che avrei dovuto dirti ma che ho scritto in file dimenticati sul computer.

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Prevért dice che sono i ragazzi che si amano quelli che si baciano contro le porte della notte però anche io e te l'abbiamo fatto e non ci siamo mai amati. O forse sì. Forse ti ho amato solo io. Forse mi hai amato a modo tuo.
Forse c'è solo che i tempi sono cambiati, che i ragazzi si baciano così- senza amarsi ma per sentirsi meno soli- e sono io ad essere ancora ricoperta da una patina d'antichità e sentimento che fa a cazzotti con la tua colonia e la tua voglia di sesso.

Quella dannata piazzetta era piena di passanti, con gli occhi troppo curiosi per prestare attenzione ai loro passi, e noi infastiditi dai loro sguardi insistenti ci siamo riparati in uno di quei vicoli sudici della nostra città.
C'eravamo solo io e te, appoggiati a quella macchina, abbracciati per combattere il freddo, cacciando nuvolette bianche nell'aria fredda della sera scura mitigata da quella luna che ci faceva compagnia ma che rispettava la nostra intimità illuminando discreta le strade.
Io fissavo un po' troppo l'asfalto e strisciavo i piedi per terra, tu guardavi un po' troppo le stelle che si vedevano stranamente bene quella sera e siamo rimasti un po' distanti, per i fatti nostri, anche quando mi hai preso tra le tue braccia.
C'è che io di lasciarmi andare non me la sentivo proprio in quel momento, parlavo poco e ti rispondevo sarcasticamente così tu hai deciso bene di farmi star zitta e di baciarmi piano, tirandomi per i fianchi, mentre le mie mani salivano tra i tuoi capelli e la mia gamba destra s'alzava e tracciava la lunghezza della tua gamba attorcigliandosi poi attorno al tuo bacino, come faccio sempre con tutti quelli che bacio un po' a caso.

Ne ho baciata tanta di gente a caso io. Ci sono anche andata a letto con gente a caso. Però a te mi ci sono affezionata più del solito, ma non m'interessa poi più di tanto.
Che m'importa dell'amore se posso avervi tutti per una notte?

Ad ammazzare la solitudine siamo bravi tutti, ma valla a riempire quella solitudine. Vai a colmare il vuoto che ha lasciato la tua assenza accanto a me, mentre io aspetto ostinatamente un tuo ritorno che so che non avverrà.
Non ci siamo detti niente, di parole ne abbiamo scambiate poche, ma ormai è tutto così.
C'è che ai tempi di oggi i ragazzi non parlano, si baciano e basta, forse per coprire il silenzio o forse perché non lo sappiamo nemmeno cosa dire. Non c'è più sentimento, quella nello stomaco è l'ansia del momento, l'euforia che si impossessa di noi, l'eccitazione che ci percorre i corpi acerbi che non sappiamo ancora usare bene.
Che ti importa dell'amore se hai potuto avermi una notte? (avermi non completamente- torna indietro che abbiamo ancora qualcosa in sospeso)

Ci sono delle volte in cui le nostre corazze d'orgoglio vengono frantumate dall'amore. Chiamiamolo così, più o meno. Amore.
Quando usciamo dopo esserci adocchiati ai bar e aver utilizzato frasi come «hai un accendino?» o «scusami, che drink hai preso?» per iniziare conversazioni senza senso che non avranno mai una vera e propria fine. Noi ragazzi ci baciamo e basta, che ci importa di parlare?
Le parole le conserviamo per noi, perché sono l'unica cosa che non ci è stata ancora portata via dalle labbra di un altro, ma restano custodite dentro di noi come carezze da dare solo in quei rari momenti di tenerezza che accadono una volta ogni tanto.

Non ne abbiamo avuti momenti così noi. (forse dovremmo averne, tu che dici?)
Credo che tu non ne abbia mai avuti con nessuno, ed è solo colpa tua che non ti accontenti mai di quello che hai e che stai sempre a cercare qualcosa in più.
Nemmeno io ne ho avuti di momenti come quelli, ma è perché non so più fidarmi di quelli come te e di chi ci prova un po' con tutte e poi va via lasciandoti dentro lande desolate di baci mai dati.

Forse avrei dovuto essere più dolce, perché infondo me l'hai detto tu che stavi cercando l'amore - anche se so che magari quella notte volevi solo stare in compagnia e uccidere la solitudine che ti sta divorando, pur sapendo che non sarei stata certo io a starti accanto almeno per altri giorni.

Siamo fatti così noi ragazzi, non ti biasimo.
Cambiamo idea costantemente, come me, che ieri ho pianto lacrime amare per te che mi hai lasciata così, in silenzio, senza nemmeno spiegare (e infondo ti ringrazio perché avevo bisogno di piangere e non lo facevo da un po') e oggi invece sono qui a scrivere e a sfogarmi come al solito in note che non hanno senso dove riporto tutto quello che avrei dovuto dirti ma che ho scritto in file dimenticati sul computer.

ps: tra tutto quello che avrei dovuto dirti ma che ho scritto in file dimenticati sul computer c'è che:
1. nessuno bacia bene come te
2. nessuno era basso quanto te
3. nessuno mi teneva per i fianchi e mi accarezzava il viso
4. n.1 era più intelligente di te, ma mi hai fatta ridere come pochi
5. n.2 non meriterebbe nemmeno d'essere in questa lista ma abbiamo pur sempre condiviso un mercoledì sera e sento di scrivere che mi piacevano di più le sue di mani, anche se il tuo tocco era più delicato
6. mi sono chiesta cosa avrà pensato il vecchietto che è venuto a richiamarci per aver limonato sulla sua auto, magari stava ridendo anche lui dentro- tu che dici?
7. probabilmente sei il ragazzo più bello con il quale sia stata (n.1 ti batte di poco)
8. non pensavo davvero quello che ti ho detto, non avrei creduto potessi farti così male
9. Nonostante tu sostenessi il contrario, ti sei dimostrato esattamente quello che sapevo tu fossi.
10. Usami ancora se ti va, voglio vederti di nuovo, e voglio usarti anche io per colmare mancanze che non ho.

Tutte queste cose però non te le dirò mai, ed è meglio così, anche perché quello che dovrei dirti non arriva al punto 10 ma lo supera di gran lunga, ma queste ultime parole le conserverò dentro di me, come ho detto prima, perché a volte non c'è bisogno di condividere proprio tutto (ma magari altri baci si, allora che si fa sabato?)


AYEEE:
1066 parole dedicate a te, che mi hai fatta piangere per un ragazzo dopo non ricordo più quanto tempo.
Mi ci stavo quasi abituando a te attorno a me, e alle nostre chiacchierate la notte e alle tue vocali la mattina, ma forse è meglio così, d'altronde ho sempre preferito il silenzio.
Ti auguro solo di trovarla prima o poi quella che ti farà mettere la testa a posto, perché che « io sono una testa di cazzo lo so perfettamente, ma è che quando sto da solo faccio cazzate, con la giusta compagnia ne faccio di meno. (tipo stasera, mi sono divertito tanto).»
Tanto per inciso, questa os la dedico a me.

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