DIECI.

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Camminavo fra i corridoi della scuola mentre pensavo a Baekhyun e a cosa potesse essergli successo di cosí grave in quei giorni, tanto da farlo chiudere in quel modo al mondo esterno. Io e lui non parlavano più come prima, l'unica cosa che ci riservavamo erano i saluti quando ci incontravano per i corridoi in cui in quel momento camminavo. Come avevamo fatto ad arrivare a quel punto? Eravamo amici sin dall'età di sei anni. Litigavamo spesso e a volte finivamo per non parlarci per giorni, ma quella appariva ai miei occhi come l'allontanamento piú diverso e pesante di tutti. Baekhyun era diverso. Prima risplendeva di una luce che solo lui era in grado di sprigionare da quegli occhi colmi di spensieratezza e fierezza, cosa che lo si poteva notare anche dalla sua camminata elegante e perfettamente stabile. Lo vedevo come se fosse spento e lo si notava dalla tristezza che i suoi occhi sprigionavano, dalla camminata, che dapprima elegante e stabile, era diventata sguagliata e goffa. I miei pensieri vennero interrotti dalla figura del mio migliore amico -se avevo ancora il diritto di chiamarlo in quel modo. Aveva gli auricolari nelle orecchie e lo sguardo basso. Solo quando alzò il capo mi accorsi delle profonde occhiaie che contornavano i suoi occhi, prima contornati solo dal bagliore bambinesco che ero solito accogliere quando ero in sua presenza. Non era da lui. No, non lo era.
Di solito, quando entravamo nell'istituto infernale, piú comunamente chiamato 'scuola, si vantava in giro di quanto bello sembrasse il suo viso dopo il riposino di bellezza di quella notte. Sembrò non accorgersi della mia presenza o forse fingeva solo, noncurante di me, che l'avevo come abbandonato nel momento del bisogno. Per la prima volta era stato lui a chiedermi una mano, anche se in totale silenzio, ed io mi ero semplicemente tirato indietro, lasciandolo solo. Sembrava fosse perso nei suoi pensieri, quelli che gli stavano tartassando la mente da un po', che a giudicare dal suo sguardo assente e amareggiato, erano tutto tranne che belli.

POV BAEKHYUN

Non avevo dormito per niente quella notte, troppo impegnato a pensare a quanto fosse dura per me vivere in una situazione di totale angoscia e tristezza. Ero così triste, non facevo altro che pensare quello che mi aveva fatto Chanyeol il giorno prima, quando, con sguardo disgustato, mi lasció a terra sofferente, dopo gli innumerevoli calci e pugni che mi aveva fortemente sferrato. Quando tornai a casa mia dopo quell'episodio, molto spiacevole a parer mio, mi ero guardato allo specchio per curare le ferite e coprirle con il trucco, mi resi conto di quanto in realtà fossi disgustoso e spento. Adesso era piú semplice capire il motivo per cui Chanyeol mi odiava tanto. Avevo iniziato a farlo anche io.
Mentre camminavo verso la mia classe con il capo basso e gli auricolari nelle orecchie, qualcuno che dopo scoprii fosse Kyungsoo mi strattonò per il polso, facendomi anche abbastanza male, e mi portò nel ripostiglio.
Cosa voleva anche lui ora?
Anche lui voleva ricordarmi quanto fossi disgustoso e quanto sembrassi stanco con quelle fottutissime occhiaie sotto agli occhi?
Eh sì, perché proprio quella stessa mattina avevo incontrato quello stronzo di Chanyeol, lo stesso di cui ero innamorato, che non aveva esitato un minuto a prendermi in giro su quanto il mio aspetto fosse pietoso, facendomi sentire un acuto dolore al lato sinistro del petto. Il mio Cuore. Era oramai diventata la sua routine: ferirmi fino a non farmi sentire quasi niente; fino a non farmi dormire; fino a farmi piangere. E il mio peggior errore era quello di permetterglielo tutte le volte.
"Hey Baekhyun! Ma che ti succede?! Ultimamente sembra tu voglia evitarmi, per non parlare poi di quelle occhiaie profondissime che ti ritrovi attorno agli occhi! Ti vedo anche molto dimagrito. Per favore Baek, parlane con me, parlane con il tuo migliore amico." Mi sussurró Kyungsoo, con un'espressione esageratamente preoccupata. Manteneva gli occhi sul mio polso, quello che teneva ancora fra le mani, rigirandolo fra di esse.
Io riabbrividí a quelle parole. Non volevo trascinarlo a fondo con me, non volevo che lui sapesse nulla riguardante il rapporto molto travagliato che c'era tra me e Chanyeol. Semplicemente, non volevo farlo preoccupare per una questione inutile come la mia vita.
"N-non è successo niente, sono solo molto stanco. Nulla di cui preoccuparsi." Accennai il sorriso piú finto che avessi mai fatto, prima di sentire la mano di Soo staccarsi lentamente dal mio polso.
Vidi formarsi un sorriso sulle sue labbra, le sue adorabili labbra a forma di cuore, e disse delle parole che suonavano nel modo piú malizioso possibile nella mia mente, incidendole lí.
"Ah, ho capito! La sera stai facendo tardi con Sehun."
Spalancai gli occhi, rendendomi conto di non sapere neanche dove fosse finito Sehun in quei giorni. Che stupido, pensai, per pensare a quel coglione di Chanyeol mi stavo dimenticato di Sehun. Mi maledí mentalmente per poi salutare Kyungsoo, liquidandolo con un:
"A proposito! Ora devo andare, mi sta aspettando!". Cosí presi a camminare velocemente, cercando di scappare il piú velocemente possibile dalla visuale di Kyungsoo. Ma, prima che potessi farlo, udí il suo migliore amico dire:
"Bella scelta comunque! Non se ne trovano di cosí belli in giro!".
Presi il cellulare, dopo esser stato ovviamente sicuro che Soo non potesse piú vedermi, e contattai Sehun.

Da Baekhyun:
Hey, ma dove sei? É da un po' che non ci vediamo!

Da Sehun:

Scusami é che sono stato impegnato. Se vuoi ci vediamo oggi! Usciamo un po'?

Da Baekhyun:
Certo! Allora ci vediamo fuori scuola! A dopo Sehun.

Ero così contento, non vedevo Sehun da quando era successa quella cosa con Chanyeol. Ora mi ritrovavo ad aspettarlo, seduto su una panchina da più o meno mezz'ora. Avevo provato a mandargli dei messaggi, ma lui non rispondeva, così decisi di aspettarlo ancora. Magari aveva avuto qualche contrattempo. Mi accorsi di aver sbagliato quando dopo due ore che lo aspettavo di Sehun non c'era traccia. Così decisi di alzarmi. Oramai piangevo, ero ridotto ad uno straccio. E non potei fare a meno di pensare che probabilmente anche Sehun si era stancato di me. E, come se quel trattamento non fosse bastato, venne anche a piovere. Ma io rimasi semplicemente lí, a piangere come solo una femminuccia come me avrebbe saputo fare. Ai miei occhi, e penso anche a quello dei passanti, il mio pianto appariva come il piú disgustoso di tutti. Mi alzai dalla panchina ormai fradicio dalla testa ai piedi. Corsi verso casa.

Non ce la facevo piú.

Spazio autrice:
Ho deciso di mettere piú impegno nella storia, e quindi ho fatto un capitolo dove mi sono applicata di piú. Mi dispiace per il cambio radicale, ma mi piace molto piú scritta cosí e penso che manterró questo stile!

Broken 💔 Heart. (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora