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Jackson inviò un messaggio a Mark dicendogli che lo aspettava di sotto. Quando il ragazzo lesse quel messaggio non ci pensò due volte a scendere le scale ed uscire così com'era vestito.
Aveva indosso una felpa rosa grande il doppio di lui e un paio di pantaloni di una tuta.
Invece Jackson aveva su una camicia bianca e dei pantaloni neri che gli fasciavano benissimo quel sedere perfetto.

«J-Jackie, vado a cambiarmi?» Disse Mark nel vedere che il suo ragazzo era piuttosto elegante.

«Ma non ci pensare minimamente, sei meraviglioso così.» Mark sorrise leggermente imbarazzato e rimase fermo nel vedere che Jackson si avvicinò a sé per coprire i propri occhi con una benda nera.

«Che stai facendo razza di screanzato?» Mark d'istinto si toccò la benda di seta ma subito ricevette uno schiaffo sul sedere che lo fece squittire.

«Sta zitto, e per una volta fidati del tuo ragazzo.» Mark non disse nient'altro e annuì una sola volta facendosi guidare appunto dall'altro ragazzo che lo condusse sulla sua moto sfrecciando così via.
Si tenne stretto per tutto il tragitto al corpo ben strutturato del fidanzato ed una volta che la moto si fermò riuscì a sentire le onde del mare che impetuose sbattevano contro gli scogli ed il vento gelido che gli accarezzava molto rudemente il viso.
Tremò leggermente e quando Jackson lo sbendò vide che in effetti si trovavano di fronte quella distesa d'acqua immensa. E nonostante il freddo pungente era decisamente meraviglioso.

«È bellissimo.» Sorrise senza accorgersene Mark e Jackson subito si avventò sulle sue labbra per baciargli quel sorriso che trovò semplicemente irresistibile.
Cominciò a baciarlo su tutto il viso fino a quando non torturò il collo niveo e spruzzato da nei di Mark.
Quest'ultimo gemette e si arpionò con le mani sulle sue spalle lasciandosi guidare da Jackson.
Entrambi finirono sulla sabbia, ed entrambi continuavano a toccarsi smaniosi e sempre più eccitati. Ma in fin dei conti era più che comprensibile, si desideravano ardentemente.
Infatti in men che non si dica i vestiti di quei due furono lanciati per la spiaggia e ora al rumore delle onde si aggiungevano anche gli ansimi di Mark ogni qualvolta che Jackson si strusciava contro la sua intimità che oramai grazie alle sue attenzioni era dolorante.

«Ti amo Mark.» Le parole scivolarono dalla bocca di Jackson da sole e il ragazzo sotto di lui aprì solo per un istante gli occhi.
Occhi che divennero acquosi ma ancora un sorriso adornava le sue labbra arrossate e leggermente gonfie.

«Ti amo anche io Jackson.» E quelle furono le ultime parole che si dissero perché dopo qualsiasi cosa cercavano di dire veniva interrotta dai gemiti e dai piagnucolii di piacere che si alternavano creando un atmosfera veramente incantevole, perfetta.
E fu cosi che Mark ebbe la sua prima volta indimenticabile.

❄❄❄
27/12/2012

Caro diario. . .

È successo, siamo appena tornati.
Jackson è già andato nel mondo dei sogni ma io dovevo per forza scriverti!
Essere innamorati è una cosa a dir poco bellissima.

Dear Diary. . . ( Markson )⭐️📒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora