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Cosa fare?
Dirigiti ora verso la cella di Jungkook.
-Aspetta il giorno successivo per incontrare Jungkook.

Sospiro, posando la tazzina, che ancora ho fra le mani, sulla scrivania, ricoperta da varie cartelline dai colori più strani. Non saprei neanche che nome dare ai colori che in questo momento sto guardando. Però devo ammettere che sono colori che mi piacciono. Forse proprio perché sono fuori dal normale. Si distinguono. Attirano subito l'attenzione dell'occhio umano, abituato ad osservare colori così piatti e monotoni.

Lentamente mi alzo, chiamando all'ordine il ragazzo che poco prima mi ha servito il caffè, rivolgendo i miei occhi alla sua figura: in questo momento è accanto ad un ragazzo, poco più grande di lui, o almeno credo. A differenza sua, il ragazzo che ai miei occhi sembra più grande di quello che ho capito chiamarsi Akihiko, ha uno smoking nero. Probabilmente un altro cameriere come lui.
Il ragazzo dall'identità ancora a me sconosciuta, sembra molto più a suo agio del minore. Chiacchiera anche con altri suoi colleghi, mentre il più piccolo se ne sta in silenzio, ad osservarsi i piedi, in attesa di qualche ordine da parte di un suo superiore, o dalle persone che lavorano qui.

Difatti, appena lo chiamo, sembra accennare un sorriso, o così mi pare. Subito scatta, avanzando a passi veloci verso di me.

«Ambientati velocemente, se non vuoi fare la mia fine.»

Dico, infilando una mano nella tasca dei pantaloni, mentre con la mano libera porgo la tazzina da cui ho consumato il mio caffè, lasciando che il ragazzo la afferri, notando con quanta insicurezza lo faccia. Ha forse paura che gli possa cadere? Beh, cose del genere capitano. Ecco perché gli sussurro di non preoccuparsi. Anche se gli cadesse dalle mani, è solo una tazzina. Di certo, rompendo una tazzina non provoca la fine del mondo o altre cazzate simili.

«Sei nuovo qui, vero?»

Chiedo, fissandolo con occhi curiosi, infilando anche l'altra mano nelle tasche dei pantaloni, leccandomi le labbra appena vedo un cenno di acconsenso da parte sua. Immaginavo. Anche se, in effetti, il suo comportamento può benissimo derivare da timidezza, con o senza essere nuovo del posto.

«Sul serio, cerca di farti amicizie, startene da solo nell'angolino non aiuterà a nulla. Se non sei tu a fare il primo passo, non credere che lo faranno gli altri.»

Aggiungo, prima di voltarmi e salutare con un cenno della mano il più piccolo, non interessandomi al fatto se abbia ricambiato o meno, anche perché non sono nella possibilità di saperlo, visto che gli sto dando le spalle. Una cosa un po' maleducata da parte mia, ma poco mi importa onestamente.
L'unica cosa che vedo, prima di voltarmi, e il movimento che fa con il capo: su e giù, su e giù. E, attenzione, so che da questa descrizione qualcuno può intuire qualcosa di fortemente ambiguo, ma così non è. L'ho solo visto annuire.
E in ogni caso, non credo che un ragazzo così timido possa compiere gesti così perversi.

Camminando a passi lenti, mi dirigo verso un uomo che ho adocchiato poco prima di alzarmi. È l'unico in uniforme. L'unico che possa davvero aiutarmi a cercare colui a cui sono interessato. O che almeno possa darmi qualche indicazione. Peccato che entro due secondi sparisce totalmente dalla mia vista, come se il destino mi stesse impedendo di raggiungere il mio obbiettivo.

Nel frattempo mi guardo attorno. È la prima volta, come forse ho già detto, che esploro questo luogo. E ho appena notato che non mi sono neanche presentato. E se state leggendo queste righe, significa che qualcosa della mia vita vi interessi, o almeno ipotizzo.
Come forse avrete già capito, il mio nome è Kim Taehyung, TaeTae per gli amici, quindi per poche persone. Una fra queste Jung Hoseok, un ragazzo con cui ho avuto il piacere di fare amicizia circa cinque anni fa, al liceo. Era ed è un secchione, anni fa il secchione della classe, ora il secchione del dipartimento in cui lavorano molti miei ex colleghi. Non lavora con me, lavoriamo in due posti totalmente diversi, ma ci aiutamo a vicenda quando qualcosa non torna ai nostri calcoli.
Lui attualmente è fidanzato, non conosco il nome della fortunata, ma sono contento che abbia finalmente trovato qualcuno con cui condividere la sua vita.
Io invece sono single, ho provato più volte a fidanzarmi, ma ogni singola relazione è andata peggio di quella precedente. Erano tutte ragazze di cui mi stancavo. E che alla fine preferivo tradire piuttosto che convincerci ancora qualche giorno.

ᴘʀɪsᴏɴᴇʀ ₈₀₅ | ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora