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Mi svegliai incatenata su una specie di lettino da medico. Cercai di liberarmi ma non ci riuscii, così in preda alla disperazione iniziai a piangere. In quel momento le cascate del Niagara non erano niente rispetto al mio pianto. Dopo un pò mi calmai e cercai di ricordarmi perchè mi trovavo in questo luogo, ma niente non ci riuscivo e questo mi faceva innervosire molto. Dopo un pò mi accorsi che nella stanza c era una persona. Era una ragazza molto bella, più o meno sui vent anni,  era sporca e piena di sangue sulla faccia. La osservai meglio e notai che anche lei era legata a una sedia.  Stava per venirmi un brutto presentimento,  che qualcuno mi avesse rapito e portato in questo posto per torturarmi.

la paura del buioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora