Ansia, paura ma soprattutto dolore, questo è tutto quello che sto provando in questo momento. Sto provando un dolore atroce nello stare seduto su questa comodissima sedia, provo dolore nel guardare quei fogli che metteranno fine a tutto, provo dolore nel leggere quello che è scritto su quei fogli di carta: "La casa di Los Angeles rimarrà al signor Harry Edward Styles...", provo dolore nel vedere la persona che amavo, o che meglio, amo di più al mondo essere ansioso perché non vede l'ora di usare quella penna che è riposta vicino a Matthew, il mio avvocato. Non voglio stare qui, voglio essere nel mio comodo letto, voglio essere sotto le coperte con il computer accesso che trasmette una puntata di "friends". Voglio, anche, essere a casa di Niall, lui saprebbe benissimo come farmi sorridere nuovamente, saprebbe benissimo come farmi passare tutto questo dolore che mi sta bloccando le vie respiratorie, sento il mio respiro essere pesante e sono sicuro che tutte le persone in questa stanza possono sentire il mio cuore battere a mille ma non ho la più pallida idea di come fare a calmarlo. Prendo per la quinta volta in un'ora la bottiglia di vetro che si trova al centro di questo bellissimo tavolo in mogano scuro, verso l'acqua nel bicchiere di vetro che avevo di già usato circa dieci minuti fa, bevo tutto il liquido in una frazione di tempo quasi inesistente ma nonostante abbia appena bevuto la mia gola è secca, non posso versarmi un altro bicchiere di acqua perché Matthew mi sta guardando male da quanto ho bevuto per la seconda volta. Okay, Harry tranquillo, andrà tutto "bene", Matthew mi ha spiegato come si sarebbe svolto il tutto, un giudice avrebbe letto i fogli per il divorzio chiedendo se qualcuno aveva da obbiettare su qualcosa che era stato riportato su le carte ed una volta completato questo passaggio sarebbe arrivata la parte peggiore, dovremo firmare il tutto, durante quest'ultima fase credo che avrò bisogno come il minimo dieci litri di acqua.
Alzo lo sguardo dal mio bicchiere, che in quei minuti era diventato molto interessante, e incrocio quel paio di occhi azzurrissimi che ogni volta mi fanno battere il cuore a mille, Louis mi sta guardando con gli occhi di qualcuno che fissa un cucciolo di animale che è stato abbandonato dai propri padrone nel bel mezzo di un'autostrada. Prova solamente pena nei miei confronti, non gli provoco nessun altro effetto, prova solamente compassione verso di me perché di sicuro avrò i capelli tutti arruffati per via di tutte le volte che ci ho passato le mani. Il mio labbro sarà pieno di sangue perché è più di mezz'ora che sento una sapore di metallo sulle labbra da quanto me lo sono morso rudemente per il nervosismo, i miei occhi di sicuro saranno di un verde scurissimo e tutti lucidi perché dai in una situazione del genere come si può non piangere, almeno io sto trattenendo le lacrime da quando ho messo piede in questa stanza ma devo riuscirci, lo devo a mia madre che quando ha saputo il tutto mi ha detto che devo essere forte, posso piangere ma non davanti a lui, non devo fargli vedere che mi sta distruggendo pezzo per pezzo, io sono Harry Edward Styles e Louis William Tomlison non è nessuno per me, non può farmi piangere, lui non riuscirà a vedere neanche una lacrima rigarmi le guance perché è questo il suo intento, vuole rendermi debole, inferiore a lui. Guardo i suoi occhi e nonostante li abbia visti milioni di volte a questo giro sono diversi dal solito, non splendono più come una volta; leggo ansia in essi, ansia perché non vede l'ora di divorziare e so benissimo che in questo momento mentalmente sta mandando tremila accidenti contro il giudice che è in ritardo di tre quarti d'ora. Riabbasso lentamente lo sguardo perché in questo momento sono troppo debole per reggere i suoi occhi, mi torturo le dita delle mani e dal nervosismo mi faccio addirittura buttare sangue perché mi sono tirato una pellicina che si trova, o meglio, si trovava vicino al mio dito medio.
Non posso fare a meno di pensare, pensare a tutto quello che ho passato insieme a Louis; il mio pensiero, ovviamente, è il giorno del nostro matrimonio, 28 settembre 2013, chi se lo può scordare, come si possono dimenticare certe emozioni provate? Come si può dimenticare il cuore che batte a mille per via dell'ansia? Come si può scordare quando ci hanno dichiarato ufficialmente sposati? Come si possono dimenticare le mani sudate e le gambe che non volevano sapere di stare ferme neanche per un secondo? Come si possono semplicemente rimuovere dalla testa, dal cuore tutte queste sensazioni? Come si possono togliere da sé stessi? Io non lo so ma di sicuro si può, perché andiamo, basta guardare Louis, dall'oggi al domani ha dimenticato tutto, ha rimosso dalla sua mente ogni sentimento, ogni sensazione che ha provato durante questi sette anni vissuti insieme a me, mi sembra tutto così surreale, come si può smettere di amare una persona dal giorno alla notte? Voglio saperlo anche io perché ho veramente bisogno di togliere Louis dalla mia testa, ho bisogno di smettere di amare una persona orribile come lui. Forse se vado a letto con un altro come ha fatto lui, cioè lui è andato con una donna ed io non lo farò mai, forse se mi faccio scopare da un altro posso dimenticarmi di lui. Che cazzo sto pensando? Harry non sie una puttana che va con il primo, torna in te stesso.