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"Da quand'è che sono chiusa qui dentro?
Quanto tempo è passato che ho visto la luce?
Perché ho questi poteri?
Chi sono ?"

Furono le domande che imprigionavano la mia mente ,
Il ghiaccio aumentava spargendosi in tutta la camera ghiacciando i muri e i mobili

"Ecco cosa sono un mostro....Elsa il mostro...."

Un bussare alla porta mi fece alzare il capo e una vocina dolce mi chiamava dell'altra parte della porta.

-elsa , sei già sveglia , facciamo un pupazzo di neve insieme Elsa?-
-vattene via Anna!-

Risposi a mia sorella acida , non volevo dire quelle parole alla mia dolce sorellina , non volevo che si sentisse triste , ma stare con lei era un rischio ,l'avrei solo rifatta del male .

-ok...allora ciao...-

Anna se ne andò e rimasi un altra volta sola , senza nessuno nella mia camera fredda

"Mi dispiace Anna..."

Piansi ancora e ancora , quelle lacrime che scendevano ripetutamente sul mio viso diventando fiocchi di neve , ero ormai un pericolo per Arendelle , per la mia famiglia per Anna.....non volevo far male a nessuno , ma facevo solo soffrire me stessa.
Il vento freddo entrava dalla finestra mostrando la stagione dell' inverno vicina , le tende svolazzano libere seguendo il vento , il ghiaccio sulle pareti aumentava e anche con tutto il freddo che entrava non sentivo nessuna sensazione gelida , ero immune a tutto questo.
Sentì una mano toccarmi la testolina bionda e accarezzarla delicatamente , la sua mano era fredda e gelida come il ghiaccio , ma riuscivo a sentire il poco calore che emaneva da quel semplice tocco , alzai la fronte e incrociai degli occhi azzurri , azzurri come il ghiaccio che mi stava intorno,aveva la pelle bianca come quella della neve appena caduta e un sorriso dolce e compassionevole era stampato sul suo viso.

-ehi ? Va tutto bene?-

Mi chiese con aria triste.
Sobbalzai dalla paura e indietreggiai dietro la porta.

-chi sei? Come hai fatto ad arrampicarti fin qui?-

Per un momento il ragazzo che stava qualche minuto fa a guardarmi con sguardo triste e compassionevole , comincio a librarsi in volo.

-riesci a vedermi!?!-

Mi domando con stupore

-certo che ti vedo non sono cieca-

Il suo volto comincio a far spazio ad un enorme sorriso pieno di gioia e felicità.

-finalmente! , dopo tanti anni sono riuscito a trovare qualcuno che mi possa vedere , come ti chiami piccolina?-

Mi domando lui stando seduto su un bastone di legno curvato .

-non sono tanto piccola.....ho 7 anni e mi chiamo Elsa-

Risposi tenendo le mani nascoste

-hai proprio un bel nome.....Elsa...si! È il nome perfetto per una bambina graziosa-
-grazie....ma tu chi sei? E come fai a volare?-

Chiesi con sguardo stupito , vedendolo fluttuare a testa in giù.

-io? Io sono jack frost e sono lo spirito dell' inverno-

Rispose scendendo dal bastone

-stai mentendo.....non ho mai sentito parlare di uno spirito chiamato con quel nome-

Dissi scettica al ragazzo albino

-ho letto ogni libro che riguardava i spiriti e le creature mitologiche e non ho mai sentito parlare di uno spirito chiamato jack frost-

Ti ricordi di me jack? || JelsaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora