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Vi è mai capitato di non sentirvi appartenenti a questo mondo?
Di non essere terrestri?
A me si, e quelle volte che mi sono sentita così ho viaggiato in mondi paralleli.
Come?
Andando su l'altalena cercando in tutti i modi di toccare il cielo quella parte del pianeta che nessuno tocca direttamente ma che tutti sognano di toccare con le proprie mani.
Su sempre più su,ma... ci sono dei limiti sennò poi ti fai male e quindi ritorni sul terreno. Ritorni alla realtà.
Oppure un altro modo c'è sdragliarsi sull'erba o sul cemento (diventato caldo a fine giornata) e alzare i piedi in su facendo candela. Cercando in tutti i modi di toccare quel cielo ormai tinto di colori caldi, ma non si può, non ci si riesce.
Ritorni alla realtà.
Forse non sentirsi accettati non significa non far parte del mondo terreno. Il cielo ti dice questo. Il cielo è quella coperta calda che ti protegge dai mostri. Quella coperta che ti spiaccica contro il letto cioè il terreno.
Il cielo non parla, ma si fa comprendere.
Il cielo è quell'amico a distanza che tutti noi abbiamo e che amiamo. Che sia azzurro che nero.
Il cielo è quel mondo che si tocca solo qua ndo si è finito di vivere nel mondo terreno.

-ary

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