Lara non era speciale, non aveva nessun potere o doti soprannaturali, era una semplice ragazza ma un po' più complicata del resto delle sue compagne.
La vedevano tutti come un mito, era in grado di far ridere chiunque, anche i senzatetto; ti guardava negli occhi e capiva cosa avessi, a volte era molto superficiale d'altronde aveva solo 17 anni eppure anche solo sentire il suo nome cambiavi umore. Quel giorno però era triste, la notizia della morte del padre era su tutti i giornali, ovunque lei andasse c'era gente che la fermavano per farle le condoglianze e spendevano parole dolci sul suo conto, l'unica cosa che Lara poteva fare era un finto sorriso, ringraziare e andarsene con le lacrime agli occhi. La mamma le aveva detto che Jason era morto per un blocco alle vie respiratorie nessuno sapeva come fosse successo e quando Lara provava a chiedere di più a Jennifer sua mamma, la sdeviava con qualche tentativo stupido. Sapeva solo che era a salem dove abita il padre di Jennifer, facendo il ricercatore era sempre in viaggio, aveva scelto un luogo ricco di misticismo e voleva sapere di più sulle streghe di salem. Sarebbe dovuto stare lì solo 10 giorni e invece non tornò più.
Le settimane passavano e la madre di Lara, Jennifer, aveva deciso che trasferirsi sarebbe stata la scelta migliore considerando il fatto che suo padre era vedovo ormai da molto tempo e Stava iniziando a diventare molto vecchio e malato. Lara non voleva cambiare città tanto meno le sue abitudini ma non poteva creare un altro dispiacere a sua madre. Lara studiava nella scuola del paese, non era male anzi era una delle migliori nella zona, avrebbe voluto finire gli studi e poi iscriversi a medicina mentre Jennifer insegnava alle scuole elementari del paese vicino.
Gli studi le occupavano molto tempo eppure lei riusciva a far combaciare tutti i suoi impegni e uscire con le sue amiche.
Un mese prima della morte del padre aveva concluso il terzo anno scolastico a pieni voti e i suoi genitori le avevano regalato due biglietti per lei è la sua migliore amica in una di quelle città ricche di mistero che a entrambe piaceva. Arrivó il giorno di partire, era agitata, non aveva mai viaggiato senza genitori se non per le gite scolastiche ma si trattava comunque di una sola giornata. Provava un senso di libertà ma nello stesso tempo un po' di malinconia, aveva paura di lasciare sua madre da sola ma dentro di se sapeva che era meglio allontanarsi un po' da quella situazione e prendersi del tempo per pensare a se stessa e stare con la sua migliore amica.