Capitolo 2

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Jake era appena tornato a casa dagli allenamenti, era rimasto scioccato, non riusciva ancora a credere che Semir fosse stato così severo con il suo amico; da quando aveva varcato la soglia di casa aveva iniziato a domandarsi che cosa Semir volesse dire con quel " facciamo i conti a casa " erano forse fratelli?, cugini? Jake era sempre più confuso; smise di porsi troppe domande ed andò a letto, il giorno dopo avrebbe dovuto affrontare il suo primo giorno nella nuova scuola.
I raggi del sole filtravano dalla finestra semi chiusa, Jake si era svegliato da poco, era emozionato ma anche nervoso, si chiedeva come sarebbero stati i suoi nuovi compagni. Quando arrivò in classe si sarebbe aspettato di tutto tranne che trovare lui; appena varcata la soglia dell'aula era rimasto sbalordito nel vedere Semir seduto in ultima fila, era sicuro che fosse più grande di lui di almeno due o tre anni, ma allora che ci faceva lì? Quando il biondo si accorse della presenza di Jake iniziò a fissarlo in maniera strana, il più piccolo distolse lo sguardo rendendosi conto di essere rimasto per troppo tempo immerso nei suoi pensieri. Si mise a sedere nel unico banco libero, accanto ad una ragazza, facendo finta di niente, ma sentiva ancora lo sguardo del più grande bruciargli sulla schiena. Per Jake le ore passarono molto in fretta, aveva fatto amicizia con la sua compagna di banco Daniela; purtroppo non era stato lo stesso per Semir, che dal momento che aveva visto il moro aveva continuato a pensare ad un modo per farlo diventare suo, dal giorno prima quando lo aveva visto giocare non riusciva a togliersi dalla mente quei grandi occhi marroni e quanti pensieri sporchi aveva fatto sulla sua piccola bocca. 
Siccome la casa di Jake era non era molto lontano dalla scuola si incamminò in quella direzione; a metà tragitto un suv nero si accostò vicino a lui, il guidatore tirò giù il finestrino, Jake all'inizio si impaurì ed aumentò il passo, ma quando l uomo al volante iniziò a parlare capì chi era e si arrestò di colpo; aveva paura, ma una parte di se lo costrinse a fermarsi.
- sali, ti porto a casa- disse Semir con il suo solito tono autoritario.
-no, vado a piedi sono quasi arrivato- rispose Jake, guardando il ragazzo biondo al interno del suv troppo costoso per i suoi gusti.
- non era una domanda, sali! , non lo ripeterò in altra volta e non costringermi a scendere- Jake titubante salì in macchina, inizialmente nessuno dei due proferì parola, il veicolo percorreva la strada a gran velocità , per Jake era come una corsa contro il tempo, osservava le case che si susseguivano una dopo l atra velocemente.
- casa mia è da quella parte- disse rivolto verso Semir che stava svoltando nella direzione opposta. Il biondo gli lanciò una rapida occhiata prima di rispondere.
-prima dobbiamo andare in un altro posto - annunciò con la solita voce dura .
-NO! Voglio andare a casa, accosta e lasciami scendere!- la voce di Jake era sicura, ma allo stesso tempo lamentosa. Semir aveva iniziato ad irritarsi, non gli piaceva l atteggiamento con cui gli si era rivolto il più piccolo. Fermò la macchina e scese. Jake lo imitò seguendolo verso il grande parco davanti a loro .
- non mi è piaciuto il tono con cui ti sei rivolto a me poco fa. Vedi di moderare i termini- la voce di Semir era fredda come il ghiaccio e le parole che gli erano appena uscite dalla bocca suonavano come un avvertimento.  Jake non sapeva dove avesse trovato il coraggio di rispondergli.
- mai io ti parlo come mi pare! Ma chi ti credi di essere!- il biondo rimase un po' sorpreso all'inizio , non si aspettava una risposta così pungente dopo l avvertimento che gli aveva appena dato. In un secondo momento si rese conto della maleducazione con cui gli si era rivolto . Si alzò infuriato dalla panchina su cui era seduto, avvicinandosi pericolosamente al più piccolo, che di conseguenza indietreggiò un po' spaventato.
- ti sei cacciato un un grosso guaio bambolina , non ti conviene farmi arrabbiare- disse Semir tra l arrabbiato e il malizioso con uno sguardo pieno di lussuria che spaventò un po' Jake.
- dici così solo perché sei più grande e più muscoloso, ma in realtà sei solo uno stronzetto-  Semir a quelle parole si infuriò, nessuno aveva mai osato rivolgersi a lui con quel linguaggio impertinente, non pensando alle conseguenze gli diede uno schiaffo, non aveva fatto in tempo a ragionare il suo cervello era sopraffatto dalla rabbia. Jake rimase per un attimo stordito con lo sguardo puntato il quello del più grande, poi voltò le spalle e se ne andò .

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⏰ Last updated: Oct 13, 2017 ⏰

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