Quella notte Pryus non dorme.
"Ehi..so che sei lì" sussurra
Tyca sobbalza "Pryus?!"
"Sì sono io.. tutti dormono, le guardie?"
"Dormono anche loro"
"Avvicinati..mi sento solo"
Tyca così si siede davanti alle sbarre metalliche della gabbia e porta avanti una mano finché non sente le orecchie del demone.
Lui si avvicina, nella penombra i suoi occhi vedono distintamente la ragazza, i capelli rossi e ricci di lei sembrano arruffati quasi quanto i suoi ed i suoi occhi sono blu come il più limpido dei ruscelli.
La ragazza accarezza le sue catene e mormora: "Non è sicuro parlare.. se ci scoprissero..."
"Basta non farsi beccare piccola.." risponde Pryus con una certa sfrontatezza.
Lei arrossisce e, pur non essendo convinta che sia la cosa migliore da fare, continua a parlare con lui.
"Sembri così..umano..quando non combatti"
"Oh ma davvero, solo per te signorina"
"Ma smettila.."
"Lo so che ti piace quando faccio così, lo vedo nei tuoi occhi"
"T-tu cosa?.."
"Io ti vedo Tyca, anche se c'è poca luce posso vederti, guarda"
Così dicendo allunga una mano e le sfiora una spalla, lei sussulta.
"Non spaventarti, i miei artigli sono lunghi ma non ti faranno male"
A tentoni la ragazza riesce a far combaciare le loro mani, una morbida e fine, l'altra indurita dalle ferite.
Improvvisamente una porta si apre e un omone armato fino ai denti urla: "CHI PARLA?! Signorina Tyca è lei? Stia lontana dalle gabbie è pericoloso!"
Per fortuna ella fa in tempo a spostarsi prima che la luce si accenda
"Oh no no stavo parlando da sola!"
"Suo padre mi ucciderà se sa che la ho lasciata sola signorina, venga coraggio"
Così dicendo la porta via.
Pryus si guarda la mano mormorando: "le nostre mani si somigliano..." per poi tornare a dormire.
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Le Mie Catene
RomanceQuando vivi uccidendo il rosso dell'amore si mischia a quello del sangue Tra chi vive e chi sopravvive due prigionieri, l'incapace di amare e l'incapace di perdonare, scopriranno che le catene più dure sono quelle che li legano l'uno all'altro in un...