Capitolo 2

200 14 6
                                    

Pov's Aurora
Sono più o meno le otto di mattina ed è una giornata stupenda, il sole splende alto nel cielo accompagnato da quelle che sembrano poche nuvole sparse quà e là. Sono in viaggio verso l'università, il mio primo anno. Come Maria, ho scelto Giurisprudenza. Vorrei diventare un avvocato di fama mondiale, e spero di riuscirci. Parcheggio la mia macchina quasi davanti alla porta e raduno le mie cose, cosí poi da entrare nell'edificio che mi accompagnerà per un tempo che adesso sembra indefinito.
Con Simone le cose invece vanno bene: appena posso me ne vado qualche giorno in Trentino, solitamente nei weekend. Mia mamma è molto felice che io mi sia trovata un bel "fustacchione", come dice lei, e un giorno lo vorrà conoscere. Papà invece è geloso, come tutti i padri, ma non lo vuole dar a vedere.
Ogni giorno ci chiamiamo su Facetime raccontandoci la giornata passata e tante altre cose, tra l'altro andrò proprio questo weekend con Carolina. Nel frattempo ho varcato la porta di quella che sarà la mia scuola per un lungo periodo, molto felice della mia scelta. Mentre varco il corridoio principale sento che il mio telefono sta squillando e, frettolosamente, cerco di non far chiudere la chiamata.
È lui.
Aurora:"Pronto?"
Gian❤:"Piccola mia, come va?" Disse come se si fosse svegliato due minuti fa.
Aurora:"Io bene amore, tu?"
Gian❤:"Ora che ti sento, meglio." Un sorriso innocente comparse sulle mie labbra e sentire la sua voce, bhe, è come sentire la mia melodia preferita.
Aurora:"Ma come mai hai questo tono di voce? Ti sei svegliato da poco?"
Gian❤:"Si, mi sono svegliato da poco, infatti sto per fare un caffè, lo vuoi?" Chiese scherzosamente
Aurora:"Si, dai, passo tra due minuti. Mi raccomando lo voglio pronto sul tavolino." Dissi ridendo
Gian❤:"Vieni su questo weekend? Perchè mi manchi tanto." Disse con una voce da cucciolo. In quel momento mi ha fatto molta tenerezza; capisco cosa prova, è veramente difficile mantenere una relazione a distanza, è difficile non poter vedere mai il tuo ragazzo, sentirlo solo tramite cellulare e qualche giorno neppure, devi fidarti cecamente del tuo partner.
La voglia c'è, ma è davvero straziante avere una relazione a distanza.
Aurora:"Si si. Ci siamo organizzate con Carolina, credo prenderemo la macchina."
Gian❤:"Ah che bella notizia! Pippo ne sarà felice quanto me." Disse con tono spensierato.
Aurora:"Invece tu come va con l'università? Hai dato un'occhiata alle lezioni?" Chiesi continuando a camminare per trovare l'aula
Gian❤:"Ho davvero dato poche attenzioni ai libri, anche perchè all'inizio gli allenamenti erano davvero faticosi e la sera non avevo molta voglia di mettermi a studiare. Però quando ho potuto un'occhiata gliel'ho data. Per esempio un po' di giorni fa sono andato a lezione."
Aurora:"Davvero? Sono contenta! E sei riuscito a capirci qualcosa?" . Dissi girandomi verso destra per entrare finalmente nella mia aula.
Gian❤:"Si, dai. E... poi vabbhe, mi ha aiutato molto anche la mia compagna di banco. Si... Ora ti devo lasciare."
Al che, a quelle parole mi fermai davanti la porta e prestai attenzione solamente alla voce dall'altra parte del telefono.
Aurora:"Cosa? Aspetta devi dirmi qualcosa?" Dissi con tono allarmato.
Gian❤:"Ciao amore. Ci sentiamo." Disse attaccando subito dopo quelle due parole. Io con lentezza allontanai il telefono dall'orecchio e lo guardai con sgaurdo arrabbiato.
Perchè ha avuto così tanta fretta di chiudere? Forse deve dirmi qualcosa?
E poi, chi cavolo è questa nuova compagna di banco?

Pov's Federica
È un nuovo giorno qui all'università. Tutti che corrono qua e là per entrare nelle aule, per prendere la colazione o semplicemente per avere un minuto di riposo prendendo una boccata d'aria fuori e fumandosi una sigaretta.
Oggi ho lezione fino all'ora di pranzo e poi nel pomeriggio me ne andrò in palestra. Sapete, ormai con il mio grembo che cresce non posso permettermi di continuare a giocare, ma appena avrò sfornato il mio panzerotto ricomincierò. La pancia, per essere al terzo mese, si vede e molto. Ma la ginecologa mi ha tranquillizzata dicendomi che è normale, anche se io ancora non ne sono molto convinta. A breve avremo la visita del quarto mese, quella in cui scopriremo il sesso del bambino. Sono davvero molto emozionata, come del resto il mio fidanzato. Aleks è davvero protettivo, ma da una parte lo stress da papà lo rende ancora più bello, e più mio. Ora mi sto dirigendo verso un'altra lezione, l'ultima ed avró fatto. Sono molto stanca, camminare qua e là con un peso non indifferente quando sei incinta non è molto facile, e Bata è molto preoccupato di ciò. Mi verrà a prendere lui e poi mi porterà a mangiare qualcosa fuori. Non vedo l'ora, ho una fame che abbaio.

Questa nuova vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora