Chapter 1

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"Eccoci qua, il primo giorno di scuola è arrivato, troppo in fretta" pensò Ametyst mentre con le due ragazze si fermò davanti all'enorme cancello in ferro battuto che le separavano dal Dawson's College.

La storia narra che sia stato costruito nel 1908 come Casa Madre della Congregazione di Notre-Dame per un ordine d'insegnamento delle suore. Effettivamente durante il primo anno l'impatto iniziale che diede alle ragazze fu quello di un collegio femminile gestito da suore. La facciata principale ricordava quella di una chiesa, con rosone centrale e tetti a cupola, poi ai lati dell'edificio si stagliavano grossi blocchi finestrati che era la parte nuova dell'università.

Il suono della campanella e dell'enorme radio che teneva Vittoria sulla spalla risvegliò Ametyst dai ricordi e, tornata alla realtà, notò dei ragazzi ridere mentre passavano accanto a lei, entrò senza darci troppo peso e, dopo essersi voltata, si fece paonazza in viso e le lacrime minacciarono di uscire dagli occhi: di fronte a lei si ergeva un poster enorme che la ritraeva con quello stupido hot-dog in mano. 

Mae e Vittoria, contrariate, si diressero davanti al poster ed urlarono «Beccati questo Mike, probabilmente non ne vedi un paio da mesi» 

Le due ragazze si guardarono per pochi secondi con aria complice e alzarono le maglie mostrando i loro seni completamente nudi. I ragazzi, che dal primo piano dell'edificio tenevano il poster, a quel gesto lo lasciarono andare spalancando la bocca. Tutti gli alunni sottostanti si spostarono, facendolo cadere a terra con un tonfo e le ragazze, soddisfatte, risero e si risistemarono allontanandosi con aria trionfante. A vedere quella scena fu presente anche Henry Darcy, uomo alto 1.87, sulla cinquantina con capelli medio corti brizzolati e leggere rughe che solcano il viso segnato dal tempo. Catalogato come l'uomo più sexy di tutto il corpo docenti, è colui che cerca di insegnare letteratura ad un branco di muli con discreto successo. Henry non poté fare a meno di ridere a quel calo di autostima del galletto della scuola e se ne andò, ma  non prima di aver visto Benjamin Northford calarsi i pantaloni e urinare sul poster bagnando le scarpe del malcapitato Mike.

La campanella suonò e tutti gli studenti si ritirarono nelle loro aule per seguire le lezioni della mattina. Quella della prima ora fu letteratura e quando le tre ragazze si sistemarono ai loro posti, solitamente quelli centrali, il professore si schiarì la voce osservandole e poggiò i registri controllando che non ci fossero nuovi alunni per poi poggiare gli occhiali sulla cattedra e guardare i ragazzi che ricambiavano il suo sguardo con aria assente e malcontenta.

 «Bentornati ragazzi, come sono andate le vostre vacanze estive?» Un coro di voci si divulgò a quella domanda e spazientito dal frastuono il professore, che si era appena seduto, si alzò e disse. «D'accordo, facciamo che me lo spiegherete con un compito scritto il prossimo lunedì. Avete svolto i compiti che vi avevo assegnato?» 

Un silenzio quasi tombale piombò nell'intera aula e Vittoria prontamente alzò la mano e si girò verso le amiche che la imitarono. Tranne il resto della classe... loro erano con le braccia sotto terra. Il docente passò tra i banchi e prese tra le mani i compiti svolti delle tre ragazze e Vittoria guardò l'uomo con aria sognate dato che era follemente innamorata di lui. Henry, non notando il suo sguardo, volse l'attenzione agli altri e alzando un sopracciglio disse «Beh?! Su 40 studenti solo tre hanno svolto le attività didattiche? » non udendo nessuna risposta continuò «Bene iniziamo l'anno con una bella nota disciplinare, l'Istituto quest'anno ha in mente molti progetti e voi sarete presi con poca considerazione.» Poi volgendo lo sguardo verso le ragazze si congratulò mostrando loro un sorriso. -Erano le uniche che lo trattavano con rispetto.-

