I ❄ Cinque anni dopo

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Nonostante la fitta neve, sentiva quasi caldo sotto il lungo cappotto di lana, tanto era abituato alle temperature assai più rigide degli inverni russi.
Giunse di fronte all' orfanotrofio, si diresse al grande portone a due battenti e bussò tre volte in modo energico....ma nessuno rispose.
La propietaria vedendo dallo spioncino la svastica e le altre pezze militari sul petto del ragazzo si rifiutò di aprire a primo istinto, per paura; ma fu la paura a farle cambiare idea, dopo le minacce e i colpi sul legno del soldato armato, il quale si era accorto della presenza della donna.

~M-mi perdoni il ritardo signore cosa...cosa desidera??
~Sto cercando un ragazzo, Yuri Plisetsky, si trova qui non è vero?"
~Ah! Plisetsky~
Tornó poco dopo col ragazzino dai capelli biondi e uno sguardo aggressivo.

~LASCIAMI VECCHIA RACCHIA~

Glielo lanciò addosso
~Te lo puoi tenere, questo qui crea solo problemi; non vale la pena di sprecare una briciola di pane per uno come lui.

E di fatti quando Viktor lo prese per le spalle sentì ogni suo piccolo osso e fascio nervoso, ma aveva visto così tanti bambini-scheletro che ormai era diventata una cosa quasi naturale.

~Grazie~ disse freddamente e se ne andò trascinando Yuri.
~Che cazzo... LASCIAMI NAZZISTA DI MERDA!!!
~Finiscila non devo farti del- ~
Ma non gli fece finire che il ragazzino gli diede un calcio nel ventre.
~Gggh!!!...piccolo...~ Gli diede uno schiaffo facendolo cadere, in modo da poterlo legare.
Yuri si fece trasportare senza troppa resistenza: era abituato a subire, nonostante continuasse a cercare di apparire forte, come una tigre, anche se era solo un piccolo gattino privo d' artigli e forze. Non aveva nemmeno paura di dove lo stesse portando, la rabbia sovrastava ogni altro sentimento.

 Non aveva nemmeno paura di dove lo stesse portando, la rabbia sovrastava ogni altro sentimento

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(I disegni che vedrete al centro li faccio io :] / Quelli a inizio capitolo no :[ )

Mentre pensava a come scappare, l'auto si fermò e lo sportello si aprì.

~Capolinea~ prese il ragazzino come se fosse una bambolina di porcellana e lo portò dritto nella cantina, di quella che sembrava una normale abitazione.

~MUDAK (мудак) LASC-MMM!!!~ Lo imbavagliò e legò in un tubo di ferro senza dire nulla.
Lo osservò bene in viso: era cresciuto ma i suoi occhi pervasi dall' odio non erano cambiati dall'ultima volta che lo aveva visto, cinque anni prima. Il soldato diventò malinconico, pensando che quel bambino stava per pagare per qualcosa della quale non aveva nessuna colpa.

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//Okey questa prima parte è finita. Visto che è una role in realtà (e io faccio un po' pena) non ci sono parti descrittive e non volevo annoiare. Quelle parole strane che vedete sono in russo e quelle tra parentesi (Мудак, es.) è la trascrizione in cirillico, perché il russo è bello xdxd; se volete chiedetemi di mettere la traduzione. Questa è solo l'introduzione ma andate avanti vi prego :) grazie

Dasvidanja
Да свидания 💋

I'll Survive For Him ~ Yuri on Nazi //Victuuri//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora