Nascondino - di Vittoria Tomasi

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Nascondino

Uno, due, tre, quattro...

Quanto tempo ci vuole per contare fino a mille? Vorrei provarci, ma ho paura di sbagliare perché non sono molto bravo in matematica. Ci penserà zia Lisa a trovarmi, lo fa sempre.

Nascondino è il nostro gioco preferito, lei conta e io mi nascondo. è difficile cercare ogni giorno un nascondiglio nuovo, ma posso dire di essere diventato davvero bravo. Zia Lisa dice che sono un piccolo camaleonte e penso sia vero. Una volta sono riuscito persino a farmi passare per un albero di Natale! In realtà, mi ero nascosto in una botola sotto l'albero ricoprendomi di stelle filanti colorate, ma nessuno si era accorto di me.

Nascondino è il gioco che mi riesce meglio: quando mi nascondo me ne sto zitto zitto per tutto il tempo e non rispondo nemmeno quando prova a cercarmi zio Sandro. Solo zia riesce a trovarmi, alla fine. Quella volta, quando mi ero nascosto sotto l'albero di Natale, aspettai così tanto che mi addormentai per almeno due ore. Quante risate abbiamo fatto quando zia mi ha trovato!

... cinque, sei, sette, otto...

Qualche volta, quando c'è caldo, giochiamo a nascondino anche in cortile. Lì ci sono tanti nascondigli tra cui scegliere, ma il mio preferito resta la casetta sull'albero che aveva costruito zio Sandro. So che è il primo posto in cui uno andrebbe a cercare, ma io sono così piccolo che riesco a infilarmi sotto il letto, e nessuno riesce a vedermi, sbirciando da laggiù.

Un altro posto perfetto è il magazzino delle scope, sinceramente non so perché zia Lisa lo chiami così, visto che lì dentro c'è di tutto, ma non sono un bambino che fa troppe domande.

... nove, dieci, undici...

Fino a venti so contare, è dopo che inizio ad avere qualche problema. Non ricordo mai che cosa venga dopo il ventinove: è il trenta o il quaranta? Nel dubbio, conto fino a venti un'altra volta, e poi ancora, e ancora, fino a quando zia Lisa non viene a prendermi.

Faccio così ogni volta, tenere il tempo mi aiuta a non pensare alle voci che sento nelle altre stanze. Quando incominciamo a giocare a nascondino sembrano sempre tutti arrabbiati. Non parlo della zia, lei è la persona più dolce del mondo, ma dei ragazzi che ogni tanto le chiedono di unirsi a noi.

Ricordo che una volta hanno bussato alla nostra porta per un po' perché zio Sandro non voleva aprirgli. Li sentivo urlare dal giardino e chiedevano di entrare per cercare qualcuno. Capii subito che stavano parlando di me.

Non mi piacciono quei tipi, urlano sempre, ma zia gli apre la porta ogni volta perché non sa dire di no a chi le chiede di giocare a nascondino. La prima volta mi disse che se non mi avessero trovato, sarebbero andati a giocare da un'altra parte.

L'importante era non fare nessun rumore, era questo il vero segreto dei vincitori, e io lo ero. Nessuno era più bravo di me in quel gioco.

...dodici, tredici, quattordici...

C'è odore di marmellata qui. Mi piace la marmellata, mi ricorda la mamma. Me la spalmava ogni mattina su una fetta di pane prima di andare all'asilo. Diceva che sarebbe servita ad addolcirmi la giornata.

Anche con zia Lisa ora mangio la marmellata, ma non è più la stessa cosa senza la mamma. Lei e papà sono dovuti partire per la Polonia per guadagnare un po' di soldi, così potranno comprarmi più giocattoli. Mi hanno detto che torneranno presto, avrei solo dovuto contare fino a un milione, ma quanto tempo ci vuole a contare fino a un milione? Io a malapena riesco a contare fino a venti.

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⏰ Last updated: Sep 26, 2017 ⏰

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