Se il solito racconto dedicato alle fanatiche yaoiste di Yuuri on ice avesse una trama seria e studiata e...che...so...fosse ambientato nel 1945, in una Germania sull'orlo di un invasione russa?
Per chi ama shippare Victuri e Otayuri, cose sadiche (...
Il soldato gli portò acqua e cibo, ostinandosi a non proferire parola, con un'espressione indecifrabile e modi del tutto distaccati.
~Non mangio finché non mi dici che diavolo vuoi da me.~ ~Saprai tutto a breve, per ora fa il bravo e fa ciò che ti dico io capito? ~Io non prendo ordini da- ~ Lo prese per i capelli tenendo ben esposta la sua gola, che ora minacciava con un coltellino ~Ti ho detto...di fare ciò che ti ordino io...~ premette ~Mi hai capito???~ Il ragazzino gli rispose sputandogli in un occhio. Prima che potesse colpirlo in piena faccia per punirlo, un urlo di donna lo fece trasalire: ~AAAAHH!!! VIKTOR AIUTO!!!~
Viktor si coprì la faccia con entrambe le mani, imprecando in russo. Yuri gli rivolse uno sguardo malizioso ~Così sei pure tu russo e ti chiami Viktor!!!...e chi è questa la tua ragazza???~ Dalla porta schizzò dentro una persona che si fiondò dietro Viktor, e lo strinse tremando. ~C'era un-un ragno e-enorme, ti prego Viktor uccidilo.~ Yuri scoppiò a ridere con MALIZIA ~AAHAHAHAHAH!! E così questa sarebbe la tua ragazza?!?! Un giapponese piccolo e grasso che tu nascondi illegalmente a casa tua?? Ochigncoroshi (очень хороший) ahahahaha!!!~ ~V-viktor...m-mi dispiace davvero io n-non volevo...ma avevo p-paura e-e...~ era talmente agitato da iniziare a piangere. ~STA! ZITTO! PORCA...~ prese un gran respiro, mentre l'orientale si copriva la testa per paura di ricevere un castigo. ~Avvolte sei così... baka!~ colpì il muro dal nervoso. ~M-mi dispiace così tanto...V-iktor...~ mentre piangeva, il biondino lo fissava con la senzazione di aver già visto quella faccia.
~Yuri, sono Viktor Nikiforov, un soldato delle SS tedesche; devo chiederti dove si trovano le informazioni delle quali era in possesso tuo nonno, preferirei saperlo senza ricorrere alla forza.~ ~Ah si? Chi ti dice che io conosca ciò che mi stai chiedendo? E se non lo dicessi???~ Prese la pistola e gliela piazzò in mezzo agli occhi ~In quel caso non mi saresti più utile ad alcun modo.~ Incrociò gli occhi guardando la canna della calibro 8??? ~Va bene... parlerò appena mi avrai liberato.
Allora lo liberò, ma prima che il biondo potesse accorgersene, il soldato gli prese fulmineo il polso, gli tagliò profondamente il palmo e gli cosparse la ferita sanguinante con del sale. ~Aaahh...EBATH..!!! (Ебать). ~Ti curerò appena parlerai, a meno che non gradisca che la mano ti vada a fuoco.~
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~Brutto stronzo... ti denuncerò per nascondere quel giapponese di merda.~ Cercava ancora di fare il duro davanti al soldato, il quale gli fu subito addosso: ~Se ti azzardi a dire a qualcuno di Yuuri...giuro che- ~ ~...Yuuri...Yuuri... Katsuky...TUUU!!! Dovresti essere morto! Tu DEVI ESSERE MORTO figlio di...~ cercò con furia di raggiungere il giapponese, che stava guardando la scena col latte alle ginocchia. ~Plisetsky fermo!!!~ ~MUORIII!!!~ puntò i suoi occhi assetati di vendetta su quelli a mandorla dell'altro. Viktor colpì un' ennesima volta il ragazzino, con lo scopo di farlo svenire, e così fu. Una volta sistemato questo, si girò verso Yuuri, e lo fissò con interrogazione. Yuuri tutto rosso e col viso rigato di lacrime e sudore, tremava, imbambolato, fissando Plisetsky: ~Io...morto... Perchè...non riesco a ricordare...~
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//E Yuuri entrò in scena urlando da checca. Nel prossimo capitolo vedremo l'ingressso del grande Yakov (Che non fa fondamentale un cazzo ma ci sta). Scrivete commenti, cosa vi piace e cosa no perché io non ho idea di come si scriva una storia.
