Jane aprì gli occhi. Rimase immobile nell'oscurità per qualche secondo, poi allungò il braccio verso il comodino e accese la lampada. Fece scorrere lo sguardo per la stanza: tutto normale. Lanciò un'occhiata fuori dalla finestra. All'esterno era ancora buio e la neve scendeva silenziosa ricoprendo Snowdin di bianco. Tutto tranquillo.
Eppure... La ragazza aveva uno strano presentimento; stava per succedere Si alzò. Indossava solo la biancheria intima, così infilò un paio di leggins e la sua amata felpa per poi uscire in corridoio in punta di piedi.
La casa era immersa nel sonno e l'unico suono udibile era l'assordante russare di Sans.
Jane scese lentamente le scale e si fermò nell'ingresso per calzare le inseparabili Dr Martens bordeaux. Uscì.
Fuori c'era molto meno freddo di quanto si fosse aspettata, ma nell'aria aleggiava una strana atmosfera.
Camminò fino all'ingresso della foresta, che immersa nel buio era piuttosto inquietante. Improvvisamente il silenzio fu spezzato da dei passi.
-Jane, che ci fai qui a quest'ora?-.
Undyne si fermò incuriosita accanto alla ragazza, che scosse la testa.
-Non lo so. Mi sono svegliata con uno strano presentimento e... Ah, lascia perdere.
Tu invece? Non dovresti essere a dormire, o alle Waterfall?-.-Già, dovrei. Temo però che il tuo presentimento non sia da ignorare: Alphys ha captato un'anomalia nella foresta, così sono venuta a controllare-.
-Vengo con te-.
-No, potrebbe essere pericoloso: vai a casa-.
Jane ghignò. -"Pericoloso" è il mio aggettivo preferito!-.
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Undyne sbuffò sonoramente. -Ancora non riesco a capire cosa diamine mi abbia convinto a portarti con me! Sans mi ammazzerebbe...!-.
La ragazza accanto a lei sorrise trionfante. -Perchè sai che sono in gamba e che senza di me saresti persa!-.
La donna roteò gli occhi, ma non riuscì a nascondere un sorriso. -E sei anche modesta mi dicono!-.
-Soprattutto quello-.
Risero entrambe.
Nella foresta c'era molto più freddo che in città e gli alberi erano circondati da un pesante strato di nebbia.
-Secondo te è successo qualcosa di grave? L'anomalia captata da Alphys, intendo...-.
- Non lo so. Forse Ink ha creato qualche altro casino con gli AU. O forse Al ha solo visto uno scoiattolo...-.
Jane ripensò sorridendo a quello che era successo a Mafia!Tale qualche mese prima.
Quella volta fortunatamente Nightmare non si era fatto vedere, ma come diceva Ink doveva essere colpa sua quando negli altri universi accadevano anomalie.- Spero non sia nulla di pericoloso...-.
-Non era il tuo aggettivo preferito?-.
- Sì, però preferirei non fosse niente perchè me ne tornerei volentieri a dormire-.
-Concordo. Nemmeno io voglio avere problemi-.
-Allora mi dispiace deluderti-.
Non fu Jane a rispondere.
Le due alzarono lo sguardo. Sul ramo di un albero era seduto uno scheletro tale e quale a Sans, ma era completamente ricoperto da una sostanza nera e vischiosa e quattro tentacoli gli uscivano dalla schiena e si contorcevano nell'aria.
Le parole si formarono in un sussurro sulle labbra di Undyne. - Nightmare...-.
-Proprio io. Piacere di rivedervi, soprattutto te, Jane-.
La donna sgranò gli occhi e osservò stupita Jane. -Come mai sa il tuo nome? Lo conosci?-.
Jane impallidì. -Io... No!-.
Nightmare ridacchiò. -Come no? Così mi deludi ragazzina!-.
Lo scheletro comparve per poi ricomparire alle spalle della ragazza. -Perchè non racconti alla tua amica tutto quanto? Scommetto che adesso è molto curiosa di vedere che razza di bugiarda ha tenuto qui per tutto questo tempo!-.
-Cosa...?-.
Undyne era confusa: la rabbia iniziò a ribollirle nel petto. Sapeva di non doversi fidare di quel mostro. Perchè poi Jane avrebbe dovuto mentirle?
Però un dubbio le penetrò nella mente, squarciando quel muro di sicurezza che aveva edificato con tanta difficoltà. La sua fiducia vacillò.
Nightmare intanto aveva avvolto con un tentacolo i fianchi di Jane e la ragazza (stranamente) non si ribellò: rimase pallida, silenziosa e con lo sguardo fisso sulla punta delle scarpe. -Sta' lontano da lei- Sibilò la donna.
-Oppure?- Chiese lo scheletro ridacchiando.
-Meglio che tu non lo scopra-.
Nightmare sollevò le mani in segno di resa. - Va bene, va bene. Però sappi che qui il problema non sono solo io-.
Lanciò un'occhiata veloce a Jane, poi scomparve nel nulla.
-Tutto bene?- Le chiese Undyne.
La ragazza annuì lentamente.
Una brezza lieve e gelida mosse le fronde degli alberi e la neve prese a cadere più intensamente. Jane riprese a camminare. -Andiamo a controllare che Nightmare non abbia combinato casini-. -Aspetta-.
Undyne le afferrò saldamente il polso senza preoccuparsi di farle male.
-Conosci Nightmare, non è vero? -.
Un altro alito di vento.
-Jane, rispondimi!-.
La ragazza si divincolò, ma la donna non lasciò la presa.
-Lasciami Undyne! Per favore-.
-Lo farò solo quando mi dirai la verità-.
-Da quando ti fidi delle parole di Nightmare?!-.
-Non mi sono mai fidata di lui. Ma di te sì, e voglio sapere se posso continuare a farlo-.
Jane aprì la bocca per rispondere, ma fu interrotta da un'esplosione fortissima che fece tremare la terra.
Undyne imprecò e lasciò andare il braccio della ragazza. - Ne riparleremo dopo, adesso muoviamoci!-.
Si mise a correre verso il punto della foresta dal quale si alzava una spessa cortina di fumo verdognolo.
Jane però non la seguì.
Retrocesse di qualche passo, poi si lanciò in una corsa sfrenata.
Doveva trovare Nightmare. Doveva capire cosa ci facesse lì e cosa avesse combinato. Doveva impedirgli di fare del male alle persone che amava.
Per la prima volta dopo quasi un anno, mentre il freddo le penetrava nell'anima e il vento le scompigliava i capelli, gli occhi le si riempirono di lacrime.
Per la prima volta dopo quasi un anno aveva paura.
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AgolomehE rieccoci con il terzo capitolo, quello decisivo, della trilogia!!
So... BUONA LETTURA!
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Animal
FanfictionÈ passato un anno da quando Jane è arrivata nell'Underground. Finalmente la ragazza è felice: ha dei veri amici, un compagno, una vera casa. La felicità però è destinata a finire. Nightmare è pronto per la sua mossa finale e per raggiungere il suo s...