Prologo

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21 anni prima

Nei pressi del castello Lewis ubicato nella terza isola Salomone, una bellissima regina dai lunghi capelli mielati e dal canto melodioso stava mettendo a letto i suoi doni più preziosi al mondo, i suoi due figli, Joel di cinque anni e Audley di appena un anno. Come ogni notte Leiliani, il cui nome significa fiore celestiale in Hawaiano, cantava la sua dolce ninna nanna e suo marito, il re Athos, stava lì, sulla soglia, ad ammirare la sua bellissima moglie e i suoi preziosi bambini.

Il castello sorgeva nei pressi di un vulcano reso innocuo dallo stesso re, il quale portando il suo popolo verso la salvezza si stanziò nelle Isole Salomone, rendendole un posto meraviglioso con tanto di cascate, alberi, laghi e una piccola città.
Il regno dei Grigori era ubicato in cinque delle mille isole tutte sotto il suo controllo, infatti il suo castello emergeva nell'isola di mezzo.
Questo popolo particolare scelse tali isole per trovare la pace dalla grande minaccia che incombeva su di loro: Dio li aveva mandati sulla terra in sostegno dell'uomo, al fine di insegnare la legge e la giustizia al genere umano, ma i peccati di alcuni di loro avrebbero suscitato la sua ira e così come sono arrivati, sarebbero scomparsi.

Abitare nelle Isole Salomone non era poi così difficile, avevano creato le città e il numero degli abitanti cresceva anno dopo anno, però Athos era un re premuroso, tutti gli abitanti dovevano rispettare delle regole ferree:
La prima impediva agli abitanti di uscire dall'isola protetta da delle barriere, le quali mimetizzavano il popolo che restava così invisibile agli uomini. La seconda non ammetteva alcuna unione con donne mortali.
La terza, infine, stabiliva che i diplomati all'accademia di Penemue, raggiunta l'età matura, sarebbero partiti in tutto il mondo per portare a termine la missione.

4 anni prima

Il re Athos passeggiava avanti e indietro nel suo ufficio privato, era turbato e impaurito. Forze oscure minacciavano la Terra.
Il loro compito era quello di proteggerla, soprattutto dopo che erano riusciti a scampare dalla minaccia di Dio.

«Sire nessuna traccia di suo figlio Joel, lo daremo per disperso oggi stesso col suo permesso» disse il segretario personale del re

«Si, voglio che lo sappiano tutti gli abitanti. Mi chiami mio figlio Audley» disse il re stringendo con le mani una collana che teneva sempre custodita al sicuro

Suo figlio, quasi maggiorenne, entrò nel suo ufficio privato.

«Padre» disse Audley

«Figlio mio ...stai per compiere diciotto anni, partirai in America insieme a due ragazzi dell'accademia, dovrai compiere questa missione prima di tutti, lo devi a tuo fratello. Le isole stanno affondando e non torneranno in superficie fino a quando non regnerà pace e prosperità nel mondo» disse con un filo di voce.

«Padre, sono maledetto! Non sono riuscito nemmeno a trovare Joel, sono scappato come un codardo! Non ho neppure fatto l'accademia, sono un principe! come posso proprio io?»

«Imparerai figlio mio. Potrai farcela, partirai oggi stesso» disse il re guardando in basso

«A presto padre»

Atlanta , 2 anni dopo - tempo presente

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Atlanta , 2 anni dopo - tempo presente

L'italia era la mia terra, ma sapevo che il mio destino non era stare qua.
In quarta superiore capii di voler andare in America e girai diversi siti internet per cercare l'università che potesse fare al caso mio.
Con l'aiuto della mia professoressa d'inglese avviammo tutte le procedure per l'iscrizione e infine, prima del diploma, risultai idonea al test di ammissione per l'università di Atlanta.

Il mio arrivo al campus non fu uno dei migliori.
La mia compagna di stanza non era ancora arrivata ed ero stufa di passare le ore ad osservare il letto vuoto di fronte al mio, volevo sapere di più su questo posto, sugli studenti e sulle loro culture, così vagai nella speranza di incontrare qualcuno con cui poter dialogare tranquillamente.

«Sai che non dovresti andare in giro per questi corridoi? Ti sei persa vero? Le stanze delle ragazze sono dall'altra parte» disse un ragazzo

Il suo accento non era uguale a quelli sentiti fino ad ora.
Era più fluente e capivo meglio quello che diceva. Imbarazzata alzai una mano in segno di saluto, ma non riuscii a dire nemmeno una parola. Tornai nella mia stanza.
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Questo libro è un'opera di fantasia. Tutti i personaggi, i nomi, i luoghi e gli avvenimenti contenuti nell'opera sono fittizi. Ogni somiglianza a persone reali, vive o decedute, a organizzazioni, eventi o luoghi è puramente casuale.

Grigori - The Dark Angel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora