Capitolo 1: Lo smistamento

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Sono appena scesa dal treni, Jessica e Marie si sono dirette a prendere le carozze mentre io sono insieme agli altri ragazzi del primo anno. Siamo con un gigante di nome Agrid, non ne avevo mai visto uno. Adesso stiamo andando verso la riva del lago che porta ad Hogwarts, qui ci sono delle barche, così seguendo le istruzioni di Agrid salgo su una di quelle dove a bordo ci sono due ragazze e un ragazzo. Non mi presente, non ne ho la minima intenzione, io odio la magia, se sono qui è solo perché mia madre mi ha costretto. Vorrei così tanto cantare, mi fa stare bene, mi rende felice, e invece sono qui in mezzo a un lago pieno di chissà quali strane creature.

"C'è un mostro"- sento gridare da un ragazzino, qualche barca dietro la mia, mi volto verso la direzione che sta indicando, aveva ragione poco più in là c'era un enorme tentacolo - "State tranquilli ragazzi non è niente" - risponde Agrid per rassicurarci, nel frattempo sia già arrivati nell'altra sponda del lago. Sopra di noi c'è Hogwarts, nella sua imponente bellezza, è la scuola di magia più conosciuta, a gestirla è Albus Silente, un uomo molto vecchio, dimostra più 100 anni, eppure è una persona molto stimata nel nostro mondo.

Non è la prima volta che vengo ad Hogwarts, mia madre insegna qui fin da quando ero piccola, così ogni tanto ne approfittava per mostrarmi la scuola, è enorme piena di passaggi segreti, ritratti che parlano e scale che si spostano. L'ultima volta che sono venuta qui ero molto piccola, ricordo che io e mia madre eravamo sulla sponda del lago seduta, lei mi prese la mano e disse - "Anche dentro di te c'è della magia"- "Sul serio?"- risposi a mia volta - "Certo tesoro, è dentro di te, io la sento"- dopodiché il lago iniziò ad agitarsi, e una raffica di vento mi scompigliò i capelli - "Mamma che succede?" - "Stai usando la magia"- davanti a noi stagliava un'enorme onda alta almeno 5 metri, mentre il resto del ghiaccio era totalmente immobile. Ero io a guidare l'onda, la facevo volteggiare, salire, era un qualcosa di incredibile. Mia madre si divertiva a farmi giocare con i suoi poteri, lei poteva comandare su ogni forza della natura. Ovviamente non era la mia magia, nessuna di noi ha dei poteri simili, figuriamoci io non so usare nemmeno una bacchetta.

Mentre il ricordo svaniva eravamo arrivati all'interno del castello, fermi sulle scale davanti un enorme portone, Agrid dopo averci accompagnati ci ha detto di aspettare lì, lo smistamento sarebbe iniziato a breve. All'improvviso arriva una signora molto giovane che ci scruta attentamente - "Buonasera ragazzi, sono Aries Bagman e insegno divinazione, benvenuti a Hogwarts, tra poco varcheremo quella porta e verrete smistati nelle quattro casate" - Era una bella donna, non le avrei dato più di 30 anni, capelli lunghi e biondi , occhi castani e anche molto alta. I suoi occhi si soffermano sui miei, mi sembra di vedere un sorriso ma non ne sono molto sicura.

La professoressa ci accompagna nella Sala Grande, dove avverrà lo smistamento, e anche dove mangeremo, sento gli occhi addosso a me, devono aver capito che sono la figlia della vicepreside. Lei eccola lì alla destra di Albus Silente, è una donna molto orgogliosa e gentila, e io le assomiglio molto, sono alta e snella , ho i capelli biondi e occhi azzurri proprio come i suoi, lei è una bella donna e sonp fiera di assomigliarle, eccoci arrivati in fondo alla sala, gli occhi degli studenti sono fissi su di noi, lo stesso vale per i professori che siedono ad un tavolo di fronte a noi. Su uno sgabello vi è appoggiato un cappello, la professoressa Bagman è andata a sedersi al tavolo dei professori, mentre la professoressa McGranit pronuncia i nostri nomi, uno per volta, i due ragazzini seduti con me in treno sono finiti entrambi a grifondoro, mi volto a guardarli mentre vanno a sadersi e vedo allo stesso tavolo le mie sorelle che mi sorridono, e mimano con le labbra grifondoro, torno a guardare di fronte a me quando sento pronunciare il mio nome, sbaglio o la sala è doventata improvvisamente silenziosa? Il mio cuore è impazzito, oddio non respiro.

Persino le mie mani tremano. Avanzo lentamente verso lo sgabello, butto un'occhiata verso mia madre lei mi sorride per incitarmi, così mi siedo e la McGranitt mi appoggia il cappello sulla testa. Da qua su vedo tutta la sala, è enorme e ci sono un miliardo di occhi curiosi che guardano solo me - "Ah ecco, un'altra Castle eh?"- sento dire dal cappello ma non ho il coraggio di rispondere - " Che ne facciamo di te? Grifondoro?" - ti prego grifondoro no, ti supplico, come se mi leggesse nel pensiero lui ribatte - "No tu sei diversa, sei intelligente, ma molto astuta e ambiziosa" - si in effetti sono molto intelligente grazie - "Allora non ho dubbi, SERPEVERDE"

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