Letter to someone

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19-10-2017

Vorrei averti conosciuto prima. Averti conosciuto in modo diverso, essere estranei, e poi avvicinarci, fino ad essere essenziali, dimenticarci degli altri ed essere gelosi l'un l'altro, stare divisi ma restare uniti anche da lontano. E invece sono capitata come una delle tante. Volevo essere una delle poche, rara, e me lo hai detto, ma non ti ascolto, ogni complimento da parte tua scivola come l'acqua di una cascata, non credo alle tue parole. Non è mancanza di fiducia in te, è mancanza di fiducia in me. E vederti parlare di altre persone, che hanno il posto che vorrei avere anche io mi fa stare male, non sono gelosa, sento solo di essere capitata nel momento e nel modo sbagliato, e non posso rimediare al passato, è stato un susseguirsi di eventi che non mi sarei mai aspettata, ma è stato così piacevole, come un tramonto, come un soffio di brezza leggera, e allo stesso tempo così doloroso. Dolorosamente drammatico, direi. E pagherei per tornare indietro, ma non per non fare più gli errori che ho fatto, quelli li ripeterei altre mille volte, ma solo per poter tornare a quando potevo vederti sorridere e stare in silenzio, proteggerti e sentirmi debole avendoti vicino. Già, perchè mentre tu non pensavi a me io pensavo al male che mi stavo facendo, e che avrei continuato a farmi perchè mi sentivo quasi sollevata. Il peso che non sentivo prima ora mi è piombato di nuovo sulle spalle. E voltare pagina, fare punto a capo, è quasi impossibile, non voglio dimenticarmi e non mi è nemmeno possibile, preferisco tenerti come un ricordo amaro che al contempo ha qualcosa di dolce, nel cuore, nel profondo di tutto quello che è successo. È un dolce nascosto, che profuma degli abbracci che non riceveró più e dei segreti sussurrati, delle parole morte prima di venir dette, nel rumore della pioggia, e del vento di quella notte. E mi mancherai, mi sento morire mentre lo dico, perchè ti ho lasciato qualcosa di me che tu non prenderai mai, che galleggia nel nulla, alla ricerca di un proprietario. E quel proprietario, purtroppo, non sei tu.

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