JUST SURVIVE.

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CAPITOLO 1

DIVORATA DALLA PAURA

"Ho paura

Ho paura

Troppa paura.

Non è la solita paura che assale molte persone. Questa è la paura peggiore di tutte.

La paura di perdere una persona.

Paura di tutte le voci.

Paura di tutti gli sguardi.

Paura di tutte le parole che ti vengono dette.

È una paura insopportabile.

La odio.

Perché devo teneremela dietro?

È solo un'illusione.. una fottuta illusione.

E la ho. L'illusione che ci riesce meglio.

Quando partono i filmini mentali e tutto sembra distruggersi al mio passaggio e con esso anche le persone.

Come se fossi l'unica rosa bianca tra quelle rosse.

Come se fossi l'unica stella spenta in mezzo a un mare di tant'altre che brillano.. splendono.

Perché questa paura porta con se tante emozioni e tanti pensieri negativi?

Perché tutto deve succedere a me?

Perché tutte le volte che va tutto alla grande succede qualcosa che mi fa morire dentro?

Perché hi l'istinto di  stringere intorno alla mia mano quel pezzo di ferro per vedere se fa più male.. per vedere se la voragine sarà più profonda di quella che ho dentro.

Perché quella sola persona può rendere tutto un paradiso ma farlo diventare anche un inferno in cui lui resta l'angelo pur se finisco negli inferi?

Ho troppe domande

Troppi pensieri in questa mia testolina.

Uff. Penso troppo, mi faccio troppe domande a cui non avrò mai risposta."

Stavo pensando in quel momento fino a quando non raggiunsi la porta di casa mia:  una piccola villetta a 2 piani con un piccolo giardino pieno di fiori. Mia mamma li adora. Presi le chiavi che tinitnnarono e girai la serratura.

"Eccomi sono tornata!" Gridai per farmi sentire non sapendo dove si trovasse.

"EHI ciaoo, com' è andata a scuola?" Mi chiede mia mamma sistemandosi un ciuffo castano ribelle dal viso.

Mi abbracciò calorosamente appena risposi con un semplice "bene mamma."

Certo che sapevo mentire in un modo assurdo che a volte pensavo di poter far l'attrice.

A casa nessuno sapeva tutto quello che passavo il che era un bene perché avevano già troppo a cui pensare io sarei stata solo un problema in più da dover mettere nell'elenco delle cose da risolvere: l'ultima.

Salii in camera mia che  aveva i muri azzurri, il letto circondato da una grande libreria colma di libri, sono la mia passione, e dall'altra parte si trovava una grande porta-finestra con delle tendine rosa chiaro che rendevano la mia camera particolarmente tranquilla e invitante.

Poggiai lo zaino strapieno di libri  sotto la scrivania, presi uno dei cd posizionati di fianco alla televiosine feci partire le canzoni e mi sdraiai sul letto morbido.

Demi lovato.

Uno dei miei idoli. Chi non amerebbe una ragazza, anzi una donna ormai, così fantastica?

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