La mattinata si svolse fluida e dopo l'ora di pranzo , - ora in cui gli alunni si cibavano di pasti precotti e riscaldati da inservienti senza anima - , le tre ragazze si diressero alle loro lezioni preferite. Ametyst si diresse con molta fretta alla sua prima lezione di civiltà medioevale, Vittoria si allontanò verso la sua lezione di biologia, e Mae, la mia prediletta, si diresse alla lezione di fotografia seguita a ruota da Adam Gallagher. - Chi è Adam Gallagher? State calme anime in pena ora ve lo spiego. Quaterback della squadra di football, fidanzato con l'oca della scuola Jacqueline, ma da sempre infatuato di Mae. Alto, castano, occhi verde, fisico perfetto, primo della classe in quasi tutte le materie, sembra Dio sceso in terra e ama gli animali, è vegano, fa parte del WWF e bla bla bla...insomma avete capito tutti che tipo di ragazzo è. - Era sempre insieme ai suoi tre migliori amici Mike Torres, Dean Wilson e Jace Herondale.

Il primo di origini inglesi, alto 1.75, capelli di un colore biondo scuro, con occhi blu.-Stupido, ottuso, si fa il bello dietro le spalle di Adam ma in realtà metà della scuola non lo sopporta, è single da poco poichè Clara si era rotta i coglioni di stare con un cretino del genere.-
Dean, californiano con origini messicane, alto 1.78, carnagione bronzea, occhi nocciola, capelli color cioccolato fondente. è estremamente protettivo e premuroso nei confronti di coloro che ama, ha un carattere determinato, arguto e ha un chiaro senso di ciò che è giusto e sbagliato. Anch'egli è single da poco - il motivo di Seana è lo stesso che ha spinto Clara, ecco perché sono migliori amici.-. E poi c'è Jace Herondale, inglese, alto 1.80, con occhi penetranti ed enigmatici. Affetto da eterocromia, è la caratteristica che lo contraddistingue dagli altri. Uno dei suoi occhi è blu e l'altro è metà blu e metà nocciola, carnagione chiara, capelli castano. Jace è acido, sarcastico, egocentrico, arrogante e troppo sicuro di sé.- mio figlio..- Dà l'impressione di disprezzare la maggior parte delle persone, ma , nonostante questo, è rispettoso ed onesto, e cerca sempre di prendere le giuste decisioni, che possano giovare solo se stesso. - Beh il ruolo dei nostri ragazzi sarà molto importante in questa storia e lo capirete più avanti. Adesso torniamo alle nostre vittim.. ehm principesse...-

La giornata passò in fretta e le tre fanciulle si ritrovarono davanti alla porta del loro dormitorio, la varcarono e girarono il viso verso il muro su cui erano poste le disposizioni delle stanze e notarono, come ogni anno, di alloggiare insieme nella stessa stanza, la numero 66. Raggiunsero la camera e aprirono la porta,  la prima che a gettarsi sul letto fu Vittoria che, esausta dalla giornata, crollò quasi subito  dal sonno occupando il letto che sottostava la finestra e senza neanche levarsi gli indumenti. Mae e Ametyst continuarono a chiacchierare del più e del meno e Amy mentre si cambiava, gettando i vestiti sporchi nella cesta, guardò l'amica con gratitudine.

«Grazie per avermi difesa stamattina, siete la cosa più preziosa che ho.»
Mae che si stava passando le 100 spazzolate di capelli prima di andare a letto, si bloccò e sorrise  mormorando « Non ci devi ringraziare, è sempre bello donare agli sfortunati».

Risero e si abbracciarono per poi guardarsi intorno e notare il disordine che avevano creato in poche ore dal loro arrivo, le loro risate aumentarono di un decibel e si ripromisero di svegliarsi un po' prima per sistemare le valigie. Occuparono i letti liberi e si diedero la buonanotte addormentandosi quasi subito una volta spenta la luce.



Okay okay, per oggi abbiamo detto troppo di queste ragazze, starei ancora a parlarne ma l'in..terno del mio appartamento non si gestisce da solo..ehm si. Il mio appartamento. Vedremo le loro vite sconvolgersi  a breve cari lettori, ma mi piace tenervi sulle spine con la speranza che voi vi facciate molto male. 
Buonanotte peccatori e che le vostre anime dormano in pace.

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