore si fece spazio sul mio viso quando sentì il mio corpo andare a contatto con la superficie fredda. Lo sguardo glaciale che mi rivolse Kai mi fece raggelare il sangue nelle vene.
"Non ti puoi rifiutare, non hai capito un cazzo allora eh?! Più ti rifiuti, più ti farò del male! Quindi smettila di obbiettare e inginocchiati!" Mi disse, alzando un po' la voce. Mi arresi e mi inginocchiai, pensando a quanto stupido in realtá fossi a permettergli tutto ciò. Mi prese il polso e lo portò sulla sua erezione giá abbastanza evidente, mi rifiutavo di guardare quell'orrenda scena, mi sentivo sporco, troppo impuro. Iniziò ad ansimare e improvvisamente tolse le mani, abbassandosi i pantaloni insieme ai boxer. Mi prese il viso fra le mani e mi costrinse ad avvicinarlo alla sua intimitá, mentre io prendevo a piangere più forte.
"Apri la bocca" disse chiudendo gli occhi, feci come mi era stato detto, ma non mi muovevo o cose del genere. Infatti, ben presto, iniziò lui a muoversi nella mia bocca vergine, soffocandomi quasi. Iniziò a gemere oscenamente, e man mano che i suoi gemiti aumentavano, insieme ad essi anche le mie lacrime. Venne poco dopo, ed io rimasi con la bocca piena, volevo sputare quella schifezza. Mi fece alzare, ridendo di gusto.
"Ingoia" feci no con la testa, mentre una sensazione di vomito si propagava in me.
"Ho detto ingoia!" Disse urlando, alla fine ingoiai, lasciando che quello schifoso liquido scendesse giù per la mia gola. Iniziai a singhiozzare fortissimo: mi sentivo una merda, una puttana, mi sentivo tutto ciò che non ero mai stato. L'immagine che mi ero creato di me si stava sgretolando a causa di uno stupido bulletto da quattro soldi. Lo spinsi all'indietro, contro la porta del bagno.
"Vattene!" Dissi urlando "vattene via! Per favore, lasciatemi solo! Cosa vi ho fatto?! Cosa?!" Caddi sulle ginocchia, coprendomi la bocca con le mani, rendendomi conto di ciò che avevo fatto con essa. Mi misi in un angolino, alzando le ginocchia e poggiandoci la testa sopra, tremando come non mai. Alzai lo sguardo, incontrando quello colpevole del ragazzo che aveva fatto ciò. Kai aprì la porta titubando e se ne andò, lasciandomi da solo, distrutto e con il cuore ancora più a pezzi del solito, mentre mi chiedevo come avrei mai potuto guardarlo negli occhi da quel giorno in poi.

Broken 💔 Heart. (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora