°Canzoni per il capitolo°
~Dean Lewis-Waves~
~Biffy Clyro-Re-arrange~
La fine della scuola era ormai alle porte, ed io non mi ero resa ancora conto di quanto il tempo fosse passato così velocemente.
Non era successo nulla di che in questi ultimi mesi, tutto scorreva liscio come l'olio.
Forse andava tutto fin troppo bene. Studiavo regolarmente, uscivo con i miei amici e frequentavo l'autoscuola vicino a casa mia. Mancava qualcosa però. Più che qualcosa, mancava qualcuno.
Tutta questa tranquillità non mi era familiare, se non succedeva qualcosa di stravolgente nella mia vita non ero contenta. Si perché la mia vita era tutta un susseguirsi di una serie di sfortunati eventi.
Dovevo farci l'abitudine, ma mi era difficile pensare ad una vita perfetta senza nessun intralcio.
Era come se alla fine tutte le avventure che affrontavo, rendevano la mia vita più attiva ed interessante. Ma cosa mi saltava in testa? Non potevo credere che l'avessi pensato veramente.
Tutto era molto stravolgente, ma non era affatto interessante, soprattutto perché quella a rimetterci ero sempre io. Chi era quella che soffriva? Semplice: io.
Stava per arrivare l'estate e di certo non potevo farmela rovinare da nessuno. Avevo promesso a me stessa che questa sarebbe stata la mia estate, senza se e senza ma. Un'estate che non avrei mai dimenticato.
Sole, mare,amici, le serate sulla spiaggia in compagnia di qualche cocktail e un po' di buona musica. Un mix perfetto per un'estate perfetta.
Basta fantasticare, basta. Era ancora la fine di maggio e avrei dovuto aspettare il mese di luglio per potermi concedere tutto questo.
Vedevo le facce di tutti i miei compagni già in modalità vacanza. Nessuno che ascoltava le lezioni o prendeva appunti.
Erano tutti concentrati a guardare al di fuori delle finestre, per connettersi in qualche modo, con quello che succedeva al di la di quelle quattro mura.
Eravamo tutti esausti, non ce la facevamo veramente più. Ci stavano tartassando di verifiche e interrogazioni. Stavo veramente raggiungendo il limite. Ma dovevo resistere se non volevo trovarmi qualche debito all'ultimo minuto.
L'ora di economia aziendale sembrava infinita. Ed eravamo solo alla prima ora di ben due ore di questa "bellissima" materia.
Mi vibrò il cellulare. Colsi l'occasione per distrarmi un attimo da quella lunghissima lezione.
Notai un messaggio su Instagram da parte di un ragazzo della scuola, si chiamava Paul.
E adesso che cosa voleva? Era come se la storia non avesse mai una fine . Iniziava, finiva e ricominciava un'altra volta. Non potevo conoscere qualsiasi ragazzo su dei social network, era al quanto ridicolo.
O probabilmente nessuno in questo mondo aveva la faccia tosta di parlare con una persona senza l'utilizzo di questi "tattici" mezzi. E dico tattici mezzi per ovvie ragioni.Perché è come se fosse un circolo vizioso. S'inizia con il chiedere l'amicizia sui vari social, poi a mettere una serie infinita di like alle foto e infine dopo tanto tempo si parla in chat privata.
A volte vorrei catapultarmi in un altro mondo, lontanissimo. Solo per provare la sensazione di come si vivesse senza tutto questo. Sono strana lo ammetto, ma chi non lo è.
Iniziammo a parlare di svariati argomenti, visto che ero nuova in questa scuola, non avevamo conoscenze approfondite l'uno dell'altro.
Così fu l'occasione buona per mettere in chiaro alcuni dettagli che avrebbe dovuto conoscere. Sembrava simpatico per ora, mi sarebbe piaciuto conoscerlo di più semplicemente per farmelo amico, visto che non conoscevo così tante persone.
Ci sentimmo per tutte le ore di lezione, ma non ci beccammo durante le ricreazione, anche perché me ne stetti in classe in compagnia della mia amica Giulia.
E' come se quella conversazione mi avesse rallegrato la giornata. Mi scrisse anche per tutto l'intero pomeriggio e mi lasciò il suo numero.
Avevo voglia di conoscere persone nuove, tutto questo mi entusiasmava. Molti lo conoscevano a scuola, ma conobbi precedentemente il suo nome grazie ad una mia compagna di classe che mi parlò di lui in quanto lo considerava uno dei ragazzi più carini nella scuola.
Non dovevo illudermi e non dovevo aspettarmi nulla, volevo una semplice amicizia. Ultimamente le mie amicizie si potevano contare sulle dita di una mano. Quest'anno fu per me una rivelazione.
Lo consideravo un po' come l'anno dei cambiamenti: nuova vita, nuova scuola, nuovi amici e soprattutto una nuova me. Cercai di chiudere con il passato, ma probabilmente non ero ancora pronta a metterci una pietra sopra.
Era davvero difficile metter da parte gli ultimi anni della mia vita, quelli che consideravo più intensi e duri.
Niente era semplice, ma ci stavo provando con tutte le mie forze. Forse trovai un punto di svolta. Ci sono quei momenti nella propria vita dove capisci il momento giusto per poter affrontare le cose.
Probabilmente a distanza di tempo sono riuscita a trovare la forza di andare avanti per la mia strada e a non soffermarmi più sul passato.
Perché siamo noi stessi a cambiare il nostro futuro, ma dobbiamo accettare il nostro presente e soprattutto il nostro passato.
Solo così si può andare avanti. Ero disposta a tutto, avevo un futuro davanti a me che mi aspettava.
Dovevo solo raggiungerlo.
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Amore con un click
Teen FictionUna giovane ragazza alle prese con le prime storie d'amore e con gli scontri che le pone la vita. Riuscirà a trovare l'amore? Sarà in grado nonostante tutto, di affrontare la realtà? O sarà sommersa di mille illusioni? Un racconto tutto in "Rosa" ri...