Capitolo 3

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Vadiana

La mia nuova amica, Charlie, mi ha lasciato qui da sola. La stanza è molto pulita per essere una cantina, ci sono strumenti musicali tra cui: un basso, una chitarra, una batteria e un flauto, a destra ci sono vecchie macchine da cucito e giocattoli per bambini, scatole che contengono ricordi e tante altre cose.

Prima di indossare il pigiama, esco dalla cantina facendo minor rumore possibile, meno male che ho il passo felpato. Arrivo in un corridoio completamente al buio ma essendo una mezza Elfa riesco a vedere benissimo, apro piano piano una porta di legno che mi conduce nel luogo che cercavo...un bagno! Finalmente direi.

Mi lavo accuratamente, sopratutto le orecchie a punta che mi ritrovo. Nel conoscere Charlie, ho visto che non si è minimamente accorta delle mia fisionomia, dovrei essere sollevata ma non lo sono, forse perché senza neanche conoscermi mi accetta, spero solo di non sbagliarmi. 

Prima di andare a dormire, quindi scendere in cantina. La voglia di aprire la finestra è incontrollabile, e quindi cedo, fischietto come ho fatto mezz'oretta prima e il mio Edwige si fionda tra le mie braccia facendo i suoi tipici versi.

-Mi sei mancata Vadiana! Non c'è la facevo più a rimanere a parlare con quei scoiattoli... Sono veramente maleducati!-

-Sei il solito...- sghignazzo- ...anche tu mi sei mancato, ma ora fai silenzio, prima che ci buttano fuori.- lo accarezzo mentre lo porto giù in cantina. Mi sdraio su quello che mi sembra più un divano letto e pian piano mi addormento facendo i miei soliti incubi.

All'improvviso mi sveglio e vedo Charlie prendere Edwige e portarselo via, cerco di raggiungerli il più velocemente possibile ma mi chiudono dentro -Alohomora!- E boom! La porta si apre. La vedo mentre spennano il mio Edwige, vorrei muovermi, ma le guardie della mia Matrigna mi tengono ferme. Vedo il mio gufo soffrire, e le guardie ripetono -Non devi essere legata alla natura! Non devi essere legata alla Natura! Non Devi!!!-

-Non devo... Noooo Edwige!- Mi alzo frettolosamente dal lettino e mi ritrovo con la felpa che qualche ora prima mi aveva ceduto la ragazza, tutta bagnata di sudore, le mie guance bagnate dalle lacrime che ho versato in un tempo indefinito, ed una Charlie altamente preoccupata. Ricordandomi del sogno, alquanto reale, la faccio cadere a terra bruscamente. -Artis Tempurus!-Genero un vortice di fuoco nelle mie mani, quando tutto ad un tratto mi rendo conto che era solo un sogno e che stavo facendo una cosa terribile: rivelare le mie abilità magiche e le mie orecchie da Elfo...
-E che cavolo!- pensai.

-Scusami io non volevo, cioè pensavo ti servisse aiut... Io non volevo spaventarti scusa!- dice impassibile, suppongo si sia spaventata...mi pone una mano facendomi capire che gli serviva un'aiuto ad alzarsi.

-Che cosa è appena successo?- Mi chiede scioccata.

-Beh, allora, cerco di spiegarti... io provengo da un mondo parallelo, sono una mezza Elfa, e so che sai che significa visto che stavi leggendo un libro su di noi, ed esistiamo. Comunque, sono una Druida, cioè che riesco a parlare con gli Animali e ho appreso degli incantesimi sia di cura che non, e so che adesso ti sembrerà tutto molto folle, ma ti prego credimi, non sono pazza!- dico frettolosamente senza accorgermi di aver esagerato con le notizie e che molto probabilmente avrei dovuto farlo con più cautela, ma ormai... il danno è stato fatto! Purtroppo.

-Okay Calma...io boh cioè non so che dire...-mi guarda con uno sguardo indecifrabile.

-Ti prego Charlie, mi dispiace se non te l'ho detto subito, ma sai, è successo tutto così in fretta, io neanche ti conosco benissimo ma mi fido, io...-

-Ferma Ferma, è una figata!!- dice eccitata.

-Aspetta cosa?!- dico sbalordita, quasi strozzandomi con la mia stessa saliva.

-Non conosco nessuno che fa queste "cose", ed è una cosa fighissima!!-

Sale le scale lasciandomi da sola,  ancora sbalordita per la sua reazione, si avvia verso la cucina dicendomi che andava a prepara la colazione.

Scese porgendomi una tazza di cioccolata calda e una manciata di biscotti alla crema di nocciola.
Era presto, ma penso che Charlie si sia svegliata prima per ripetere alcune cose riguardanti il test, per quanto riguarda i suoi genitori, dormono ancora... Per fortuna direi! Dopo le chiacchiere e alcune spiegazioni, la rossa si alza e finisce di mettere alcuni fogli che stavano sparsi per il tavolo dentro lo zaino. Indossa ancora il pigiama, che è tutto bianco con un coniglietto rosa sopra, mentre ai piedi ha delle ciabatte rosa e pelose, i capelli sono legati in un tuppo molto, ma molto disordinato. 

-Senti io devo andare, torno tardi, non uscire da qui- mi raccomanda Charlie mentre va in stanza a scegliere i vestiti che deve indossare.

-Ma se vengo con te?-  gli chiedo praticamente in ginocchio.

-Assolutamente no. Non puoi. Finisco nei guai se porto gente estranea a scuola, non si può, si chiamano regole!- dice scuotendo la testa velocemente.

-E se non mi vedesse nessuno?- chiedo.

-Si certo come se tu potessi farl...- si ferma, e visto che sa dei miei poteri magici si rimangia tutto.

-Okay okay cambio domanda, come fai?-

-Semplice con questa- gli mostro l'ampolla di vetro contenente del liquido verde acqua. 

Spazio Per Le Autrici

Se siete arrivati a questo punto significa che la storia vi ispira, spero che continuerete a leggere.

Citazioni di Oggi: Harry Potter (Film) e Il Trono di Spade (Serie Tv)

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 03, 2018 ⏰

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