8

7 1 0
                                    

Si guardò allo specchio. Stava ancora indossando un abito avorio che la faceva sembrare uno spolverino. Chi voleva prendere in giro? Non sarebbe mai stata all'altezza di Ethan, neanche con un vestito di alta moda e ben truccata. Ethan veniva da un altro mondo. Un mondo di cui Melissa non avrebbe mai potuto far parte.

- Quel ragazzo ti accompagnerà?

- Si. Indosserà uno smoking di Yves Saint Laurent

Louise si guardò un po' intorno e poi scomparve in una stanza vicino. Tornò dopo un paio di minuti con un abito.

- Prova questo.

- Louise...

- Provalo.

Glielo lanciò tra le mani e chiuse le tende del camerino. Fece un respiro e tolse l'abito chiaro per rimpiazzarlo con quello che le aveva appena portato Louise. Il broccato e il tulle furono presto rimpiazzati da uno strato di pizzo di seta di un blu intenso. Melissa allacciò la lunga zip sulla schiena e uscì trattenendo il fiato.

- Perfetta.

- Sul serio?

- Sei perfetta. Toglilo. Adesso trovo tutto il resto.

Melissa si voltò verso il grande specchio a parete e si ritrovò a sorridere. Quel vestito le piaceva da impazzire.

- Vatti a cambiare. Devi essere a casa tra un'ora.

- Perché?

- Devi ancora lavarti e alle quattro arriveranno per sistemarti trucco e capelli. Sono già le due. Non vorrai fare tardi vero?

- E tu?

- Io raggiungo tuo padre a New York. Mi preparerò li. Poi devo sistemare delle cose.

Melissa non disse niente, si limitò soltanto a cambiarsi e a uscire di li. Un facchino scese insieme a lei e sua madre, le aiutò a caricare l'auto e come da programma furono a casa in meno di un'ora.

- Ho chiamato un'auto. Paul è tutto per te stasera. Ci vediamo direttamente al museo. D'accordo?

- Va bene.

Prima che potesse dire altro fu interrotta dal campanello.

- Tempismo perfetto. Io vado allora.

- Ciao mamma.

Melissa la guardò andare via. Quando l'auto uscì dal vialetto chiuse la porta e andò in camera sua. Si sedette sul letto e osservò il meraviglioso abito blu che avrebbe indossato di li a poche ore. Continuò ad osservare il pizzo pregiato, la seta blu, le scarpe perfettamente abbinate e il cofanetto di velluto che conteneva i gioielli per la serata. Sentì una stretta allo stomaco. Iniziò a pensare a Ethan, a quanto lui potesse essere sempre perfetto senza neanche doverci provare, e si sentì uno schifo. Si guardò allo specchio e si soffermò sui fianchi larghi, il viso tondo e i seni fin troppo abbondanti. Si trattene dallo scoppiare a piangere. Respirò a fondo e uscì dalla stanza per poi andarsi a chiudere in bagno. Iniziò a filarsi i vestiti e aprì l'acqua facendola scorrere. Si pettinò i capelli e tolse quel minimo di trucco che si era messa per uscire, poi quando il bagno fu pieno di vapore si buttò sotto l'acqua bollente. Si rilassò, si lavò con il suo bagnoschiuma alla menta e insaponò i capelli che ora profumavano di camomilla. Si concesse un paio di minuti per sgomberare la mente, poi quando mancarono 20 minuti alle quattro uscì. Infilò l'accappatoio scuro di suo padre e scese le scale per andare a bere qualche cosa. Proprio mentre stava per entrare in cucina suonarono, e quando andò ad aprire un ragazzo le sorrise.

Mercy [E.G.D]Where stories live. Discover now