Giggin era solo un piccolo bambino, amava le farfalle e gli alberi di banane, un giorno come tanti, lui, dopo aver dato la buonanotte a sua mamma Caterina e a suo padre Adolfo, decise di andare a dormire.
Il giorno dopo Giggin non era più lui, era diverso, appena alzatosi dal letto esclamo: "MAMMA TENG NA CAZZ E FAMM ARO STA O BISCOTT CA TAZZ E LATT"
Il tutto con una voce da quarantenne che urla al San Paolo (ogni riferimento a persone è puramente casuale)
La madre sconvolta afferrò Giggino per i capelli e disse: "A PUBERTA' T FA MAL GUAGLIO'!(so che non significano un cazzo gli apostrofi ma le maiuscole accentate alla mia tastiera fanno schifo)
Detto questo continuò: "MO FA A RIFLETTER NGOPP A CHELL CHE ITT, O SI NO T FACC VRE' JE A PUBERTA'"
Giggin era davvero sconvolto, senza rendersene conto però qualcosa stava mutando, stava.. salendo.
e guagliò, vi posso assicurare, nun sev a pression.
FINE.