Capitolo 7

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°Canzoni per il capitolo°

~Selena Gomez-My dilemma~

~Kat Dahlia- I think I'm in love~

Un forte nodo alla gola mi fece soffocare, tanto da togliermi il respiro. Non avevo la minima forza per mettermi a studiare in quel preciso momento.

L'unico pensiero fisso che avevo in testa era "semplicemente" lui. Come se lui fosse un argomento semplice da poter affrontare. Era il mio dilemma più grande.

Avevo sempre avuto la vaga sensazione d'interessargli veramente. Probabilmente era solamente il mio subconscio ad illudermi o magari era la pura verità.

Nessuno lo poteva sapere, eccetto lui. Più che certezze, avevo bisogno di risposte. Se non mi avesse voluto veramente avrei messo l'anima in pace e sarei andata avanti, a malincuore.

Ma non era così, se no non mi avrebbe cercata per l'ennesima volta. Sarei stata un capitolo chiuso per lui, ma a quanto pare ero ancora un libro aperto che non riusciva a trovare una fine.

Ma cosa si è disposti a fare per la persona che si ama? Ripensai a quando mi mise quel like per la prima volta. Se non avesse compiuto tale gesto,
saremmo mai arrivati a questo punto?

(Piccola riflessione)

Al giorno d'oggi l'incremento dei social network ha sbaragliato le concorrenze con altri siti di eguale importanza, come siti di vendita Amazon ,E-bay e molti altri.

Una semplice chat o la visione di un book fotografico ad opera d'arte ha fatto si che tutto questo diventasse oggetto di "flirt" per molti adolescenti e non.

Quanti non si sono invaghiti di una persona guardando le sue splendide foto o scrivendosi cose a dir poco romantiche?

Ero caduta pesantemente nella trappola di internet. Non pensavo che questi social network influenzassero così tanto la vita delle persone e non avrei mai pensato di potermi innamorare di qualcuno online.
Però non era una persona qualunque.

Grazie a questi social ero riuscita ad instaurare un rapporto con una persona che non avrei minimamente pensato di poter rivolgere la parola. È stato facile perché ogni cosa dietro ad un schermo, risulta più semplice.

Puoi dire e fare ciò che vuoi. Ti senti quasi "potente" quando riesci a interagire con altre persone o a mostrare una parte di te che solo sui social riesci a mostrare. È come se fosse un mondo parallelo fatto di illusioni e perfezioni.
Niente sembra essere reale.

La vita vera però non è fatta di frivolezze come queste, ma è ben altro. È molto più di un mi piace, è molto più di una bella fotografia, immortalata con lo scopo di suscitare interesse negli altri.

Putroppo tutto questo è entrato nelle vita di molte persone, ed io ne faccio parte in pieno.

Avrei dovuto mettere fine a tutto questo, ma era una droga per me.
Ovviamente non mi potevo aspettare nulla da Filippo.

Quell'incontro che scombussolò la mia vita lasciò in me un segno indelebile. Mai avrei pensato di soffrire così, mai.

Eppure, avevo avuto relazioni ben peggiori di questa. Però con lui era tutto diverso. Da quell'avventuroso incontro a casa sua non ce ne furono altri di quel genere.

A scuola tutti sapevano tutto. Lui e i suoi amici erano molto popolari a scuola, perciò non ci volle molto a diffondere la "notizia". Insomma, ero guardata male da tutti. Mi arrivarono anche insulti in anonimato dandomi della poco di buono.

Come potevano delle persone, giudicare senza sapere ciò che era successo realmente?

Erano tutti bravi a criticare, ma nessuno aveva mai avuto la faccia tosta di dirmi a quattr'occhi ciò che pensava. Tutto questo era troppo per me. La situazione stava degenerando.
Con il passare del tempo le cose non migliorarono.

Ero sempre nell'oblio tra la felicità e la tristezza. Quelle persone non potevano rovinare la mia vita per ciò ch'era successo.

Incominciai a pensare che fossi io quella sbagliata. Era come se tutte le cose che mi stessero capitando fossero una sorta di "punizione" per le mie azioni sbagliate.

Probabilmente davo troppo peso al pensiero altrui. In realtà non capivo se dare ascolto a me stessa o dare ascolto agli altri.

In fondo però sapevo che un azione buona la stessi facendo, amavo follemente il mio dilemma più grande: Filippo.

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