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Sento un rumore assordante e sono costretta a svegliarmi.
Sono le 19:00, mi rendo conto di avere dormito più del dovuto e di dovere dunque prepararmi in tempo record, dato che alle 20:00 devo uscire.
Mi alzo, vado dritta al bagno dove faccio una doccia calda e lo shampoo, in seguito decido di piastrare i capelli per renderli più gestibili di quello che sono in realtà; mi dirigo in camera dove inizio a scegliere i vestiti, e dopo tanta fatica scelgo di mettere un paio di jeans aderenti a vita alta, con sopra una canottiera della Nike abbastanza larga, decido di indossare le mie converse basse bianche e così finendo di vestirmi vado a mettere quel minimo di trucco che mi serve giusto per non essere uno zombie, in qualche minuto sono pronta e vado.
Alle 20:30 mi ritrovo bagnata fradicia in spiaggia; praticamente quando sono arrivata a mare Jay ha deciso di farmi uno scherzo e di buttarmi dunque in acqua, ora sento freddo e non ho vestiti per cambiarmi.
"Sai com'è fatto, dovevi mettere qualcosa di più coprente o comunque potevi evitare di mettere una canottiera bianca" dice Ally, di scatto guardo la canottiera e noto che è diventata trasparente, immediatamente mi copro con le braccia, Cole non ha ancora detto nulla, ma non appena lo penso, inizia a dire "Jay te lo potevi risparmiare stavolta" poi si gira verso di me e continua "Meg vieni, abito qui vicino, ti dò qualche vestito asciutto", inizialmente sono un po' titubante, ma sto iniziando a sentire freddo, quindi accetto e lo seguo.

10 minuti dopo mi ritrovo in una camera molto spaziosa, piena di libri e foto, non me l'aspettavo così, a quanto pare Cole è un appassionato di letteratura, mi ha lasciata qui dentro da sola, in attesa che lui prenda una tovaglia, non ho il tempo di pensarci su, che lo vedo rientrare, mi porge il necessario per asciugarmi e mi indica la strada per il bagno; solo dopo essermi spogliata ed asciugata realizzo di non avere vestiti da indossare, vado nel panico al pensiero che lui possa aprire la porta e trovarmi nuda, così decido di arrotolarmi nella tovaglia e di chiedergli dei vestiti.
Esco dal bagno e lo vedo intento a cercare qualcosa dentro l'armadio, senza pensarci su mi avvicino e gli chiedo un cambio, lui evidentemente in imbarazzo mi dà un paio di pantaloni di tuta e una maglietta che mi arriva alle cosce.
Parliamo un po', e senza accorgercene si fa mezzanotte, è tardi per tornare a casa così mi suggerisce di rimanere da lui, avviso mia mamma con un messaggio e mi distendo nel letto; non avevo riflettuto al fatto che lui avrebbe dormito accanto a me, ma è una bellissima sensazione, quindi mi faccio coraggio e indietreggio, finché non sbatto sul suo petto, allora capisco che mai più mi sarei sentita bene come in questo momento; lui allarga le braccia e mi stringe a sè.
Mi addormento con un sorriso da ebete, ma in fin dei conti sono felice, quindi va bene.

In due è meglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora