-Or dunque ci si pone il problema della grande mela, tutte le mele esistono ma solo una è così grande?-
-Di sicuro!-
Dissero in coro gli studenti a quell'esordio del professore di filosofia.
-E qui vi sbagliate miei cari!
Perche all'ora di pranzo tutti non farebbe piacere se tu non fossi mela?
E all'or di tutti gli altri non vogliano spendere tanto?
Per una mela si può porre così al sovrintendente del proprio regime di progettazione? -
Tutti rimasero sconvolti…
Quello sì che era un problema non si poteva certo porre così erano sconvolti proprio sconvolti na come si faceva? Non avevano le capacità di risolvere un problema di quelle portate di problematicha!
Era folle a livelli assurdamente folli, una cosa da pazzi impazziti con una problematica di quella portata di follia, pazzi erano proprio pazzi a pensare di aver pensato di pensare di risolvere un problema di quei livelli di pensosità!
Tornarono tutti a casa e case di riposo.
Il professore ( che era uno dei pochi a non andare alle case di riposo) tornò a casa e scrisse sul suo taccuino: 1-2-3-4-5-6-7-8 poi penso un po' e continuò con la sua scrittura vivace -9-10-11-12-13-14-15-16-17-18-19- e poi si disse:-Oh, bene, va bene… Questo sì che è giusto, è proprio giusto - pensò ancora un po' e disse:-è sì questo ragionamento non fa una piega, proprio no non ha errori, nemmeno uno non è possibile deve essere giusto, giusopropiocometuttelecosegiusteinquestomondo!-
Poi prese un coltello e un grosdo pezzo de legno e iniziò a intagliare.
-Oggi li ho proprio sconvolti con quel problema- un grosso pezzo di legno salto dalla sua scultura, il professore definì la sua opera prese una pistola, un blocco di soldi contanti un po' di vestiti e gli infilò in una borsa di pelle poi prese del legno e un coltello a serramanico.
Indugiò un poco poi uscì dalla porta.CONTINUA…
O meglio non continua è semplicemente che fa figo scriverlo.