-2: Sketch-

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Undyne si accorse troppo tardi che Jane non la stava seguendo.

-Dannata ragazzina- Sibilò a denti stretti.

Si sentiva in collera, tradita, minacciata. Per una volta; per una singola volta in cui apriva il proprio cuore a qualcuno che non fosse Alphys, veniva presa in giro come una stupida.                 Gli umani erano tutti uguali.

Tirò un pugno a un albero. Il tronco tremò pericolosamente, ma resse.

Sopirò: doveva calmarsi: non poteva perdere il controllo e darla vinta a Nightmare. O a Jane. Chi era il vero antagonista?

Non era ancora detto che lei fosse cattiva. Era sempre stata una ragazza molto misteriosa, ma era assurdo che avesse nascosto un segreto come quello...

Un bagliore verde. Un'altra esplosione fece tremare la foresta. Undyne si rimise a correre verso quell'anomalia... E rimase impietrita.

Da un involucro di melma nera uscì uno scheletro: era simile a Sans, ma allo stesso tempo era diverso.

Era alto e le ossa erano macchiate da delle macchie scure simili a quelle lasciate dalla gomma quando cancella la matita. Gli mancava un occhio: non c'era nemmeno l'orbita vuota.                Indossava una lunga e larga maglia bianca, pantaloncini e una vestaglia dello stesso colore e ciabatte simili a quelle che si trovavano negli hotel.

-Sono... Libero...- Mormorò.

La sua voce era profonda, ma talmente bassa e roca da sembrare un sussurro.

Undyne rimase immobile, indecisa sul da farsi. 

Normalmente si sarebbe scagliata sul nemico, lo avrebbe colpito con la sua lancia e l'avrebbe fatto fuori.

In quella situazione però non c'era niente di normale. Un altro scherzo di Nightmare? Un errore inviato da Error? Un qualche schizzo errato di Ink? 

La donna puntò la lancia contro lo scheletro. -Chi sei? - Gli chiese. -Da dove vieni?-.                             La creatura impiegò qualche secondo per rispondere. -Vuoto... E' tutto... Vuoto...-.                               -Vuoi dire che vieni dal Void?-.

-Questo è l'Undergound?-.

-Perchè lo chiedi?-.

-Rispondimi-.

-Ehi amico, non sei nella posizione di dare ordini!-.

-Credo... Credo che presto cambierai idea...-.

    **

Jane si fermò. Aveva corso a lungo e adesso si trovava in un luogo sconosciuto della foresta. Non aveva nemmeno trovato...

-Così mi cercavi eh, tesoro?-. 

Nightmare la guardava ghignando.

-Non chiamarmi "tesoro"- Sibilò Jane tra i denti.

Il mostro ridacchiò e circondò le spalle della ragazza con un tentacolo. -Come vuoi, dolcezza-.

-Senti, perchè non mi dici cosa vuoi e non te ne vai?-.

-Oh, ma come sei scortese! Ed io che ero solo passato per salutarti e per presentarti il mio nuovo amico!-.

-Cosa? Chi è?-.

-Lo vedrai, lo vedrai-.

Improvvisamente il tentacolo intorno alle spalle di Jane si strinse la presa e lei si sentì tirare da tutte le parti: si stavano teletrasportando.

Chiuse gli occhi e quando li riaprì Nightmare era scomparso. In compenso vide Undyne bloccata da una luce verde: a tenerla immobilizzata era uno scheletro simile a Sans.

I suoi vestiti non erano dei migliori: una maglia bianca troppo lunga, un paio di jeans strappati e aveva i piedi nudi. 

La sua espressione era spaesata, come se quel personaggio non avesse saputo cosa stesse facendo e perché.

-Undyne!- Esclamò Jane facendo un passo avanti.

La donna posò lentamente lo sguardo su di lei. - Scappa! -. Urlò. - Scappa e non voltarti. Va a chiamare aiuto, sbrigati! -.

A volte abbandonare un'amica, una parte della propria famiglia, era impossibile. Era come chiedere a qualcuno di uccidere la propria madre.

Ma delle volte, e questo Jane lo sapeva, bisognava lasciare perdere i sentimenti. E quello era proprio il momento.

La ragazza si lanciò in una corsa sfrenata.

Certo, avrebbe potuto affrontare la creatura con i suoi poteri, ma Undyne era in pericolo.  

Cosa avrebbe potuto fare se le fosse successo qualcosa? Cosa doveva fare adesso che Nightmare era tornato?! 

Non lo sapeva. Non ne aveva idea.

Un lampo verde. Una piccola ferita si aprì nella sua guancia. Incespicò nella neve e cadde, rotolò a terra e sbattè la schiena contro un albero.

Lo scheletro era lì, davanti a lei e la osservava come si guarda un animale in gabbia.

Jane sussultò quando notò che al nuovo arrivato mancava un occhio. Letteralmente. Non c'era nemmeno l'orbita vuota!

-Tu... Tu sei Jane?- Chiese lui con voce profonda e con tono basso.

Finalmente lasciò andare Undyne. La donna cadde sulla neve, che si macchiò di sangue.

-Undyne!-.

La castana cercò di correre da lei, ma l'ennesima luce verde la avvolse senza lasciarle la minima possibilità di movimento.

L'occhio destro del misterioso scheletro si era illuminato della stessa luce.

-Chi sei? Lasciami andare!- Esclamò Jane quasi ringhiando.

- Non... Non posso. Lui mi ha detto che non posso. Che sarai mia. Che tutti sarete miei. Vi conquisterò... Lui mi ha detto di farlo... -. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 09, 2018 ⏰

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