A robber stole my heart.

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" Bimbi miei."
Tengo mio fratello in braccio dondolando col corpo. La sua voce affettuosa entra nella stanza e poi la vedo apparire e avvicinarsi a noi abbracciandoci. Erano secondi interminabili quelli trascorsi precedentemente, nell'attesa di vedere l'unica forza persistente e incorruttibile di questa famiglia. Mia madre è l'esempio di guerriera vissuta che non si è mai lasciata abbattere e io l' ammiro e non smetterò mai di farlo.

Osservo come le borse sotto i suoi occhi oggi sono particolarmente evidenti e noto anche la sua pelle più pallida del solito e secca.

" Mamma, come stai?" lei mi rivolge mezzo sorriso e mi sussurra che va tutto bene. Lei prende Jinyoung mentre io le prendo le buste della spesa e le trasporto fino alla cucina. Ha comprato per lo più verdura e ramen, i cibi più utilizzati da noi.

" Io ho messo Jinyoung-ah a letto, ora sto andando anche io. Vuoi unirti?" la sua voce debole non mi convince molto, è sicuramente successo qualcosa.

" Va bene..." mi stropiccio gli occhi "Così mi dici cos'hai." lei mi guarda perplessa e si avvia verso la camera.

Ci sdraiamo sul letto e fissando il tetto espongo le mie teorie sul suo silenzio
" Quindi?" porto il mio sguardo sul suo e la vedo inziare a lacrimare.

" Abbiamo finito con i risparmi. Siamo letteralmente nella merda." Le lacrime le iniziano a scendere lungo le guance. Io mi guardo intorno desolata e l'abbraccio forte.

"Andrà tutto bene, troverò un modo per portare soldi in casa" accenno io tremolante.

" Piccola mia, cosa potresti fare tu? Lascia perdere, devo portare io il pane in casa, tu devi stare con tuo fratello." mia madre si asciuga le lacrime con la manica del maglione.