Il Mondo Degli Umani...?

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<<Punto di Vista di Mark>>

Era una fredda giornata sulla Terra, nebbia... Ghiaccio e neve dappertutto, il chiasso dei bambini che giocavano fuori non mi faceva concentrare sul mio studio, dovevo assolutamente recupare una materia e dovevo darmi da fare! 3^ media... Voi direte: "Ohhh! Sai che fatica fare la 3^ media! Non è niente!" ...idioti... Comunque... Io non vado in una di quelle scuole dove tutto è normale... Professori simpatici... Compagni gentili e adorabili.... Scuola ben organizzata.... La mia scuola è completamente diversa da tutte le altre! Perché?! Sono un ragazzo normale anche io, no...?
Cosi non era...

<<Punto Di Vista Di G>>
Solite cose... Pat, coccole, noia, colazione, pat, coccole, noia, pranzo, pat, coccole, noia, cena, pat, coccole, noia, Ora di dormire... Ma chi me lo fa fare?
Questa vita è noiosa, se non fosse stato per mio padre...

Mio padre era un brav'uomo! Molto bravo! È il classico papà che tutti vorrebbero!... O almeno cosi credevo....
Ero viva e vegeta, e dormivo... Mi svegliai per il rumore della finestra che batteva... Mi alzai per chiuderla, sentii la voce di mio padre. Ero felicissima! Non lo vidi per un mese intero... Scesi per abbracciarlo, ma mi fermai accanto accanto alla porta, lontano dalla visuale dei miei genitori... Iniziai ad origliare la loro conversazione... Chiese a mia madre qualche soldo per ripagare i debiti che aveva con gli strozzini... Sapete come sono fatti no? Ne chiedi mille? Loro il mese dopo ne vogliono due mila. La conversazione duró una buona Mezz'ora, mi se detti e continuai ad ascoltare.... Ad un certo punto sentii una parola straziante da mio padre, che mi fece gelare il sangue. Ma a dirla tutta non era una singola parola, era una frase. Tutt'ora la ricordo perfettamente... Non la scorderò mai più.
"Ti ammazzo! Non avrei dovuto fare figli con te!"
...

Ma poi, mi chiesi una cosa.... Aveva detto "Figli" o sbaglio? Eppure ero figlia unica, da quel che sapevo. Non ho mai sentito di fratelli o sorelle. Mi viziavano, ma non ero una di quelle che si lascia incatenare dal denaro. Mi misi a piangere, poco e in silenzio... Poi vidi una scia di sangue che usciva dalla porta.... Sporsi poco la testa e vidi mia madre con un panno sulla bocca e del sangue che me colava dalla gola... Mio padre mi guardò e mi disse: "Amore... Calmati... Non è successo niente, la mamma ha avuto solo un malore, niente di più!" ridendo come un pazzo, ma aveva in coltello in mano! Come potevi credergli?! Mi si avvicinó minacciosamente, io corsi in camera mia, chiudendo la porta a chiave... Sarebbe giunta li la mia fine! A soli 5 anni! Mi nascosi sotto il letto... Mio padre sfondo la porta. Aveva in mano uno di quei forconi per il camino... sapeva dove fossi e cosi infilzò il letto, prendendomi in pieno. Tolse l'arma e mi prese in braccio... Ero in fin di vita,ma riuscii a guardate la tristezza e le lacrime che scendevano da lui.

"Adesso andrai dalla mamma... Vi raggiungeró presto.... Ti voglio bene, principessa di papà"

Cercai di abbracciarlo ma con il coltello mi tagliò la gola... Con la poca voce che avevo li dissi: "Ti Voglio Bene..."

Nero. Completamente nero. Rimasi cosi per circa 2 mesi, fino a quando inizia a vedere qualcosa... Era un ragazzo! Ero in strada, con un vestito bianchissimo, nonostante fossi accanto ad una pattumiera... La mia pelle era pallida... Vidi il ragazzo che mi sorrise, Mi prese in braccio e mi strinsi a lui con occhi chiusi, facendo finta di essere senza conoscenza. Mi portò a casa e, appena "svegliata", mi disse se volevo una tazza di tè... Io risposi di si, poi chiesi il suo nome... Si chiamava Mark.

G e MarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora