Dark Paradise

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PREFAZIONE

La cosa più brutta che si può fare è sicuramente guardarsi indietro. Crogiolarsi nei ricordi, crogiolarsi nei "se" e nei "avrei potuto".

La cosa peggiore è pensare a quel cazzo di "avrei potuto", si perché pensandoci, dentro di te, nella tua testa, ti senti disperata, ti senti che le cose sarebbero potute andare diversamente se tu ti fossi comportata in modo diverso.

Ma poi, se ci pensi anche bene, tutta questa cosa del guardare al passato è una minchiata, è passato e basta, nulla cambierà più.

Anzi, la cosa ancora più terribile avere quella consapevolezza.

Quante cose sarebbero cambiate nella mia vita se magari fossi rimasta con i miei genitori biologici? Se non avessi picchiato quella bambina in seconda media? O se non avessi lasciato il liceo così presto?

Forse non lo avrei mai incontrato... O forse si, ma in modo diverso.

Si, sicuramente lo avrei incontrato...

Non riesco a percepire la possibilità di una mia esistenza senza di lui al mio fianco, che mi ama, mi supporta (e sopporta) e incoraggia.

Perchè sono diventata una persona migliore con lui, perché non sono più la donna di prima, la donna che vive una vita fatta di eccessi, la donna dal cuore di pietra, la donna che non crede in nulla, nemmeno in se stessa.

Al suo fianco sono cresciuta, sono diventata ciò che non avrei mai immaginato.

La mia unica droga (o quasi) è lui, il mio cuore non vive senza il suo, ora sono una donna forte e radiosa.

Non ha mai avuto paura di me, della mia natura selvaggia, e imprevedibile. Del mio esserci un giorno si, e sparire per settimane, senza dare mie notizie, ma anche del mio tornare improvviso, del mio desiderio di non legarmi a nessuno, e della mia poca fiducia nei confronti di chiunque.

Anzi, credo che fosse questo mio lato oscuro, a spingerlo a prendersi cura di me, a raccattarmi ogniqualvolta, per qualche cazzata finivo col culo a terra.

Lui non era come le persone normali, lui sapeva guardare oltre alla maschera che mi ero creata a fatica, dopo anni di delusioni e critiche.

E ora ricordo quando lo ho conosciuto... fin da quando lo avevo incontrato, in quel locale, e i nostri occhi si erano incrociati, avevo già capito che lui era l'unico per me. Era così carismatico, così magnetico e tutti se voltavano a guardarlo quando passava.

Quell'unico sguardo ci aveva legato come un filo invisibile, ci permetteva di tenerci a debita distanza, ma alla fine ci riavvicinavamo sempre. Come due calamite eravamo attratti l'uno dall'altra ma allo stesso tempo ci respingevamo a vicenda, per non so quale stupida legge della fisica che non ho avuto il tempo di studiare....

E lo amavo, lo amavo davvero.

E ancora lo amo.

Ciao Bellezze <3 Mi presento: mi chiamo Vanessa ma tutti mi conoscono come Vane. Vado all'università a Milano e studio lingue... Questa è la prima storia che scrivo, già nella prefazione ho messo un pezzetto di me, perchè è più o meno ciò che provo, più o meno mi descrive, perchè io sono così: unica ed incapita, proprio comela nostra protagonista Megan...

Okay mi piacerebbe davvero ricevere qualche commento o qualche voto vi ringrazio in anticipo

Vane

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