Smothered Sara

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Era una calda estate di agosto, Sara e Nicole stavano giocando tranquillamente, quando, dal piano di sotto, i loro genitori incominciarono a litigare,  come sempre,  ormai era un'abitudine per loro, anche se Nicole ne era intimorita. 
"Ora basta, vado da loro e li fermo!" Si alzò Sara, Nicole tentò di fermarla, ma nulla.
Sara gridò un "basta".
Tutto cessò.
Tranne quando suo padre li diede un calcio facendola sbattere allo spigolo del mobile, era ubriaco.. come sempre.
Lui uscì. Sara corse al piano di sopra mentre sua madre si sedette sulla sedia cercando di far  finta di nulla.
Nicole guardò Sara, dicendo un "stai bene?" Debole.
Sara alzò la testa sorridendo mentre aveva gli occhi lucidi  e disse "-tentar non nuoce no?-".

Passarono giorni e arrivò settembre
Sara  si alzò e andò a svegliare Nicole, che non voleva alzarsi.
" Nicole alzati!! Guarda che giorno è!" Disse Sara sorridendo.
"Hm.. cos.. ASPETTA! IL MIO COMPLEANNO!" Nicole si alzò subito saltellando.
Scesero le scale, però qualcosa non andava, la loro madre aveva un aria parecchio triste.
Non fecero nessuna domanda, si prepararono e andarono a scuola.

Tutto andava bene, arrivò una supplente da un aria molto gentile. Fece l'appello per conoscere meglio gli alunni.
" Sara Katherine Jefferson?"
Sara alzò la mano, era all'ultimo banco e non la notò subito.
Poi fece delle domande per conoscerli di più.
" hmm.. Sara giusto? Hai sorelle? Fratelli? " disse la professoressa sorridendo.
" si, una sorella, si chiama Nicole ed è di questa classe" rispose lei, anzi se non se la sentiva di dire poi il perché.
" oh.. come mai?"  Domandò dispiaciuta lei.
"Sono stata adottata, abbiamo tutte e due 16 anni.. cioè, lei 16 oggi e io 15" Sara guardò Nicole che sorrideva.
"Ecco perché Nicole ha gli occhi azzurri e capelli biondi,  e tu occhi.. verdi giusto?  E capelli scuri.."

Passarono le ore. Suonò la campanella e uscirono tutti da scuola.
Mentre Nicole camminava vicino a Sara, due ragazzi per sbaglio si scontrarono con Sara, facendola cadere.
"Ehi guarda dove vai!" Disse il ragazzo.
Sara aveva sempre un ciuffo sull'occhio sinistro, si levò mostrando il suo occhio blu diverso da quello verde.
I ragazzi incominciarono a ridere.
Sara era confusa, ma rendendosi conto del ciuffo, si rialzò e lo ricoprì.
Prese Nicole dalla felpa e la portò via mentre ridevano.

Era da una settimana che non si sentivano litigi, era molto strano, troppo, ma piacevole.

Passarono settimane, ormai era stata presa di mira.
Stranamente chiamarono Nicole e Sara in segreteria.. dissero che trovarono loro padre annegato nel lago vicino.
Nicole e Sara rimasero traumatizzate, avevano paura di tornare a casa.

Uscirono da scuola mentre Nicole piangeva ancora, e Sara si tratteneva. Ci pensarono più di due volte prima di entrare a casa.
Entrarono, la madre era tranquilla, troppo.
Sara e Nicole non pranzarono e  salirono le scale piano.

Il giorno dopo Sara venne sospesa per aver aggredito violentemente due ragazzi, quelli che la prendevano in giro.
Sara sapeva che quel che ha fatto era giusto, però si sentiva molto in colpa.

Sua madre però, da quando morì suo marito, fece di tutto a Sara, c'è l'aveva a morte con lei
Ogni volta si rinchiudeva in bagno a piangere,ma quando usciva sorrideva, facendo  finta di nulla, anzi se sua madre li ripeteva sempre "si, vai, sorridi finché puoi!."

Erano le 22, Sara finì di fare i compiti, Nicole era uscita per comprare delle cose.
Sara andò finalmente a dormire per la stanchezza.
Ad un tratto la porta si aprì.
Sulla soia della porta stava una figura non molto chiara  che aveva un cuscino in mano.
Finalmente la figura si fece vedere.
Era sua madre.
Appoggiò il cuscino sulla faccia di sua figlia.
Sara aprì di colpo gli occhi.
Incominciò a fare pressione sulla  faccia soffocandola, Sara incominciò ad agitarsi cercando di liberarsi, ma dopo pochi secondi, i suoi movimenti si cessarono.
Sua madre la coprì, facendo finta di nulla.
Nicole pensava stesse dormendo, non ci diede caso.
Ma il giorno dopo sua madre fece finta di piangere, arrivarono dei becchini che misero su una bara Sara, facendola restare  ancora un giorno, per richiesta della madre.
Nicole era distrutta.
Sara addosso aveva la sua solita felpa blu e grigia a zip, la sua preferita.

Era ormai notte.. sua madre andò ridendo vicino alla bara di sua figlia, ma non stava.
Rimase sconvolta, dove poteva essere?
Nel corridoio vicino alla porta si vedeva un ombra, lei indietreggiò.
"Mamma... potevo certamente dormire da sola..sai?.." si sentiva una voce, la riconobbe.
"No..no no no è impossibile! Sto sognando.. tu sei morta! Ti ho ucciso io!"
Sua madre guardò il coltello, ad un tratto esso sparì. Si ritrovò Sara davanti con il coltello alzato.
Sua madre incominciò a piangere per il terrore.
"Mamma..  perché non sorridi?"
Non fece in tempo a parlare  che colpì  subito in pieno  sua madre sulla fronte da sua figlia cadendo pesantemente per terra mentre lei rideva.
Nicole aprì gli occhi di colpo sentendo il tonfo.
Si immobilizzò vedendo due occhi, uno verde e uno blu che si illuminavano nel buio.
Nicole capì chi era e si coprì con le coperte per il terrore.
"Non.. n-non ho fatto nulla io Sara.." incominciò a piangere.
"Infatti è stata mamma" disse sorridendo Sara
"...mamma?..."
Sara si avvicinò molto.
"Shh.... Sorridi finché puoi Nicole..."

Non si seppe nulla di Nicole, trovarono solo il cadavere di sua madre, ma di Sara e sua sorella nulla.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 09, 2017 ⏰

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