Credevo in lei,sapevo che era forte.
Io se fossi stato abusato non sarei di sicuro qui. Guardatela.
È forte.
Ma lei non se ne rende conto.Ora sta piangendo sulla mia spalla.
Ieri si è tagliata, in profondità anche.
Si alzò da me. Niente lacrime. Occhi rossi. Ma niente lacrime.
-ho finito tutte le lacrime Ale..- talmente tante sono le volte che ha pianto, che ha finito tutte le lacrime. -ed è terribile..perché vorrei piangere, ma non ci riesco cazzo..- prese il telefono e mise una canzone. 'Cry"
-Ale voglio restare sola..- annuì e lentamente scesi dal letto e dopo averle lasciato un bacio sulla guancia uscì. L'ultima cosa che vidi prima di essermene andato fu una lametta. Cazzo.
In quel momento volevo urlare, piangere, tirarmi i capelli. Perché?
Perché sapevo che non mi restava ancora molto tempo con lei.
~
-hai mangiato ieri?- le chiesi davanti a scuola.
Non rispose. Si limitò a guardare il biondo.-..e stamattina?- si allontanò da me sbuffando.
-dopo mangerai?- si fermò girandosi furiosa.
-no cazzo non voglio più mangiare- scappò via.
In corriera mi sedetti accanto a lei. Il mascara colato, gli occhi rossi, le labbra gonfie.
-ti chiedo solo di starmi vicino..- le sorrisi e mi appoggiai a lei.
-ti prego Beth..-
-shh..andrà tutto bene..-
Non volevo che si uccidesse, che non mangiasse, che si tagliasse. Volevo solo vederla sorridere.
Te ne andrai vero? Mi lascerai solo?
#SpazioAutrice
Se volete il continuo vi chiedo solo di commentare e votare.
STAI LEGGENDO
Angelo Dagli Occhi Fragili
Short StoryLei: cinica, sola, bipolare, infelice, in gravi condizioni psichiche, ma soprattutto destinata ad una morte crudele, più veloce della luce, più rapida dei battiti delle palpebre, più veloce di un sospiro. Un attimo fulmineo; un attimo che spazza vi...