Il letto é comodo. Niente da dire. Eppure ho la strana sensazione che qualcosa mi abbia disturbato durante il sonno.
Mi guardo intorno. Da alcuni mesi mi sono stabilita con una mia amica in un piccolo appartamento in centro Buffalo. L'appartamento non è enorme ma neanche piccolissimo. Due camere da letto, due bagni, una cucina e un salotto. Un piccolo terrazzo dà sulla città. E poi ci sono io, Debbie.Bussano alla porta e vado ad aprire. Spunta fuori un tipo con un sorriso buffo, gli zigomi alti e i capelli unticci. É vestito in giacca e cravatta. Mi fa un mega-sorrisone e poi spara tutti d'un fiato: "Ciao, chiunque tu sia! Hai appena vinto due biglietti per il concerto degli Aerosmith! Ecco, tieni!" Mi passa i biglietti, io li guardo incredula. Rialzo gli occhi e il tipo buffo é sparito. Questa persona é molto, molto strana.
Poi parte il disagio.
"HO DUE BIGLIETTI PER GLI AEROSMITH. MA STIAMO SCHERZANDO?"
La mia compagna di stanza, Janie, arriva di corsa. "Debbie che succede?!" Mi chiede preoccupata. "Janie. Ci hanno regalato due biglietti per il concerto degli Aerosmith, tra quattro giorni." Dico, serissima. Lei lancia un urlo e si mette a cantare Toys In The Attic ballando per l'appartamento. Mi unisco a lei ridendo e dopo il primo ritornello cadiamo sul divano ridendo. Lei riprende fiato e osserva i biglietti che ho in mano. "Debbie, lo sai che dietro il biglietto c'è scritto che abbiamo diritto ad una serata con la band di supporto?".
"Non sono gli Aerosmith" dico, ridacchiando.
"Ma che ti importa? Conosceremo qualche musicista vero, già famoso e che è a stretto contatto con Steven Tyler..." risponde Janie.
"Non sono comunque gli Aerosmith ma me li farò bastare" replico, strizzandole l'occhio "adesso dobbiamo capire chi era quel tipo e perché ci ha regalato i biglietti" dico, alzandomi in piedi.
"Non vuoi ridarglieli, vero?"
"No..."
"E allora? Non pensarci e godiamoci la serata. Il concerto é tra quattro giorni a Los Angeles, per cui partiamo domattina presto. Dormiremo in alberghi da poco o in pensioni finché non arriviamo li, e secondo i miei calcoli dovremmo arrivare il giorno del concerto guidando circa dodici ore a giorno."
"Janie, ti adoro quando sei così veloce con il tuo cervellino" dico abbracciandola.
Lei mi sorride, per poi dirmi che si occupa lei di prenotarci da dormire. Io, notando che sono ancora in pigiama, mi vesto ed esco di casa per fare la spesa.Mentre pago, vedo una coppia uscire dal supermercato tenendosi per mano. Cavolo, devo avvertire il mio ragazzo che vado via per un po' di giorni. Esco dal supermercato e mi dirigo verso casa di Troy. So che a quest'ora c'é la sua trasmissione preferita.
Suono al campanello e aspetto che mi apra. "Debbie, ehy" dice, una volta che ha aperto la porta. Lo osservo con cura. Ha le guance rosse e i capelli arruffati. "Ciao Troy..." dico, per poi dargli un bacio sulla guancia.
"Posso entrare?" Chiedo, dando una sbirciata oltre la soglia.
"NO!" Urla lui per poi ricomporsi, guardandomi imbarazzato. "É tutto in disordine..." dice, cercando di giustificarsi.
"E allora? Sono entrata anche quando casa tua era in uno stato di degrado totale" dico, spingendolo da parte per entrare. La porta d'ingresso dà sul salotto, e sul divano é comodamente seduta una ragazza, con i capelli arruffati, le guance rosse e un sorrisetto strafottente. "Troy, lei chi é?" Chiedo, guardando il mio ragazzo.
"Ti ho chiesto: lei chi é?" Ripeto, notando che il ragazzo non risponde.
La ragazza si alza e mi viene incontro. "Io sono Jasmine, la ragazza di Troy da una settimana."
Sbianco. Una settimana fa io ero a casa dei miei genitori a recuperare dei testi che avevo scritto quando ero adolescente.
"TROY. MI FAI SCHIFO. MI FAI UNO SCHIFO ASSURDO. NON CERCARMI MAI PIÙ" urlo, tirando uno schiaffo in pieno viso a quell'idiota. Afferrò saldamente la spesa che avevo lasciato fuori dalla porta e corro verso casa.
Pensavo davvero che mi sarebbe rimasto fedele? Vado via due giorni ed ecco cosa succede. Mi tradisce con la prima che trova.Ho conosciuto Troy un mese e mezzo fa. Ero in un negozio di abbigliamento e l'ho visto dietro la cassa. Abbiamo chiacchierato un po' di anfibi, poi siamo passati alle band. Lui ascoltava tanto i Pink Floyd. Il giorno dopo mi diede appuntamento al parco. Un invito a cena la settimana successiva. In meno di due settimane ci innamorammo, o almeno io mi innamorai, e a due settimane precise di conoscenza ci mettemmo insieme.
Ma a quanto pare non ha funzionato.Apro la porta di casa come una furia, butto i sacchetti sul divano e mi butto sul letto della mia camera piangendo. Non ci posso credere. Mi ero innamorata, ero innamorata davvero. Lui era davvero uno spettacolo. O almeno fingeva di esserlo. Si preoccupava sempre per me, era sempre lì presente, ogni giorno faceva qualcosa per me, come un mazzo di fiori davanti alla porta o almeno una telefonata al telefono di casa...
Janie entra nella mia camera. A lei Troy non era mai piaciuto. Mai. Mi diceva sempre che non era la persona per me, che mi tradiva in continuazione, che non era veramente come si mostrava.
"Hailey, che succede?"
"Troy mi ha tradita"
Sollevo lo sguardo verso di lei. Sta stringendo i pugni e sembra che possa scoppiare da un momento all'altro. "Io lo sapevo. Lo sapevo che dovevo impedirvi di vedervi. Lo ammazzo. Lo prendo a fucilate." Continua a borbottare camminando avanti ed indietro. Si volta all'improvviso verso di me. "Tu non hai bisogno di lui. Prolunghiamo il soggiorno a Los Angeles di tre giorni e ci andiamo a divertire. E penseremo ad altro. Non certo a quella specie di lumaca rimbambita con il succo gastrico al posto del cervello."
"E questa da dove salta fuori?" Chiedo, facendole un sorrisetto tirato.
"Uh, stavolta dal mio cervello" mi risponde, facendomi l'occhiolino.
Janie ha ragione. Io non ho bisogno di Troy. E in questa settimana che faccio fuori, mi andrò a divertire. E lui può anche andare a quel paese.
STAI LEGGENDO
One More Word || A Guns N' Roses FanFiction
Fanfiction"Ti..." Lo bloccai mettendogli un dito sulle labbra. Lui sussurrò: "Fammi dire un'altra parola" Tolsi il dito e guardai impotente il suo viso vicino al mio, gli occhi vispi e le labbra screpolate... il viso che conoscevo così bene. %%%%%%%%%%%%%%%%%...