Prologo

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Freddo.
Per un momento sentì freddo.
Poi niente, poi tutto...
E niente.
Lui era sdraiato su una superficie fredda, liscia, trasparente ma dura, era come essere sdraiato su pietra levigata in inverno.
Due uomini, in tuta nera.
Si alzò di scatto seduto.
La stanza era quadrata.
Le pareti erano come il pavimento, trasparenti, anche se non traspariva nulla.

"01000100 01100001 01100111 01101100 01101001 00100000 01101001 01101100 00100000 01110100 01110010 01100001 01100100 01110101 01110100 01110100 01101111 01110010 01100101 00101110" Sussurrò velocemente un uomo con la faccia coperta da una maschera per metà bianca e per metà nera.
L'altro annuì e gli passò una specie di apparecchio acustico di dimensioni ridotte.
L'uomo che aveva parlato gli attaccò senza fargli troppo male un dischetto minuscolo al lato destro del collo.
Si mise quello che sembrava l'apparecchio acustico intorno all'orecchio sinistro e uno degli uomini cominciò a parlare:"Dovreste capire quello che dico, fate un cenno con la testa per farmi capire che sentite." Incrociò le braccia in attesa e rimase un po' confuso del fatto che quell'uomo gli desse del Voi.
Lui scosse la testa su e giù.
"Perfetto, prima di tutto ascoltatemi, non è uno scherzo. Non so cosa voi riuscite a ricordare, ma qualunque cosa sia, sappiate che sono passati almeno ottant'anni.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 27, 2017 ⏰

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