1

64 3 0
                                    

Salvatore pov's
Eravamo messi tutti intorno al fuoco mentre cercavamo di riscaldare i nostri corpi ormai freddi a causa del freddo di questo Dicembre.
Io e Giuseppe stavamo progettando il nostro prossimo "attentato" mentre Sascha stava dormendo sulle gambe di Stefano.
Quest'ultimo gli accarezzava la guancia sorridendogli.
Erano proprio innamorati ma nessuno dei due ammetteva i sentimenti per paura di non essere ricambiati.
Giu:"hey Sal ci sei?"
chiese Giuse.
Io:"Eh? Si si scusa dicevi?"
Giu:"Dicevo che ne dici di assalire il parlamento cercando di prende il potere?"
Io:"Mh...non lo so dovremmo chiedere anche ai due piccioncini" dissi facendo spallucce.
Giu:"Domani...non mi va di svegliare Sascha...è il migliore con le armi e dopo oggi sarà molto stanco" disse guardandolo.
Io:"Hai rag-" uno sparo mi fece gelare il sangue.
Giu:"Cazzo" imprecò per poi svegliare Stefano e Sascha che presero subito le armi. Eravamo tutti sull'attenti cercando di capire di chi fossero quegli spari. Ed ecco che da un cespuglio uscì Lorenzo Ostuni.
Un grande capo mafia che ci faceva competizione riguardo i nostri piani.
Lore:"Oh ma che bella sorpresa! Siete tutti qui!"

Sa:"Cosa vuoi?"
sputò acido.
Lorenzo avanzò piano piano con la sua revolver in mano mentre avanzava verso di noi. Dietro di sé vidi la figura bassina e magra di una ragazza dai capelli molto lunghi che cercava di scappare. Anche se ero un Mafioso anche io non avrei mai potuto rapire una ragazzina.
Non ce l'avrei mai fatta, levare la libertà a una ragazzina, che molto probabilmente non sarebbe più tornata nelle braccia dei suoi genitori.
Gli altri la pensavano come me, per fortuna.
Lore:"Mh...vedete quella ragazza lì?
Bene hanno iniziato a fare ricerche su di me e aimé mi hanno quasi beccato per questo sono venuto qui per chiedervi aiuto. Voi mi terrete la ragazzina nascosta fino a quando le acque si calmano e io vi aiuterò a sconfiggere il parlamento per una monarchia assoluta"
disse con un ghigno.
Io:"Mh...facci pensare"
girai la testa verso i ragazzi.
Ci riunimmo in cerchio per poi decidere che fare.
Sa:"La posta in gioco è molto, troppo alta...che decidete di fare?"
Ste:"Sa ha ragione ma voi rendetevi conto che se Lorenzo ci aiuta saremo molto più forti e sarebbe più facile sconfiggere il parlamento. Io accetto"
Io:"Anche io accetto" dissi mordendomi l'anellino nero sul mio labbro inferiore.
E anche Giuseppe e Sascha accettarono.
Mi avvicinai a Lorenzo con un ghigno.
Io:"Accettiamo...fai un passo falso e sei morto"
dissi ghignando.
Lorenzo mi sorrise e fece portare qui la ragazza, per poi andarsene.
Appena Lorenzo se ne fu andato slacciai la ragazza da tutte quelle corde che la imprigionavano.
Sui suoi polsi si vedevano cicatrici procurate da una lametta.
Si può intuire facilmente che era una autolesionista.
I polsi violacei le facevano malissimo anche solo a un piccolo sfioro. La feci entrare nella mia tenda.
Aveva freddo, con quella misera canottiera e aveva anche fame. Le diedi un panino, un po d'acqua e la mia felpa cercando di farla riscaldare.

Io:"Come ti chiami?"

X:"Mi chiamo Marina Banfi, ho 13 anni"
disse tremando per la troppa paura, forse.
Io:"Tranquilla non siamo cattivi come Lorenzo però non possiamo lasciarti libera..."
dissi abbassando il capo.
Mi fece un timido sorriso, anche se secondo me voleva solo scoppiare a piangere.
La feci sdraiare sul mio sacco a pelo mentre io mi sdraiavo a terra.
Chiuse gli occhi e io subito dopo di lei.
Mi svegliai di colpo sentendo dei rumori strani fuori dalla tenda. Presi la mia revolver e corsi a chiamare Stefano.
Cercammo tra i cespugli ma niente fino a quando....

The Secrets Of IslandsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora