Silenzio

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La ragazza dai capelli neri era sdraiata nel suo letto mentre le cuffie che aveva addosso la facevano immergere in quel mondo magnifico, nel mondo dei sogni, dove tutti erano nessuno e dove nessuno erano tutti, lei spesso si immaginava in un mondo dove non venivi etichettato a seconda di ciò che eri, perché lei era folle, era niente, e niente era tutto, era il buio che ti accecava la mattina presto, era il silenzio che ti stordiva, era l'aria che non ti faceva respirare, era tutto ma non era niente, era niente ma era tutto, era la follia che ti faceva ragionare, l'amarezza che ti faceva sorridere, era la rabbia che ti faceva calmare, era il sole che illuminava le strade di notte, era l'oceano che ti infuocava il cuore, era l'urlo che ti lasciava senza eco, era il suono che ti rapiva, era l'ombra di nessuno, era nessuno nell'ombra, era il vento che ti accendeva, era il fuoco che ti spegneva, era il vento che ti riscaldava, era il fuoco che ti raffreddava, era tutto ma non era niente, era niente ma era tutto.
Come si può fermare ciò che c'è nella tua testa si domandava, come si possono fermare i pensieri, quelli belli quelli brutti.
Come si ferma l'autodistruzione di noi stessi? Si domandava.
Come ci si salva da quel tutto che è in realtà niente o da quel niente che in realtà è tutto?
Come ci si salva dal silenzio assordante della vita?

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