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Ciao a tutti, sono Carmen e questa è la mia prima fanfiction in assoluto, spero vi piaccia!

Fuori è buio e subito mi vengono in mente tutti i miei giorni felici, giorni in cui i miei unici problemi erano quali abiti indossare il giorno dopo e la linea di eye-liner che veniva sempre imperfetta.

Giorni in cui mi lamentavo di non avere abbastanza coraggio per espormi pur di non sembrare sempre la solita adolescente "asociale" con le cuffiette e il telefonino come compagni di vita.

La porta della mia camera da letto sbatte di colpo e immagini che pensavo di aver rimosso tornano a galla più forti di prima nella mia mente.
Penso a Chris, rimugino su tutto ció che abbiamo passato insieme, come la nostra storia con il tempo sia arrivata ad un punto di stallo, benchè sia durata quasi due anni oramai era
tutto in discesa.

È stato il mio primo amore, ma tutti dicono che il vero amore ti debba far provare i crampi allo stomaco per l'emozione, che il vero amore debba farti pensare ad un futuro insieme eppure se io dovessi pensare al mio di futuro non mi vedrei accanto a lui.
Sono perció convinta che quello a cui sto pensando da un paio di settimane sia la scelta giusta.

Di fretta mi alzo dal mio comodo letto e prendo il cellulare, cerco il suo nome tra la miriade di contatti e appena lo leggo sento già i sensi di colpa arrivare dritti sulla mia faccia.
Come faró a ferire la persona con cui ho condiviso la maggior parte delle mie giornate in questi ultimi anni?
Puó sembrare che io sia una ragazza forte e sicura di se stessa ma non è affatto così, anzi sono tutto fuorchè quello.

Mi faccio forza e premo sul verde facendo partire la chiamata, tre squilli rimbombano nelle mie orecchie come se fossero campane.
D'improvviso sento la sua voce che mi risponde e le mie gambe tremano consapevoli, decido così di sedermi ai piedi del letto.
"Ehi ciao" gli rispondo io flebilmente, "Allora hai deciso?Perchè sai le due giornate che ti servivano per pensare sono appena concluse"mi dice lui con una voce abbastanza sgorbutica, questo mi infastidisce e anche molto.
Prendo fiato, quello che diró cambierá completamente la mi vita... ci sono "Si ci ho pensato e ho deciso che è meglio se ci lasciamo" dico senza nemmeno prendere aria.

                 \\Il giorno dopo\\

Mi stiracchio leggermente sentendo la mia sveglia trillare, l'ho sempre odiata però mi faccio coraggio e controvoglia mi alzo.
Sento la voce di mio padre dal piano di sotto che mi incita a muovermi, evidentemente sono in ritardo.
Non sopporto andare di fretta perché non riesco a fare niente di tutto quello che mi ero prefissata, stavo ultimando la mia preparazione dopo essermi lavata di corsa quando sento un bussare continuo alla porta.
"Kathline sbrigati o farai tardi a scuola" dice mio padre dall'altra parte..." buongiorno anche a te papà" dico mentre cerco di allacciarmi le scarpe saltellando su una gamba sola ... "comunque si sto per uscire" concludo poi.

Prendo lo zaino da terra e mi avvio al piano di sotto, trovo mio padre che sta bellamente ridendo e non capendone il motivo gli chiedo il perché.
"Se tu potessi vedere te stessa in questo momento..."continua in una fragorosa risata,corro allo specchio affianco alla porta nell'ingresso e mi guardo, di primo impatto non capisco quale sia il problema poi guardo i miei capelli e subito le mie mani corrono a sistemarli...erano completamente arruffati.
Ringrazio non molto garbatamente mio padre e dopo averlo salutato chiudo la porta alle mie spalle, un vento gelido mi investe appena uscita e deduco sia normale visto che siamo ai primi di Dicembre, uno dei miei mesi preferiti.
A passo svelto cammino per le vie della mia città, ho sempre amato vivere a Brighton ma nonostante sia una città balneare io la preferisco di gran lunga l'inverno.

Oggi il tempo rispecchia anche il mio modo di essere in questo ultimo periodo, è sempre nuvolo e uggioso proprio come me.
Dó un'occhiata al mio cellulare per controllare l'orario e mi accorgo che dovrei già essere fuori al cancello della mia scuola quindi anche oggi arriverò in ritardo.Compongo il numero della mia migliore amica e dopo due squilli la sento urlare "Kate Jones ma dove diavolo sei finita sono qui che aspetto te da quindici minuti, mi sarà passata davanti tutta la scuola" inizia lei sclerando, riesce sempre a mettermi di buon umore.
"Ray è il minimo che tu mi debba aspettare oggi, pensa al sabato sera e alle ore che impieghi per prepararti...che ti sia da lezione", replico io ridendo mentre la vedo da lontano, sono quasi arrivata "girati nana sono dietro di te" concludo il discorso e stacco la chiamata quando vedo Rachel voltarsi.

Mi manca ancora qualche metro alla meta quando vedo una moto sfrecciarmi davanti ed entrare nel parcheggio della scuola, "quel cretino mi ha tagliato la strada ci mancava poco ed ero morta" impreco quando arrivo da Rachel.
"Non ci pensare sarà il solito coglione di turno, il bello e impossibile, con i soldi ma senza sale in zucca" dice Rachel e iniziamo a ridere.
La porta principale della scuola si avvicina sempre più e posso definitivamente dire addio alla mia allegria, mi aspettano le sei ore più insopportabili della giornata.
Fortunatamente è il mio ultimo anno, questo un po' mi consola.

Charlie's POV

Dio ma è modo quello di camminare per la strada? Cosa insegnano a questi giovani d'oggi, come si usa il cellulare? Come se il cervello fosse un semplice optional.
Tutti questi pensieri mi annebbiano il cervello e per di più il fatto di dover fare da nuovo assistente di musica mi innervosisce molto, in fondo ho soltanto ventun anni e non sono poi tanto diverso dai ragazzi di oggi.
Parcheggio la mia adorata moto e con calma mi dirigo verso la direzione, luogo in cui conosceró il professore che dovró assistere.
Busso alla porta e saluto cordialmente il preside che mi scorta poi dalla segretaria, signora paffutella ma dal viso dolce...assomiglia molto a mia madre.
"Signora Gallak ma è sempre tutto così frenetico qui?" le chiedo mentre mi ravvivo i capelli con una mano, inizio ad essere molto agitato perchè sento che mi stanno sudando le mani.
"Si signorino Puth è meglio che si abitui a questo ritmo altrimenti la avviso che non reggerà, anche se mi sembra un ragazzo in gamba... le auguro il meglio" mi dice prima di lasciarmi davanti all'aula di musica dove deduco ci sia il professore.

Mi preparo mentalmente e dopo essermi dato una sistemata sono pronto a bussare alla porta, un secondo dopo la voce ferma e pacata del professor Jackson mi dà il permesso di entrare.
Non credo ai miei occhi dallo stupore, appena entro una classe intera di stupidi adolescenti mi sta guardando come se fossi un alieno, la maggior parte delle ragazze mi fissa con adorazione mentre i ragazzi mi scrutano con sospetto.
"Buongiorno signor Puth si sieda qui affianco a me, avremmo molto da fare assieme durante questo anno scolastico" ho la bocca secca ma nonostante ció rimango concentrato e faccio quello che mi viene detto.
Non so ancora quello che mi aspetterà ma a priori credo che non mi piacerà.

Kathline's POV

Sono finalmente trascorse sei ore e posso dire di avercela fatta, non vedo l'ora di buttarmi sul letto e ascoltare la mia musica preferita.
Con la coda dell'occhio vedo lo stesso ragazzo di stamattina salire sulla sua moto e lo maledico mentalmente.
"Magari ti fai male"impreco a bassa voce mentre Rachel ride.

Charlie's POV

Maledetto me e quando ho accettato questo corso di lavoro, tutto per far felici i miei.
A me piace fare musica non servire e riverire un vecchio frustrato, salgo sulla mia moto mentre già penso alla melodia per una nuova canzone.

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Ciao a tutti chiamiamolo spazio "autrice" dai, anche se in fondo di autrice non ho proprio nulla.
Conosco wattpad da molti anni e vi ci sono sempre stata come lettrice, ma da qualche mese a questa parte mi ronzava in testa l'idea di scrivere.
Così ho provato ed è uscito questo che avete appena letto, sinceramente non mi aspetto nulla, vi prego solo di lasciare qualche commento nel caso in cui qualcosa non vi piaccia oppure una stellina in caso contrario.
PS: Ci tengo a precisare che non ho tenuto conto dell'età reale di Charlie, quindi non fateci caso mi serviva un Puth più piccolo.
Con tanto affetto, Carmen ❤️

AS YOU ARE || Charlie Puth FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora